PSYCHO & OLTRE (original) (raw)
Related papers
NUOVA SPERIMENTAZIONE PER MISURARE GLI EFFETTI DELL'INTERAZIONE PSY IN UN AMBIENTE. TEST PRELIMINARE PER AVVIARE UNA NUOVA MODALITA' DI RICERCA.
EPOCHÈ, PRASSI MIMETICA E NEURONI SPECCHIO
Pochi mesi fa ho ricevuto una tesi di laurea in psicologia dedicata ai rapporti tra una droga molto diffusa e l'empatia. La droga in questione è l'ecstasy, che appartiene al gruppo delle anfetamine. Sintetizzata nel 1912 in Germania, l'ecstasy è dimenticata fino agli anni '50, quando è nuovamente sintetizzata negli Stati Uniti e comincia ad essere utilizzata in una cerchia molto ristretta, naturalmente in California, tra persone interessate a studiare le modificazioni degli stati di coscienza. Tra costoro anche alcuni psicoterapeuti, che, tra il 1980 e il 1983, conducono la loro osservazione su un certo numero di pazienti, giudicando positivi i loro risultati, a segno di pubblicarli. La pubblicazione avrebbe avuto lo scopo d'impedire che la droga in questione venisse messa al bando, segnalando la sua utilità. Nel frattempo però l'ecstasy diventa un consumo di massa, diffondendosi soprattutto nelle discoteche, cosicché il governo statunitense nel 1986 ne decreta la proibizione, perché l'uso incontrollato ne mette in evidenza gli effetti negativi. Ne consegue che, se anche alcuni psicoterapeuti continuano ad usarla, qualunque risultato se ne abbia non viene più a galla. Le osservazioni già ricordate rimangono documenti isolati e neppure di valore sufficiente sul piano scientifico in quanto condotte senza le precauzioni di metodo, che si richiedono perché qualsiasi ricerca farmacologica si possa ritenere valida.
Dirò qui delle vicinanze tra le figure di Gesù e quelle di Socrate prima e poi Nietzsche. Inizierò da Socrate ma prima vorrei sottolineare i tanti punti in comune che Socrate ha anche con Eraclito l'Oscuro: sul rapporto tra questi due oltre a rimandare a quanto sin qui visto vorrei riportare quanto ci dice Diogene Laerzio nel suo " Vita di Socrate " : < Pare che Euripide, dopo avere dato a Socrate l'opera di Eraclito, gli chiese cosa ne pensasse; egli rispose : " Ciò che sono riuscito a capire, è eccelso; penso che lo sia anche quello che non ho capito, anche se (per comprenderne fino in fondo il significato) occorre un palombaro di Delo " >
MOLISE OSCURO - VINCENZO MUSACCHIO
Le pagine di questo lavoro hanno poche pretese. Esse vogliono essere un reportage sintetico sul problema dei rifiuti e della tutela ambientale nel Molise. Si riportano dati e fatti pubblici, quindi, nulla di nuovo ma un solo scopo: informare. Molti degli atti sono il frutto di articoli di stampa e di un lavoro di gruppo sia della Commissione Regionale Anticorruzione, sia del Comitato di Difesa della Salute Pubblica, sia dell'Associazione Mamme per la Salute di Venafro. Il libro si rivolge principalmente ai cittadini e si articola in tre parti. La prima, affronta ed approfondisce il quadro generale dei rifiuti pericolosi in Italia e in Molise. La seconda fa una analisi dettagliata di tutte le operazioni di polizia e della magistratura sul fenomeno. La terza riporta oggettivamente chi all'epoca delle dichiarazioni di Schiavone ricopriva incarichi istituzionali e politici in Italia ed in Molise. La parte conclusiva fa il punto della situazione e fissa alcuni principi fondamentali per uscire da questo "inferno". Per rispondere meglio alle esigenze del lettore, il lavoro è fondato su un principio nel quale crediamo fermamente: "massimo di informazioni possibili con minimo dispendio verbale". Ai lettori il compito di giudicare fin dove saranno attuate le nostre aspettative. Portocannone, 6 gennaio 2014 Vincenzo Musacchio INDICE INTRODUZIONE LE INDAGINI SUI RIFIUTI TOSSICI IN MOLISE NOMI FATTI E RESPONSABILITA' POLITICHE CONCLUSIONI E PROPOSTE INTRODUZIONE Il nostro Paese, ancora oggi può essere annoverato tra le grandi potenze industrializzate, ed in quanto tale, produce giocoforza ingenti quantità di rifiuti pericolosi. Per questo motivo, è allo stesso tempo vittima e artefice dei traffici di rifiuti tossici, realizzati attraverso la terra e il mare. L'industria italiana in genere, risparmia enormi quantità di denaro disfacendosi di rifiuti altamente nocivi smaltendoli in