La Gastronomia tra Tradizione ed Innovazione L'esempio della regione portoghese del Minho (original) (raw)
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Non solo churrasco: uno sguardo antropologico sulle specialità gastronomiche del Maranhão
s The Maranhão has gourmet specialties that are perhaps less well-known than dishes and drinks from other most turistic and popular Brazilian States, but not less interessant. Through an anthropological perspective, the Author investigates, along the socio-cultural history of Maranhão, some local cultivations (palm, sugar cane, manioc, rice) and some dishes (arroz de cuxá, doce de espécie) and drinks (cachaça, tiquira), with particular attention to ritual values. El Maranhão posee especialidades gastronómincas quizás poco famosas, pero no menos interesantes, en comparación con platos y bebidas de otros Estados brasileños más turísticos y más conocidos. A través de una perspectiva antropológica, el Autor investiga a lo largo de la historia socio-cultural de Maranhão tanto algunos cultivos locales (palma, caña de azúcar, yuca, arroz) como asimismo algunos platos (arroz de cuxá, doce de espécie) y bebidas (cachaça, tiquira), con especial atención a los valores rituales. Palabras clave: antropología, comidas, rituales Il Maranhão possiede specialità gastronomiche forse poco note rispetto ai piatti e alle bevande di altri Stati brasiliani più turistici e più conosciuti, ma non per questo sono meno interessanti. Utilizzando una prospettiva antropologica l'Autore indaga la storia socio-culturale del Maranhão considerando coltivazioni locali (palma, canna da zucchero, manioca, riso), bevande (cachaça, tiquira) e piatti tipici (arroz de cuxá, doce de espécie), con particolare attenzione alle valenze rituali. Parole chiave: antropologia, cibo, rituali Introduzione: immaginari e stereotipi sulla gastronomia brasiliana Esistono numerosi stereotipi sul Brasile che riflettono immaginari deformanti e riduttivi che non rendono giustizia a un " Paese-continente "
Etnoantropologia, 2018
Traditional food is a resource for local development. This is a common thesis in public, international debate. In a context of overall impoverishment of the rural communities, it suggests a bright future for those communities that embrace the mantra. This paper tackles the thesis, presenting a vivid ethnography of Southern Piedmont (Italy) foodscape. Focusing on the ethnographic research concerning the gastronomy of agnolotti, a traditional kind of ravioli, it points out the limits of the actual economic contribution that the revival of traditional gastronomy. However, it highlights the positive impact in matter of social and cultural cohesion that the revival and promotion of food traditions can have on the local level. La stufa scoppiettava nel piccolo soggiorno, pochi passi dall'entrata. Posto al centro della stanza, un tavolo di noce attorniato da sei sedie. Il tavolo già apparecchiato con una pesante tovaglia di lino, piatti e bicchieri di vetro acquistati qualche anno prima con una raccolta di punti in uno dei supermercati della vicina città di N., posate di metallo spaiate accumulate negli anni e messe sempre in uso, una bottiglia d'acqua e un bottiglione di dolcetto: oggetti che raccontavano il clima famigliare di un pranzo domenicale in famiglia. Tre generazioni attorno ad un tavolo. La balia ormai ultra-ottantenne e suo figlio, la nipote-di-latte con suo marito ed il figlio bambino. Era qualche mese che non si ritrovavano. Nelle settimane precedenti c'era stata solo qualche telefonata per sapere come andassero le cose. Poi finalmente, nei primi giorni di primavera la decisione di fare una gita fuoriporta e andare a visitare i parenti in campagna. Per festeggiare l'occasione la balia aveva fatto gli agnolotti, come solo lei sapeva fare: pasta sottile, farina di grano tenero, acqua, solo un uovo giusto per amalgamare meglio; il ripieno con carne di coniglio, qualche foglia di verza e un tocchetto di carota. Piccoli, quasi a fagottino. Erano serviti con il burro e la salvia, ma il cugino-di-latte li preferiva appena scottati ed immersi in una tazza di vino.
