“Non debere addi verba illa”. Francesco Arcudi di Soleto († 1641) e il comando di iterazione “mancante” nell’anafora di s. Giovanni Crisostomo, Ecclesia Orans 34 (2017), 165-183. (original) (raw)

La presenza di Solino e di Isidoro nel Supplementum Adnotationum super Lucanum e nei Commenta Bernensia, in Artes Grammaticae, Textes réunis par Concetta Longobardi, Christian Nicolas et Marisa Squillante, Collection Études et Recherches sur l’Occident Romain, Lyon, CEROR , 2014, pp. 247-268.

Within a wider interest about the presence of late prose writers as sources for the collection of Scholia, this paper examines the explicit quotations of Solinus in the Supplementum adnotationum super Lucanum. Three passages of the Collectanea rerum memorabilium are trascribed in three different scholia: one dealing with durae nodus hyenae, an ingredient of Erichto’s filter in book VI (v. 672), another with the mention of the bull Api (VIII 479) and the third with pyramids (VIII 697). Isidorus’ Etymologiae are implicitly implied in all of these scholia, and their text comes sometimes mixed with, and sometimes flanked by Solinus’ words. The codes Guelferbytanus, Parisinus, Berolinensis and Monacensis (aADR) appear nearer, while the codex Vossianus (V) contains largely independent scholia. In the Commenta Bernensia only one passage of the Collectanea is transcribed, in a scholion to the first verse of the poem (per Emathios … campos), but only in the codex Bernensis 45 and without Solinus’ name. Also in this case Isidorus’ Etymologiae are implicitly implied.

"Inusitata verba" nel "Declarus" di Angelo Senisio: lettera A - Filologia mediolatina XXII, 2015, pp. 369-422

The present paper examines 84 inusitata verba retrieved from the Declarus by Angelo Senisio, which form an unprecedented lexicon from the XIV century that was bequeathed by the only ms. Palermo, National Library, IV, H, 14, in one copy that scholars have ascribed to the XV century. The object of the investigation is a monolingual lexicon formed of words of vernacular use or that have been disguised with Latin endings. The present study thus aims to retrace the textual sequence of events related to each of the words. When dealing with such obsolete of irremediably corrupt terms, critical publishers are confronted with the great difficulty of having to understand the graphical and semantic metamorphoses that have occurred within the tradition. At the same time, they are also required to engage the eye in understanding the author’s intended lesson to go ahead with the publication, even though the term did not coincide with the exact form, which remained unknown to the lexicographer. The purpose of the present study is to provide scholars of this special literature with useful material that demonstrates how some words were collected and exposed to the derivatio nominis despite having become obsolete and incomprehensible. The investigated terms are: abbacero, abbatis, abbanum, abbanet, abbantes, abbaselites, abbason, abbenna, abesia, abestis, acasis, acaron, acera, acerse, acerlis, acobrices, acomentariis, actamino, acutula, adaltuatrium, adri/adros, affodillum, affroctum, affrodoxe, affronosca, affronitum/abrontonium, affructabulum, agaso, agenei, agenevotus, agistrum, alecara, allers, alfitera, alogus, alopius, alopus, altabantes, altubalamus, amaton, ambuphila, ambissilla, amelon, amellum, amicinum, amfisma, amignus, amplestia, anamas, anabodalium, anates, anadiosus, ancinium, ancodes, anclabris, androda, amentes, anilla, antifren, antigio, antica, anxialites, apina, apifera, apodiscus, apodisocia/apodisogia, aporus/aporius, apolesma, ardesus, argaspid, arisat, arpagio, arseda, artabante, aschin, assida, assinbama, assidella, astalim, astigilith, athosian, avieo, avinum, auxilla.

«Iste Adoloc ista nomina scribere rogavit»: minuscola carolina ai margini dell’Evangeliario Forogiuliese tra autografia ed eterografia

Sit liber gratus, quem servulus est operatus. Studi in onore di Alessandro Pratesi per il suo 90° compleanno, a cura di P. CHERUBINI – G. NICOLAJ, I, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2012 (Littera antiqua, 19), pp. 151-168

iste adoloc ista nomina scriBere rogavit »: minuscola carolina ai margini dell'evangeliario Forogiuliese tra autograFia ed eterograFia la recente riedizione degli atti di un convegno del 2000 ha dimostrato quanto vivo sia ancora, e almeno da trecento anni, l'interesse verso l'evangeliario Forogiuliese (cividale del Friuli, museo archeologico nazionale, archivi e Biblioteca, cXXXviii; membra disiecta Praha, Knihovna metropolitní Kapitoly, cim. 1 + venezia, tesoro della Basilica di san marco, s. n.) 1 .

«Optices non ignarus, instructus arithmetica» (Vitr. 1, 1, 3). Una noterella vitruviana: Fra Giocondo, la traduzione di Fabio Calvo per Raffaello e il testo “secondo la volontà dell’autore”

«La sua chiarezza séguita l’ardore» Studi di linguistica e filologia offerti a Paola Manni a cura di Barbara Fanini, 2023

The essay submits to the interest of scholars the problematic nature of the critical editions of Vitruvius’ De architectura, executed in the best of cases (editions of the CUF) on the basis of a stemma codicum of sixteen or twenty codices (out of a total of over 100 mss.). Attention is focused on a short passage from the first book, present as a text in the 1511 edition of Fra Giocondo and, according to ed. CUF, reported by only two codices (of the six main ones). In reality, that marginal addition was not only incredibly misread, but it is also found in quite a few other manuscripts.

