Appunti sulla architettura sistemica delle Fonti in OSINT. (original) (raw)
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In Open Source Intelligence Application Layer (Nacci, G., Epoké, 2017) viene per la prima volta introdotto il concetto di fonti e informazioni "unaffected" che vengono definite come “…informazioni e fonti in cui il valore iniziale (lo stato originario) delle proprietà di disponibilità (proprietà che definisce l’informazione come oggetto la cui esistenza è conoscibile) e di accessibilità (proprietà che descrive l’informazione come oggetto la cui semantica è interpretabile in potenza) è inalterato, ovvero che non è stato compromesso da alcun tipo di intervento di variazione o modifica operato di entità esterne.”. Come avviene dunque questa (eventuale) compromissione delle fonti e quali sono però le proprietà che permettono di discriminare tra fonti "semplicemente aperte" e fonti "unaffected". Proporre ipotesi di risposta a queste e ad altre simili domande è lo scopo di questo breve lavoro
Iscrizioni a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-seminario-intellisfera-sulla-teoria-generale-per-lintelligence-delle-fonti-aperte-osint-49996554039?aff=erelexpmlt Il 20 ottobre 2018, presso Sinergie Education, si terrà il primo seminario Intelli|sfèra sulla "Teoria Generale per l’Intelligence delle fonti aperte (OSINT)" Questo Seminario è una opportunità unica nel suo genere: rappresenta il primo fondamentale step per l’avvio di un processo di professionalizzazione il cui scopo è la creazione di "ESPERTI NELLA PROGETTAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE IN AMBITO OSINT". Il Seminario intende trasferire le conoscenze proposizionali, inter (e intra) disciplinari e organizzative necessarie alla ideazione, alla progettazione e alla implementazione – quale che sia il proprio contesto di riferimento: individui, gruppi, aziende, Organizzazioni più o meno complesse - di soluzioni innovative di Intelligence delle Fonti Aperte che siano concretamente strumentali all’ottenimento di una condizione di vantaggio strategico sui competitori.
OSINT - sfatiamo un mito. Comprendiamo cosa è e come si fa.
LinkedIn, 2023
L’OSINT, acronimo di Open Source Intelligence o, è una sigla che racchiude tre significati riferendosi così ad una “disciplina” dell’intelligence, ad una “attività” (condotta da una organizzazione dedicata che genera uno specifico prodotto) ed infine ad un “prodotto” (elaborato, da un organismo dedicato, attraverso lo sfruttamento di notizie raccolte da “fonti aperte”).
A/I/S design storia e ricerche, 2017
La circolarità dei saperi e degli approcci progettuali che caratterizza architettura e design emerge chiaramente a patto che la ricerca interroghi e interpreti le fonti a partire dall'assunto che, in molte fasi storiche, non ci sia soluzione di continuità tra le due discipline. Il metodo della ricerca tipico della storia dell'architettura, sedimentato in secoli di pratica, che vede diacronicamente molte scuole storiografiche a scala sia nazionale sia internazionale e che ha tra le sue caratteristiche la contaminazione tra saperi limitrofi e l'analisi di fonti variegate, a partire da archivi di informazioni, può in questo senso essere messo a frutto per articolare e ampliare la ricerca sul design potenziando il metodo filologico per ottenere sintesi più efficaci, anche al fine di valorizzare giacimenti di informazioni/archivi per la presentazione e la fruizione di pubblici variegati: dagli studiosi ai non specialisti. L'archivio dell'Istituto Alvar Aalto a Torino (fondato nel 1979) costituisce un buon terreno di prova per simulare la suddivisione delle famiglie di fonti (design, architettura, arti visive, arti applicate) e per le ricongiunzioni/sovrapposizioni dei diversi momenti a partire da temi trasversali da rendere disponibili attraverso strumenti espositivi, archivi digitali interrogabili secondo queries multilivello. L'Istituto presenta infatti, nella molteplicità dei documenti conservati, almeno due consistenti corpora, uno relativo all'attività multisfaccettata di Nicola Mosso e uno incentrato sui rapporti tra Leonardo Mosso e Alvar Aalto, permettendo di definire due ampi archi cronologici che abbracciano fasi cruciali per la storia del progetto: il periodo tra le due guerre e quello che va dal secondo dopoguerra agli anni ottanta.
