Sotto il giglio di Firenze. San Gimignano tra Tre e Quattrocento (original) (raw)

Leben auf dem Lande ‘Il Monte ’ bei San Gimignano

Come è noto nella riflessione storiografica, soprattuttoma non esclusivamentedi matrice anglosassone, è da tempo in corso uno stimolante dibattito sulla possibilità di individuare fasi di crescita nell'economia romana, discussione che è stata progressivamente arricchita di diverse accezioni ed implicazioni (ad esempio rapporto fra sviluppo economico e crescita demografica; qualità della vita dei soggetti coinvolti; mobilità sociale) 1 .

Giovanni di ser Piero di Giusto Cambi da San Gimignano, 2023

C'è una figura di pittore-decoratore sangimignanese, Giovanni di Ser Piero di Giusto Cambi, molto curiosa e quasi completamente sconosciuta. Il Carli, nel suo San Gimignano del 1962, lo descrive come «pittore decoratore autore di lavori quasi tutti di genere ornatistico come i fregi ed i tondi nel transetto della Collegiata, eseguiti nel 1517, insieme con Bartolomeo di Giovanni di Valdarno, la decorazione dell'organo nella Collegiata del 1502 1 , restauro alla cappella di S. Fina e nel 1502 una "lavatura e restauratura di due quadri del Testamento Nuovo", cioè di Barna, nonché soffitti nello spedale di Santa Fina e simili». 2

San Gimignano e la dominazione Napoleonica, 2016

1 L. DEL PANE, La finanza toscana dagli inizi del secolo XVIII alla caduta del Granducato, 1965, Primo periodo di Ferdinando III, pp. 181-186 (da ora, DEL PANE, La finanza toscana). I. TOGNARINI (a cura di) La Toscana nell'età rivoluzionaria e Napoleonica, 1985, Autori vari; Il presente saggio è la sostanziale continuazione di R. RAZZI, Impatto delle riforme leopoldine su S. Gimignano in La Riforma Religiosa e Pietro Leopoldo, Cisreco, 2016 (da ora, Impatto), pp. 88-90. 6 RAZZI, Impatto cit., pp. 88-90: solo il convento di S. Agostino era sopravvissuto a Pietro Leopoldo; ARCHIVIO STORICO PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE PIO XII DI SIENA (ASSSI), Carte del Seminario di Colle, copia della lettera della Segreteria del Regio Diritto del Granducato al Vescovo di Colle, 16 giugno 1787. 7 ACSG, Busta A-D, Conventi, Memoriale, senza data ma del 28 novembre 1793; ACSG, 273, cc. 106rv, 1 ottobre 1794: Deputazione per la ripristinazione dei Religiosi di S. Francesco nel convento di S. Domenico. 8 RAZZI, Impatto cit., p. 86; R. RAZZI, Le chiese dei Frati Minori, 2009, p. 91; BIBLIOTECA STORICA COMUNE SAN GIMIGNANO (da ora BSCSG), ms. 106, cc. 96, 97; PECORI, Storia di S. Gimignano, Firenze, 1853 (da ora, PECORI, Storia), p. 440. 9 DEL PANE, La finanza toscana cit., pp. 184-197.

Le pitture infamanti a San Gimignano (31 ottobre 2023)

2023

Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, venne organizzata la rievocazione della pittura più antica realizzata a San Gimignano (1274), quella dell’uccisione di Schiavo Paltone da parte del fratello Nasca tramite un suo servo. Il pittore sangimignanese Andreuccetti Alessandro dipinse un acquerello che fu esposto ai piedi della facciata della Pieve, e il prof. Gherardo Ortalli tenne una importante conferenza sul fatto in questione tralasciando però fatti analoghi che nei secoli hanno prodotto a San Gimignano altre pitture del genere. Ho pensato, in questa occasione, di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno e puntualizzare gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.

Tognetti-Rappresaglia a Firenze nel Trecento

La rappresaglia a Firenze nel secondo Trecento. Due vicende di uomini d'affari in Romagna e a Napoli Alla metà del Trecento Bartolo da Sassoferrato, in uno specifico trattato dedicato al tema delle rappresaglie, giungeva alla drastica conclusione che «concedere represalliam est indicere bellum». 1 L'affermazione del grande giurista, corredata da una serie di osservazioni ed esempi specifici desunti dalla realtà mercantile italiana (e segnatamente fiorentina), traeva origine e fondamento dalla constatazione di un fenomeno, recentemente messo in chiara evidenza da uno studio di Lorenzo Tanzini per la realtà fiorentina (e più in generale toscana): ovvero la trasformazione delle peculiari caratteristiche dell'istituto della rappresaglia tra la fine del XIII e la metà del XIV secolo, nel senso di un rilievo sempre più politico nelle modalità di procedere alla concessione e alla gestione di questa particolare prassi di ritorsione. 2 Come è ben noto l'istituto della rappresaglia dava diritto ai mercanti rapinati, derubati e truffati all'estero o semplicemente non rimborsati da debitori stranieri, di ottenere soddisfazione dalle autorità della loro patria di origine mediante l'arresto e la confisca dei beni di coloro che, trovandosi nel territorio di pertinenza della città delle vittime, avevano come unica colpa quella di condividere con i reali responsabili dei reati imputati solo l'appartenenza alla medesima realtà statuale. Per stemperare gli effetti brutalmente iniqui di una simile prassi, per altro nociva alla creazione e alla promozione di una efficiente e sicura rete di circuiti mercantili e bancari internazionali, nelle città comunali italiane (prima che nel 1. Citazione ripresa da L. Tanzini, Le rappresaglie nei comuni italiani del Trecento: il caso fiorentino a confronto, in «Archivio Storico

>Pietro Torrigiani […], Santa Fina […], San Gimignano, Musei Civici, Pinacoteca<, in «Puro semplice e naturale nell’arte a Firenze tra Cinque e Seicento», cat. mostra (Firenze, Uffizi, 17.6-2.11.2014), a c. di A. Giannotti e C. Pizzorusso, Giunti - Firenze Musei, Firenze 2014, pp. 298-299 n. 67

Un alllw ad arte Enll promotori • Ministero-. ' dei beni e delle • attività culturali ~ e del turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico L' per il Polo Musealc della citta di Firenze ~~

Il giglio e la croce sulle mura di Firenze

reDaziONe eleNa vaiaNi con la collaborazione di cHiara BerNazzaNi, giampaOlO ermiNi, matteO ferrari, stefaNO ricciONi, fraNcesca sOffieNtiNO mONia maNescalcHi Ricerche iconografiche, cura dell'apparato illustrativo, impaginazione e grafica Sono accettati nella rivista contributi in italiano, francese e inglese. In vista della pubblicazione, i testi inviati sono sottoposti in forma anonima alla valutazione di membri del Comitato scientifico e di referee, selezionati in base alla competenza sui temi trattati.