La nobiltà nel pensiero medievale (original) (raw)
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Di alcuni usi della nobiltà medievale
_ '. A. Mayer, The persistence of the olcl regine. Europe to the Crenr War. Panrheon Books, New york r98r, 1rr.ad. ir., Ìt poru, ailt:l'irir, È!i|,'ir,^fl: r.erz4 B.o-ma-Bali l?8.2: t.??{.), Fra-i'mohi ciioli'.}.r.,l ,ono ru...,lr,i da allora vorrer crrare solo H.U. l(ehler (H^r-sg.), Ertropàischer aad ttsò_is)i,'iià'_ denhoeck & Ruprecht, Gòrrineen 1990".
Miseria e nobiltà nella Roma Imperiale
edizioni QuaSar e s t r a t t o MiniStero dei Beni e deLLe attività cuLturaLi e deL turiSMo Soprintendenza per i Beni archeoLogici deL Lazio a cura di Giuseppina Ghini e Zaccaria Mari Coordinamento Giuseppina Ghini L'editore si dichiara pienamente disponibile a soddisfare eventuali oneri derivanti da diritti di riproduzione. È vietata la riproduzione con qualsiasi procedimento della presente opera o di parti di essa. © 2013 Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio © Roma 2013, Edizioni Quasar di Severino Tognon srl via Ajaccio 43 -00198 Roma, tel. 0685358444 fax 0685833591 e-mail: qn@edizioniquasar.it www.edizioniquasar.it ISBN 978-88-7140-513-1 e s t r a t t o
Sommario: 1. Il reddito mondiale cresce di meno; 2. Meno crescita, ma più equa? 3. La povertà estrema; 4. I paesi ricchi; 5. Povertà relativa; 6. Dimensioni assolute e relative dello sviluppo; 7. La ricchezza? Distribuita ancora peggio tra paesi dominanti e dominati; 8. La distribuzione interna della ricchezza; 9. Il club più esclusivo del mondo; 10. Investimenti e crisi
Alberto Magno e la nobiltà. Genesi e forme di un concetto filosofico
Esistono parole che piu di altre contribuiscono a caratterizzare il pensiero di un autore, a svelarne le intenzioni e a seguirne le tracce nella storia delle idee. E' il caso del concetto di “nobiltà” negli scritti di Alberto Magno: nobile è l’anima, l’intelletto agente, la causa prima, ma anche l’uomo rispetto a tutti gli altri animali; nobilissima è poi la philosophia prima, ma anche la theologia, e l’attivitàcontemplativa è piùnobile di quella pratica; o ancora, nobile è l’uomo dotato di ingegno e dunque capace di distinguere il vero dal falso. Che queste e molte altre occorrenze di nobilitas o nobilis, disseminate in alcuni snodi cruciali della riflessione albertina, siano irrelate tra loro e rappresentino una semplice variazione lessicale di espressioni meno definite, quali “migliore” o “superiore”, non è sostenibile. Attraverso l’analisi lessicografica di cinque binomi concettuali (nobilis-simplex, nobilis-separatus, nobilis-agens, nobilis-homo, nobilis-scientia) il libro cerca di documentare come l’idea di nobilta, ereditata da un quadro di fonti abbastanza eterogeneo, sia un’efficace chiave speculativa per accedere ad alcuni dei problemi piùdelicati e complessi del pensiero di Alberto Magno, e per mettere in relazione tra loro opere differenti nel contenuto e distanti cronologicamente.