maniera illegale. Su questi crimini, ovviamente, lucra la criminalità organizzata. Tenuto conto che si tratta di traffici illegali, è impossibile avere una quantificazione esatta del giro d'affari. È tuttavia possibile avere un'idea dai dati che riguardano la quantità di rifiuti speciali (categoria di cui fanno parte anche quelli tossici e pericolosi) prodotti in Italia. I dati del 2010 indicano oltre 138 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti, di cui oltre 7 milioni di rifiuti pericolosi. Poco più di 100 milioni di tonnellate sono quelli smaltiti legalmente. Mancano quindi all'appello ogni anno circa 38 milioni di tonnellate di rifiuti speciali. È altamente probabile, quindi, che una parte consistente di questi rifiuti (quelli pericolosi) finisca sottoterra o negli abissi marini (Fonte: Rapporto Ecomafie di Legambiente). I riscontri oggettivi sui dati appena forniti al lettore, sono suffragati da documenti ufficiali delle varie Commissioni parlamentari e delle diverse Procure e Tribunali italiani che hanno indagato su questi fatti criminosi. Nella relazione finale della Commissione Parlamentare sui Rifiuti (2001), ad esempio, emerse uno scenario a dir poco apocalittico. Oltre alla distruzione del territorio, anche la costa italiana è fortemente pregiudicata. I mari italiani sono attraversati da navi, spesso vere e proprie carrette del mare, che trasportano di tutto, assoggettate a controlli spesso casuali e inconsistenti. L'affondamento a largo delle coste italiane di almeno 39 navi (le cosiddette "navi a perdere") è ormai una certezza. Si tratta di fatti attendibili suffragati sia da indagini giudiziarie che da accertamenti effettuati dai Lloyds di Londra (cfr. Atti Commissione Parlamentare sui rifiuti, Roma 2001). E' di questi giorni la notizia che le armi chimiche di Assad (Siria) saranno stoccate e distrutte nel nostro Mediterraneo. I nomi delle navi dei veleni che quasi certamente giacciono ancora nei fondali dei mari italiani sono tanti, e si possono trovare nei documenti ufficiali delle inchieste svolte da numerose Procure della Repubblica. Un elenco esemplificativo emerge da una recente interrogazione parlamentare (On. Realacci, 13 ottobre 2009 -Camera dei Deputati): Motonave Nicola I, partita nel luglio 1985 dal porto di La Spezia e mai arrivata a destinazione; nave Mikigan, partita da Livorno e affondata davanti alla Calabria nel 1986
Picus in Ausoniis, proles Saturnia, terris rex fuit… (Ovid. met. XIV 320 s.) Hoc (Asclum) Picus quondam, nomen memorabile ab alto Saturno, statuit genitor… (Sil. Pun. VIII 439 s.)
Rochemolles: I PETROGLIFI DI MOUCHECUITE E SËLARSË
Osservazioni su una coppia di simboli osservata su una roccia a Mouchecuite e sull'architrave di una baita a Selarse, nei pressi di Rochemolles. Si avanzano alcune ipotesi interpretative su questi simboli, nei quali sembra di vedersi un "sigillo di Salomone" (esagramma) e un "nodo di Salomone". Si segnala altresì il ritrovamento di una moneta romana di Domiziano nella medesima area.
DALLA PREISTORIA AL MEDIOEVO: ASPETTI COLTURALI, PRODUTTIVI, STORICI, FUNZIONALI Atti del Convegno Internazionale di Studi - Tavola Rotonda per il ‘Progetto Horizon Europe Seeds’ (Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Centro Polifunzionale Studenti, 15-18 maggio 2023) a cura di Pasquale Acqu..., 2024
The development of studies on the production and trade of Baetic oil during the Roman Empire is shown here in a synthetic way. Dressel 20 amphorae, in which Betic oil was bottled, are often sealed before the amphora was fired. They were distributed in large quantities throughout the Roman Empire, especially in its western part. The existence of Mount Testaccio in Rome, more than 80% of which is made up of amphorae of this type, and the fact that the so-called tituli picti, the labels that accompanied each amphora and whose data include the consular dating, have been preserved there, make this a paradigmatic situation. We have a large amount of data, serial data, with precise chronology, which is extremely rare among documentation relating to the ancient world.
Si fa riferimento alla lettera circolare ABI TS/004496 del 12/09/03 inerente la costituzione della "Centrale d'allarme per attacchi informatici".