Il rinvenimento del Busimo (Lessini veronesi): spunti per un approfondimento (original) (raw)
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«Vivacissima quiete». Rosmini e il brivido dell’inaltrarsi: un’ipotesi sul negativo
The present paper is historico-philosophical and theological in nature and intends to examine the question of negative in Antonio Rosmini’s thought. This essay would strengthen the position of scholars who support that Rosmini takes account of this dimension, developing some topics that we can find in the theosophical pages dedicated to inobjectivation. In this part, it seems possible to uncover an innovative starting point for the inquiry on negative. Furthermore, within the dialogue between philosophy and theology, it is possible to show how the rosminian analysis is open to additional developments, relevant especially to the current research both philosophical and theological.
Il ritorno della cometa di Fernando Bandini : qualche appunto
2015
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DEL «RISARCIMENTO PUNITIVO» OVVERO DELL'OSSIMORO
DEL «RISARCIMENTO PUNITIVO» OVVERO DELL'OSSIMORO, in Europa dir. priv. , 2019
The essay investigates the compatibility of punitive damages with the Italian legal order and emphasizes their contrast with the Italian public order, understood as the regulatory framework given to the community. It examines the difficult integration of punitive damages with the Italian legal system from different viewpoints: i) that of the irreconcilability with the constitutional guarantees; ii) that of the contrast with the civil responsibility; iii) that of the unsuitability with respect to the infrastructure of the civil procedural rules. In this perspective, it examines a number of rules, catalogued by certain authors and judgments, in particular by the Sezioni Unite of the Corte di Cassazione no. 16601/2017, as points of emergence of the tendency in the punitive sense of tort responsibility. This investigation exposes, on the other hand, the tendency of such cases to reveal instead the various complementary means of protection provided by the legal order to react to the violation, in view of the protection of the public and private interests affected. Finally, the Author criticizes the emergence of a tendency towards the indiscriminate opening of the legal system to the solutions contemplated by foreign legal orders, which represents a threat to the principle of certainty of the law, as it involves the continuous and unpredictable rewriting of the legal categories ordering the social environment.
The Bolsena labrum, an ancient object, brought from far Egypt and built with a special technique that makes it unique in the world
Introduzione al Nuovo Saggio sull'origine delle idee di A. Rosmini
Nel panorama della filosofia italiana dell'Ottocento Rosmini raggiunge, per la profondita e l'estensione del suo sistema, l'apice della notorietà e della autorevolezza. I suoi contemporanei avvertirono la novità e l'originalità delle sue idee, coerenti con il suo credo religioso, ma autonome nella loro origine e fondazione. Il Saggio sull'origine delle idee è la sua personale risposta alle formulazioni della precedente filosofia: da Kant ad Hegel.
Da un italiano all’altro: il Decameron di Aldo Busi
Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione, n. 20, 2019
Il contributo prende in esame la traduzione del Decameron dall’italiano antico a quello moderno realizzata da Aldo Busi (Rizzoli, 1990). Senza intervenire direttamente sul dibattito relativo all’opportunità di tradurre un classico della letteratura italiana in lingua moderna, ci si occupa di analizzare le tecniche e le scelte interpretative operate da Busi nel dar vita al proprio rifacimento. Il saggio si sofferma dunque sul rapporto tra i due testi ragionando su lessico, sintassi, stile e poetica. Si mostra così come la traduzione sia orientata da una specifica interpretazione che del Decameron privilegia la forza edonistica, la potenza inventiva, la carica licenziosa.
Ripensare Volsinii : la città del Fanum Voltumnae
2012
Tutti i testi proposti per la pubblicazione alla Deputazione di storia patria per l'Umbria sono preventivamente vagliati dal Comitato scientifico e da due lettori anonimi, scelti in base alle competenze disciplinari, all'interno dell'albo dei referenti scientifici italiani e stranieri della Deputazione (cfr. www.dspu.it/referee-board).
Un Bogino sardo? Alcune note su Emanuele Pes di Villamarina
La Sardegna nel Risorgimento, 2014
Un Bogino sardo? Alcune note su Emanuele Pes di Villamarina di Pierpaolo Merlin . Un personaggio sconosciuto Emanuele Pes di Villamarina (-) non sembra aver suscitato molto interesse tra gli storici. Le ultime ricerche che lo riguardano risalgono infatti a circa quarant'anni fa e furono condotte separatamente su documenti appartenenti a fondi diversi, che ne restituirono un'immagine parziale . In seguito soltanto Narciso Nada ne ha messo in luce il ruolo come ministro durante il regno di Carlo Alberto . La storiografia sarda, che pure si è molto rinnovata negli ultimi decenni, gli ha dedicato poca attenzione, tanto che anche le opere di carattere divulgativo lo ignorano oppure lo citano di sfuggita, spesso fornendo notizie inesatte . Eppure Girolamo Sotgiu, nella sua sintesi del , ne aveva sottolineato l'importanza all'interno del processo di modernizzazione economica e politica dell'isola, che costituì la premessa essenziale della "fusione perfetta" tra la Sardegna e il Piemonte . Certo, a determinare la scarsa fortuna del personaggio ha probabilmente contribuito la sua natura di "moderato", vissuto in un'epoca, quella del Piemonte del primo Ottocento, in bilico tra rivoluzione e restaurazione. In questo contesto Pes fu inviso sia ai conservatori, dai quali venne accusato di essere un "liberale", sia ai liberali, che lo considerarono un "reazionario". In realtà, egli può essere giudicato un conservatore illuminato, che si riallacciava alla tradizione del riformismo settecentesco, avviata da Giovanni Battista Lorenzo Bogino e proseguita tra XVIII e XIX secolo da uomini come Prospero Balbo e Giuseppe Ferdinando Dal Pozzo .
Tra morale e dirtto: il Rosmini di Giuseppe Rensi
2014
Giuseppe Rensi should undoubtedly be included among the thinkers who played a critical role in the fortunes of Antonio Rosmini in the twentieth century. Indeep Rensi frequently cites Rosmini in his own work. Although one probably cannot talk in general of Rensi’s ac-tually having produced a real interpretation of Rosmini’s thought, there is definitely an almost constant dialogue between them - containing both positive and negative opinions of Rensi on Rosmini’s work - which deals mainly with ethical and philosophical-juridical questions.