«Se domandâti, lune...». Emblemi dell’“io” e della natura nel canzoniere di Giacomini (original) (raw)

« Sarai urlo della mia sostanza » : il paesaggio mediterraneo, specchio della coscienza poetica nell’opera di Salvatore Quasimodo.

traduction de l'article pulié dans la revue Babel, 30 | 2014, 127-141, mis en ligne le 01 octobre 2015.

Salvatore Quasimodo intrattiene con il paesaggio mediterraneo un rapporto intimo e viscerale. Le sue prime sillogi mettono in risalto la proiezione identitaria dell’“io” lirico nella storia e nei miti di un mondo greco-romano sublimato e percepito attraverso un prisma panteista. Ma questo paese sognato non resiste all’irruzione del reale provocata dallo shock della Prima Guerra mondiale. A partire da quel momento, si assiste a una derelizione di quel paesaggio edenico, messa in scena metaforica dello smarrimento del poeta. Lo spazio viene allora descritto nella sua materialità, nella sua violenza e nella sua estraneità. Bisogna aspettare l’ultima raccolta di Quasimodo, Dare e avere, per percepire un nuovo cambiamento nel rapporto del poeta con il paesaggio. Quest’ultimo viene ormai universalizzato e caricato di una dimensione escatologica. Vissuto come il prolungamento della coscienza poetica, ne garantisce la perennità, e tramite questa, la pienezza.

«Io che mi racconto»: il romanzo del divenire. In contumacia di Giacoma Limentani

Il presente saggio unisce due miei interessi di ricerca, l’investigazione sulle trasformazioni di genere apportate da autrici al romanzo contemporaneo mediante scelte stilistiche e strategie espressive e l’analisi della letteratura nata dalla Shoah. Ci si sofferma in particolare sul romanzo In contumacia di Giacoma Limentani, testo dalla cui analisi emerge l’inestricabile nesso fra la responsabilità dei fascisti nella persecuzione degli ebrei romani e l’abiezione che emerge da un atto di violenza. Violenza sessuale, abiezione, e desiderio di narrazione costituiscono, infatti, i temi–raccordo fra la violenza pubblica e quella vissuta nel privato da una donna.

La luna elettrica di Giulia Niccolai natura e artificio nella poesia verbo visiva

“incroci”, 2023

La luna elettrica di Giulia Niccolai: natura e artificio nella poesia verbo-visiva un saggio di Alessia Bruno Un'analisi della poesia Le quattro fasi della luna di Giulia Niccolai consente di individuare i diversi livelli di una fusione fra elemento naturale ed elemento artificiale: dall'artificio al naturale, dalla donna all'artificiale, dall'uomo all'innaturale, che, in realtà, si rivela parte della natura stessa. Così si amplia la categoria di natura, poiché solo la compresenza dei poli di volta in volta individuati porta l'uomo a un equilibrio. L'autrice di queste pagine, Alessia Bruno, si è laureata a Bari in Filologia moderna, con una tesi sulla poesia visiva e concreta, un ambito di ricerca estetica nel quale va ormai riconosciuto il ruolo giocato da Giulia Niccolai (1934-2021).

L’esequie della luna: i nomi del «balletto verbale» di Lucio Piccolo.

«Il Nome nel testo» Rivista internazionale di onomastica letteraria, 2017

This study focuses on the importance and the particular use of names in «Le esequie della luna» by Lucio Piccolo, published for the first time in «Nuovi Argomenti», n. 7/8, in 1967. The purpose of this research is to reflect on the meaning of Piccolo’s work starting from his use of names, and to identify literary references to other works. The aim is to show the importance, for the interpretation of the text, of such talking-names as «Dona Sospiro», «Alfesibeo», «Pasqua», but also the significance of the absence of names (some characters are referred to only by a title, written with a capital letter, such as: «Viceré», «Villano»).

Per tremoto o sostegno manco. I versi “geologici” della Commedia di Dante Alighieri

Nuovi itinerari danteschi (a cura di Angelo Manitta), 2021

In questo studio si fa un'analisi dei versi "geologici" della Divina Commedia. Specifiche tipologie di rocce e sedimenti, frane e corpi franosi, rupi scoscese, sorgenti idrotermali e cascate diventano la materia prima da plasmare nelle mani del poeta fiorentino, su cui basare similitudini e metafore nei suoi versi immortali. Nella Commedia si trovano riferimenti a terremoti, idrologia, idrogeologia, depositi di travertino, struttura delle montagne, modellamento del paesaggio, ciclo dell'acqua, pietre preziose, minerali, fino all'età, forma e dimensione della Terra.