L'universo di Dante (original) (raw)

Dante e l'ipersfera

Ithaca: Viaggio nella Scienza, 2021

Quest'anno, come è noto, ricorrono i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri (1265-1321). Qui si vuole ricordare la sua visione dell'Universo, collegandola alla Geometria che, come egli dirà nell'ultimo canto della Divina Commedia, è scienza che più di ogni altra può avvicinarsi a una pallida rappresentazione degli attributi trinitari: "Qual è 'l geometra che tutto s'affige per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond'elli indige," (Par XXXIII, 133-135) Non si parlerà invece del collegamento con la Fisica (in particolare con la Teoria della Relatività), che pure ha suscitato interesse in studiosi [1]. Dante Dante vuole conciliare la cosmologia aristotelica, che pone la Terra al centro, con la visione cristiana, che pone al centro Dio, quindi cercare di conciliare la visione geocentrica con quella teocentrica, il visibile con l'invisibile, la materia con lo spirito. Questo tentativo, secondo alcuni studiosi, sembra che abbia portato Dante a superare la geometria euclidea concependo un universo curvo. A mio avviso, questa visione geometrica rimane però una interpretazione di una mirabile intuizione poetica, che in ogni caso ci sorprende.

Dante e l'anima

Dante e l'origine dell'anima umana 1. L'anima, per l'Alighieri, è forma del corpo, come si legge in vari luoghi: p. es. Conv. III VI 12 («la sua forma») oppure Inf. XXVII 73 (Mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe) o Purg. XVIII 49-50 (Ogne forma sustanzïal, che setta | è da matera ed è con lei unita). L'unità dell'anima si deve al fatto che in essa «la divina virtude tre nature congiunse», quella delle piante, degli animali e dell'essere razionale (Conv. III VIII 1). L'uomo non può esser costituito nella sua specie o perfezione ultima, dall'essere semplicemente o misto, o animato, o sensitivo, perfezioni che ha comuni con le altre specie di enti, ma dalla perfezione importata nell'anima dell'intelletto possibile, ultimo grado della sua potenza. «Dico ergo quod nulla vis a pluribus spetie diversis participata ultimum est de potentia alicuius illorum; quia, cum illud quod est ultimum tale sit constitutivum spetiei, sequeretur quod una essentia pluribus spetiebus esset specificata: quod est inpossibile. Non est ergo vis ultima in homine ipsum esse simpliciter sumptum, quia etiam sic sumptum ab elementis participatur; nec esse complexionatum, quia hoc reperitur in mineralibus; nec esse animatum, quia sic etiam in plantis; nec esse apprehensivum, quia sic etiam participatur a brutis; sed esse apprehensivum per intellectum possibilem: quod quidem esse nulli ab homine alii competit vel supra vel infra. Nam, etsi alie sunt essentie intellectum participantes, non tamen intellectus earum est possibilis ut hominis, quia essentie tales speties quedam sunt intellectuales et non aliud, et earum esse nichil est aliud quam intelligere quod est quod sunt; quod est sine interpolatione, aliter sempiterne non essent. Patet igitur quod ultimum de potentia ipsius humanitatis est potentia sive virtus intellectiva» (Mon. I III 5-8).

Idee su Dante

Idee su Dante, 2013

Da quasi sette secoli la Commedia dantesca suscita ininterrottamente l’attenzione dei lettori di tutto il mondo. Ma dove si origina questo interesse? Nel suo poema Dante affronta il problema che si trova «in fondo a tutte le religioni e le filosofie», una questione «profondamente seria» che interessa immediatamente ogni lettore, lo inquieta e lo avvince: «il destino eterno della persona». Ecco perché, accanto alla lunga storia di lecturae Dantis, la Commedia vanta anche una ricca tradizione di studi critici, particolarmente intensa tra xix e xx secolo. Per afferrare l’opera di un autore che lancia «agganci verso tutte le direzioni», gli interpreti contemporanei hanno riletto il poema da vari punti di vista e con metodi diversi, delineando una realtà molteplice e dinamica. Con l’intento di offrire uno spaccato delle prospettive interpretative di alcuni tra i più influenti critici della Commedia, il 9 e 10 maggio 2012, presso l’Università degli Studi di Milano, Esperimenti danteschi ha promosso un convegno dal titolo Idee su Dante. Autorevoli studiosi del poema e di critica letteraria hanno affrontato da un punto di vista originale le tesi di Francesco De Sanctis, Benedetto Croce, Erich Auerbach, Charles S. Singleton e Gianfranco Contini. Il presente volume ripropone il testo delle cinque conferenze.

Dante e il Fumetto

Dante e l'Arte, 2018

Presentation and coordination of the dossier Dante & Comic Books of the journal Dante e l'Arte. Contributions by: Brian Ireland, Penelope James, Ursula Winter, Daniela Pietrini, Mario Tirino, Lorenzo di Paola, Raul Ciannella, María Antònia Martí Escayol, Adolfo Fattori, Francisco Saez de Adana, Gino Frezza, Ivan Pintor.

Dante e l'invidia

Viator (English and Multilingual Edition), 2010

Dante Alighieri's works contain definite universal motifs, based not only on their conceptualization of important truth, which concerns philosophical and rational issues, but also on their universal emphatic character. Dante defines a map of emotions, which, starting from personal experience, become exemplars valid for all his readers. This essay focuses on the way Dante deals with envy as an emotion and as one of the seven deadly sins. References to his relationship with the Florentine people and his experience of exile are frequent in the Divine Comedy. This article first analyzes how Dante represents envy as a real iconographic and allegoric figure in Purgatorio, Canto XIII. Then it focuses on two particular cases of envy which have different and opposite consequences (Piero Della Vigna in Inferno, Canto XIII, and Romeo of Villanova in Paradiso, Canto VI) and which can be clearly related to Dante's autobiographical experience of the cause of his exile.

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Dante cosmografo di Dio

Dall'Inferno all'Empireo: il mondo di Dante tra scienza e poesia, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 14 dicembre 2021-6marzo 2022),a cura di Filippo Camerota, Sillabe, Città di Castello 2021, 2021

Dante lettore dell'Apocalisse

"Dante lettore dell'Apocalisse" (2011), ora in "Amor che ne la mente mi ragiona. Leggere. interpretare, rappresentare Dante", Milano , 2015

Dante, l'italiano

Dante, l’italiano, a cura di Giovanna Frosini e Giuseppe Polimeni, Firenze, Accademia della Crusca-goWare edizioni, 2021, pp. 299 (Settimana della lingua italiana nel mondo), 2021

Dante Cronache

Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo. Atti del Convegno Internazionale di Roma (22-24 ottobre 2016), a cura di Bruno Itri e Andrea Mazzucchi, Roma, Salerno Editrice, 2022

Dante, il medioevo e noi

Dante 700 anni dopo, a cura di M. De Martino, Formamentis Edizioni, Bolzano, ISBN 9788831325301, pp. 67-91, 2021

Dante dal centro al cerchio

Dante dal centro al cerchio, in Centres and Peripheries in the History of Philosophical Thought, Essays in Honour of Loris Sturlese, ed. by N. Bray - D. Di Segni - F. Retucci - E. Rubino, Turhout (Belgium) 2021 (Rencontres de Philosophie Médiévale), pp. 103-140.

Orizzonti di Dante Conte

DANTE CONTE 1885—1919 “TUTTO IN NATURA È ARMONIA”. Un artista originale nella Sampierdarena tra Ottocento e Novecento, a cura di Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, 2023