«Con facilità et copiosamente». Risvolti didattici della citazione d’autore nei Commentarii della lingua italiana di Girolamo Ruscelli, in Apprendere una lingua tra uso e canone letterario, a cura di E. Pietrobon e A. Polo, Milano, Ledizioni, 2022, pp. 91-119.

La riflessione sul canone e sugli usi della lingua La natura e la regola (ancora su toscani e "lombardi") 9 Alessio Cotugno Petrarca «sotto lo stile di Prisciano»: il dialogo grammaticale inedito di Gregorio Anastagi sul proemio del Canzoniere (Trieste, Biblioteca Attilio Hortis, ms. I 55) 37 Lorenzo Sacchini Apprendere l'uso dei «lodati scrittori». Autorità ed esempi letterari nelle prose linguistiche di Benedetto Varchi 61 Ester Pietrobon «Con facilità et copiosamente». Risvolti didattici della citazione d'autore nei Commentarii della lingua italiana di Girolamo Ruscelli 91 Sara Giovine Los mecanismos de contextualización de los ejemplos en gramáticas españolas del siglo xviii: contextualización lingüística, contextualización pragmática y función contextualizadora 121 Francisco Escudero Paniagua Strumenti e metodi per l'apprendimento Modelli linguistici e canone letterario nelle prime grammatiche italiane per spagnoli Paolo Silvestri La ejemplificación en la Gramatica spagnuola e italiana de M. Chirchmair (1709): análisis del componente léxico Giulia Nalesso El aparato ejemplar en la Grammatica della lingua spagnola de José Martínez de Valdepeñas (¿1785?) Anna Polo Per «bene e correttamente scrivere e favellare». Aspetti didattici della grammatica di Girolamo Buoninsegni Francesca Cialdini Ejemplificación en el campo del verbo en la Nouvelle grammaire italienne et espagnole (1624) de Jean Saulnier. Modelos gramaticográficos Andrea Seilheimer Indice dei nomi Sara Giovine «Con facilità et copiosamente». Risvolti didattici della citazione d'autore nei Commentarii della lingua italiana di Girolamo Ruscelli 1. Ruscelli e i Commentarii della lingua italiana

Frate Guittone d’Arezzo, “Miri, miri catuno a ccui bisogna”, in Il viaggio del testo. Atti del Convegno internazionale di Filologia italiana e romanza (Brno, 19-21 giugno 2014), a cura di Paolo Divizia e Lisa Pericoli, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2017, pp. 41-55

Questo studio costituisce parte di un lavoro più ampio: l'edizione critica e commentata dei Sonetti morali di Frate Guittone d'Arezzo 1 . Nell'impossibilità materiale di presentare i risultati globali in questa sede, ho scelto di puntare sulla pubblicazione di un componimento particolarmente rappresentativo per i rapporti tra i testimoni mss.: Miri, miri catuno a ccui bisogna 2 . *** Il pezzo si presenta come estremamente singolare anche nell'ambito della già sofisticata tipologia sonettistica con fronte a dieci versi (che Biadene definiva come «modificazione di Monte Andrea» 3 ), praticata da Guittone e Monte. Infatti, la logica dell'argomentazione sembra suggerire che il distico aggiunto alla normale fronte a otto versi non sia costituito * Questo lavoro fu esposto per la prima volta presso l'Università di Ginevra, nell'ambito di uno dei corsi di Filologia italiana tenuti dal Prof. Roberto Leporatti. Insieme a lui, voglio qui ringraziare la Prof.ssa Silvia Isella e il Prof. Cesare Segre, gli altri miei due relatori per la tesi di Laurea magistrale. Al Prof. Lino Leonardi un riconoscente ringraziamento per i suoi consigli; al Prof. Fabio Zinelli devo molto più di un solo tè. Hanno letto e riletto con me questi sedici versi Alice Spinelli e Mauro Ramazzotti: per loro, un "grazie" sarebbe troppo poca cosa.

Voci dell'invisibile. Scritture e riscritture del sacro, Atti del Convegno (Brescia, 15-16 aprile 2021), a cura di Marco Bizzarini, Ottavio Ghidini, Andrea Maurutto, Elisabetta Selmi, «Rivista di letteratura religiosa italiana», numero monografico, V, 2022.

Tacito, Agricola, Saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Sergio Audano, Testo latino a fronte. Sant'Arcangelo di Romagna (Rusconi), 2017, CXVI + 154 pp., "Schweizerischer Altphilologenverband. Bulletin", 94 (XI 2019), pp. 28-29.

Recensione 'minor' e di taglio didattico rispetto a quella maggiore uscita in "Rivista di Cultura Classica e Medioevale", 61 (2019), pp. 534-541, cui si rinvia per gli approfondimenti scientifici.