Studi della Società Italiana di Intelligence , 2020
Tutte le condizioni di crisi in qualche modo costringono individui e organizzazioni a una sorta mobilitazione concettuale. Obbligano a sviluppare soluzioni inedite per fronte a difficili situazioni di forte perturbazione nella vita delle persone, dei gruppi, degli Stati. In questi casi si è soliti affermare che le crisi “insegnano sempre qualcosa”. Cosa può insegnare l’emergenza sanitaria legata al COVID-19 in termini di Studi di Intelligence? Probabilmente molte cose e sotto una pluralità di spetti. In questo breve contributo si intende indagare, a grandi linee, la pandemia intesa come potenziale occasione di riflessione ed evoluzione disciplinare nel campo dell’Intelligence delle Fonti Aperte (OSINT). Come influisce la pandemia sulla ontologia delle fonti e sulle loro prassi informative e relazionali? Come il Coronavirus modifica la struttura dei network delle fonti? In che modo un a Teoria Generale per l’OSINT può contribuire a scongiurare fenomeni particolarmente “infestanti” in situazioni di crisi come la disinformazione e le fake news? Siamo sicuri di possedere gli strumenti concettuali per affrontare e rispondere in modo utile e tempestivo a questi interrogativi? La risposta a tali quesiti risiede in una concreta spinta di innovazione concettuale e disciplinare negli Studi di Intelligence e, in particolar modo, nell’Intelligence delle Fonti Aperte che per le sue peculiarità può essere in grado di rappresentare quella “cassetta degli attrezzi” che è ormai indispensabile per interpretare queste sfide e quelle che verranno.
Architettura delle informazioni e architettura informatica. Sul caso studio di Appignano del Tronto
Conservazione del Patrimonio Architettonico e Urbano, 2008
The research activity has been managed with the aim of testing and identifying procedures , methods and devices to use the Geographic Information System in urban and environmental field, in free and open source sphere, increasing their representative meaning. In particular this article wants to describe the stage oriented at determining the relations between data processing architecture and the architecture of the information through the experimentation led on a scientific study case. The hub of this activity was to formulate new possible application fields of DBMS technologies in GIS sphere, always in a correct and careful scientific data management and in a general prospect of a widest knowledge diffusion.
Nota tecnica sul possibile utilizzo di Firewall nell' INFN
2003
Questo documento è una nota tecnica prodotta dal sottogruppo Firewall del Netgroup afferente alla Commissione Calcolo e Reti dell'INFN. Il documento contiene un resoconto sui test effettuati sulle piattaforme di Firewall più diffuse e fornisce una valutazione dal punto di vista della funzionalità, gestibilità e prestazioni nell'ottica di possibili applicazioni nelle sezioni INFN.
i Sommario ARDUINO UNO Programmazione avanzata e Librerie di sistema
Prefazione 0 U n bel po' di anni fa ero un ragazzino appassionato di elettronica che consumava riviste di elettronica dove scrivevano spesso altri ragazzini appassionati come me. Uno di questi "ragazzini" che anticipavano i tempi era Simone, l'autore di questo libro. Allora apprezzavo le sue qualità di divulgatore e sono molto contento che abbia deciso di applicarle ad Arduino al punto di arrivare al suo secondo libro sul tema. In Italia si sente la mancanza di buoni divulgatori e di materiale introduttivo su Arduino e credo che questo libro possa essere di grande aiuto a chi vuole imparare a creare con questa piattaforma. Arduino ha il potenziale di trasformare delle buone idee in progetti funzionati e potenzialmente in prodotti vendibili, in un momento difficile per l'economia questo può fare la differenza per molti lettori di questo libro. Spero che vi godrete questo libro e Arduino, due prodotti di due "proto-makers" italiani.