«Famosa fan Verona i bìgoli». Una dimenticata "eccellenza" del patrimonio gastronomico locale
Studi Veronesi. Miscellanea di studi sul territorio veronese. IV, 2019
«Famosa fan Verona i bìgoli». Una dimenticata "eccellenza" del patrimonio gastronomico locale I bìgoli, una sorta di grossi spaghetti, sono oggigiorno considerati un piatto tipico del Veneto. Attraverso documentazione archivistica e a stampa, si ricostruisce come si sia persa memoria di una dimensione prettamente veronese per questa pasta, e come tale particolarmente nota tra XVIII e XIX secolo. Questa evoluzione viene messa in relazione con l’assunzione, attorno alla metà del secolo scorso, di una dimensione regionale per la riproposizione di cucine tradizionali che ha messo in sottotono quelle provinciali con cui erano fino ad allora identificate le specificità locali entro l’idea di una cucina italiana. Da questo momento, esse sono state riprese prevalentemente in scala micro-territoriale, nel caso specifico nella variante gardesana dei bìgoli co le agole (alborelle), un pesce caratteristico di questo lago. «Bìgoli make famous Verona». A forgotten “excellence” of the local gastronomic heritage The bìgoli, a kind of big spaghetti, are nowadays considered a typical dish of the Veneto. Through archival and printed documentation, it is reconstructed how Verona lost a memory of a local characterization for this pasta, as it was particularly known among 18th and 19th centuries. This evolution is related to the use, through the 20th century, of a regional scale for the revival of traditional food, which reduced the provincial one with which were hitherto identified the local specificities into an Italian couisine. These could be now mostly resumed in a micro-territorial scale, in the specific case in the variant of bìgoli co le agole, a distinguishing fish of Garda lake.
Ricette indigeste tra Portogallo e Brasil
L'articolo propone un'analisi di alcuni romanzi e ricettari brasiliani pubblicati tra la seconda metà del XIX secolo e i primi decenni del Novecento e si prefigge di ricostruire il processo di definizione di un'identità nazionale brasiliana a partire da alcune scelte gastronomiche proposte dagli autori delle opere come esemplarmente brasiliane.
Lingue e Linguaggi, 2019
Come scrittore realista-naturalista, Eça de Queirós (1845-1900) realizza, all'interno della propria opera letteraria, affreschi di grande valore icastico della realtà sociale portoghese della seconda metà dell'Ottocento. Un elemento che caratterizzava in modo esemplare il divario tra le classi abbienti e quelle disagiate, nel XIX secolo era, certamente, l'alimentazione. Anzitutto, per una evidente questione economica: il proletariato, urbano o rurale, non aveva la possibilità, se non in modo estremamente sporadico, di portare sulla propria tavola carne, dolci, pesce nel caso di territori non costieri e, in generale, piatti elaborati in ricette complesse che presupponessero la commistione di ingredienti numerosi e costosi; nelle case borghesi e aristocratiche, al contrario, la presenza di tali alimenti non era soltanto disponibile, ma costituiva la norma quotidiana. In secondo luogo, la differenza di abitudini in campo alimentare era data dallo status sociale: anche nelle case ricche, ove, in linea teorica, vi sarebbe stata la possibilità di sottoporre la stessa dieta a tutti gli abitanti, i servi consumavano cibi più semplici e poveri di quelli riservati ai padroni.
Narrazioni e prodotti nella patrimonializzazione della gastronomia locale: una nota metodologica
Narrare i Gruppi, 2019
Questa nota metodologica offre uno strumento etnografico per lo studio del foodscape locale in ottica della patrimonializzazione dei suoi prodotti, delle sue pratiche e suoi saperi tipici. Lo strumento integra ed espande le metodologie proprie del progetto Arca del Gusto promosso da Slow Food e dall’ Universita degli Studi di Scienze Gastronomiche . L’articolo presenta l’esito della sperimentazione dello strumento completata nell’ambito del progetto Sustainable Agri-Food System Strategies (SASS) nella contea di Nakuru, Kenya. Parole chiave: etnografia, gastronomia, valorizzazione del patrimonio gastronomico, Kenya, Arca del Gusto The use of narrations and products for the promotion of local food heritage: a methodological note. The paper presents a methodological tool for the study of local gastronomy, its promotion and conservation. The method systematizes and expands the methodology developed for the project Ark of Taste, promoted by Slow Food and University of Gastronomic Scien...
«Bìgoli make famous Verona». A forgotten "excellence" of the local gastronomic heritage
Studi veronesi, 2019
Bìgoli are a sort of thick spaghetti which are nowadays considered a typical dish of Veneto. Through the examination of archival and printed documentation, this contribution shows that this pasta could be cooked by following a Veronese recipe which is now completely forgotten despite its wide popularity during the 18th and 19th centuries. The reason is to be found in the fact that, during the 20th century, traditional Italian food was no longer classified according to its provincial origin, but rather promoted on a regional scale. It is now possible to resume local peculiarities by considering the micro-territorial context they come from, as is the case with bìgoli co le agole, a typical fish found in the Garda Lake.