Intimi sconosciuti. Episodici passaggi con mio padre - Vincenzo Di Nicola (original) (raw)

RIASSUNTO In questa raccolta di memorie in quattro atti, l’autore, un neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta familiare italiano che vive in Canada, ripercorre i suoi episodici confronti con il padre dal loro primo incontro fino alla morte del genitore. Il primo episodio ricorda la prima volta che, ormai adulto, ha incontrato il padre italiano in Brasile. L’autore ha raccontato per la rivista Terapia Familiare di quell’incontro emozionante con un pezzo dal titolo “Estranei non più” (Di Nicola, 1995). Dopo quasi 20 anni di incontri sporadici con il padre, nel secondo episodio egli rivisita la relazione con suo padre e la sua famiglia brasiliana dopo la morte del padre. Sospeso ed episodico da un verso, provocatorio e profondo da un altro, il terzo episodio descrive l’enigma della vita di questo padre con la metafora de “La terza sponda del fiume”, riferito a un classico racconto breve di autore brasiliano (Guimarães Rosa, 1962). Verso la fine della sua vita, con un’ultima sorprendente rivelazione sul mistero della sua assenza, il padre permette all’autore di riconoscere retrospettivamente quanto essi siano stati familiare eppure sconosciuti l’uno all’altro. Nel quarto episodio, questa serie di incontri sporadici eppure intensi con l’uomo che è diventato l’intimo sconosciuto, questi si accomoda nella consapevolezza del figlio che il padre non è null’altro che un evento nella sua vita, un evento che schiude possibilità e che tutto trasforma. Le memorie si chiudono con un corteo di riflessioni utili per i terapeuti sul pensiero lento e sulla terapia eventuale che non ha altro oggetto se non se stessa. Parole chiave: memorie familiari, relazioni padri-figli, intimi sconosciuti, dilemma relazionale, terapia della soglia, vivere vitam, evento, soggetto, pensiero lento, terapia dell’evento. SUMMARY In this memoir told in four episodes, the author, an Italian child psychiatrist and family psychotherapist who lives in Canada, revisits his episodic encounters with his father from their first meeting to his father’s death. The first episode recalls how he met his Italian father for the first time in Brazil as an adult. He wrote a memoir for Terapia Familiare about that emotional encounter entitled, “Strangers No More”/“Estranei non più” (Di Nicola, 1995). After almost 20 years of sporadic father-son and family encounters, the author revisits his relationship with his father and his Brazilian family following his father’s death in the second episode. Deferred and episodic on one hand, provocative and profound on the other, the third episode describes the enigma of his father’s life with the metaphor of “The Third Bank of the River,” after a classic Brazilian short story (Guimarães Rosa, 1962). Towards the end of his life, with a final, startling revelation about the mysteries of his absence, his father allows the author to recognize retrospectively that they have been familiar but unknown to each other. In the fourth episode, this series of episodic yet profound encounters with the man who became an intimate stranger is understood as nothing less than an event in the author’s life, opening possibilities, transforming everything. The memoir closes with a coda of reflections for therapists on slow thought and evental therapy that has no other object than itself. Key words: family memoir, father-son relationships, intimate strangers, predicament, threshold therapy, vivere vitam, event, subject, slow thought, evental therapy.