Paolo Volponi. Il pianeta irritabile (original) (raw)

Volponi, attraverso la letteratura, cercherà di rompere gli schemi della realtà così com'è oggi intesa, inglobata e strumentalizzata dal capitalismo, proponendo una serie di nuove interpretazioni, di nuovi "spazi di riflessione sull'uomo costantemente riportato in un linguaggio fragrante di umori odori e sapori della terra marchigiana nel contesto di una primordialità naturale" . Per Volponi la 1 letteratura "ha sempre avuto e dovrebbe avere un compito preciso, quello di tenere vive le coscienze, di aiutare la gente a non perdere la propria testa e la propria lingua. Ha il dovere di tornare a essere quella che è sempre stata: conflitto, sfida contro il potere dominante, tentativo di trovare nuove forme di comunicazione e nuovi linguaggi" . 2 Nel 1966 in un intervento su Le difficoltà del romanzo e anni dopo in un convegno chiamato Natura ed animale (1982) dice che l'uomo, le sue società e scienze hanno trasformato la natura "tutto è ridotto a strumento, mezzo, risorsa, energia o punto d'appoggio per un vorticoso percorso che va sempre più verso il fuori, un fuori. La natura appare ormai come la tavola, la tastiera di una simulazione, i suoi elementi, le sue stagioni ridotti essenzialmente ad essere i tasti, i commutatori, gli input di questo piano di simulazione" . Possiamo dire che per 3 Volponi la natura e l'animale sono diventati col tempo piuttosto che entità astratte S. Ritrovato, All'ombra della memoria. Studi su Paolo Volponi, cit., p. 27. 1 T. Toracca, La favola nella narrativa di Paolo Volponi: una filigrana ideologica, in «Italianistica», 2 vol. XIII, n. 1, 2013, p. 151. S. Ritrovato, All'ombra della memoria. Studi su Paolo Volponi, cit., p. 39. 3 dei concetti, degli oggetti di contemplazione, di nostalgia, di riferimenti vaghi . 4