SPAZI AUTOREFERENZIALI (original) (raw)
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LE RADICI DELL'AUTODIREZIONALITA'
Ricerca di senso, 2017
Summary This article is in response to a recent question: what are the origins of the recent construct of self-directionality in the DSM-5®? This question has been articulated in three points: (1) Research most recent on the four LPFS-BF (Level of Personality Functioning Scale) of which the self-directionality is part of; (2) The instruments and methods specifics that have led to isolating the construct of self-directionality; (3) The clinical importance of the identification of the operating level of the personality. This article also wants to be a the epistemological premise to research already in progress on the correlations between self-direction and purpose in life (the epicenter of the Existential Analysis of V. Frankl) evaluated by PIL Test. In conclusion, are give anticipations of a possible continuation of this pilot study.
Fernando Garbellotto. Spazi d'Esperienza, 2020
Non sono rari i contatti che nella storia si sono venuti a creare tra l'arte e la scienza, con interazioni che potevano essere, di volta in volta, per l'una a servizio dell'altra. Ancora oggi, però, accostare queste due discipline può sembrare un az-zardo, soprattutto in ragione del fatto che si è sempre più affermata l'idea che l'arte debba avere come condizione essenziale una predominanza della componente irrazionale e legata al sentimento più che alla ragione e all'in-telletto. Una delle tante leggende metropolitane che, per quanto questo aspetto possa essere preponderante in alcuni percorsi artistici, dei singoli o di certe tendenze, per altri può assumere valori differenti, fino ad essere quasi irrilevanti. Dalla Pittura Analitica, all'Arte Cinetica e Optical, sono molti gli esempi di espressioni molto lucide e ragionate, lontane dall'impulso e dall'impeto: lavori che si basano su osservazioni, rilevazioni, teorie e modelli con proce-dimenti che, realmente, sono assimilabili a quelli scientifici. In fondo, comunque, scienza ed arte sono entrambi approcci con cui l'uo-mo si rapporta investigando col mondo esterno, la natura e le domande ultime che da sempre affascinano la nostra specie mediante un percorso fat-to da idee, rappresentazioni, teorie e ipotesi testate in posti dove pensiero e manualità si incontrano. Nell'antica Grecia si usava la parola téchne (da cui tecnica e tecnologia) con un significato ampio che comprendeva tanto l'arte quanto la tecnica. D'altronde non dovrebbe stupire che l'agire artistico possa coabitare con quello scientifico se, pensando al passato, andiamo a richiamare (uno su tutti) il genio di Leonardo da Vinci che, in questo senso, può essere una figura iconica e paradigmatica di siffatta, sempre sorprendente, interazione. Le reti, peculiarità della produzione artistica di Fernando Garbellotto, sono il frutto di una riflessione che parte da due spunti differenti per giungere ad una sintesi ponderata e continuamente arricchita da un costante studio accompagnato all'osservazione e alla riflessione: per quanto una comune rete possa risultare un qualcosa di semplice, quelle realizzate dall'artista ve-neto portano con sé tutto quel ricco bagaglio di lavoro intellettuale che sta a monte del processo creativo declinato, poi, attraverso il lavoro manuale e concreto della realizzazione. Partendo dagli studi del matematico Benoît Mandelbrot sulla geometria frattale, Garbellotto elabora un pensiero che porta a una nuova visione vol-ta ad analizzare e interpretare la pittura superando la geometria euclidea. Quindi un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua forma
ISSN 2785-454X; ISBN: 9788857587295, Mimesis, 2021
a cura di Elena Bignami, Roberto Carocci, Pietro Di Paola, Davide Turcato con contributi di: Davide Turcato, Marco Masulli, Giulia Brunello, Costantino Paonessa, Eros Francescangeli, Roberto Carocci
L'AUTONOMIA E LE SUE ESIGENZE, 2018
Che significa autonomia? Riflessione sulla storia semantica di un concetto che nel costituzionalismo dovrebbe restare ben connesso alla consapevolezza della interdipendenza, abbandonando ogni pretesa di autosufficienza, separatezza e indipendenza
2020
In Rome, we have a wide diffusion of self-organization experiences, not only related to squatting for housing purposes. Self-organization practices and processes are widespread in the cities, not only in Rome, but also in the rest of Italy and abroad. The forms of self-organization certainly reveal a great potential. First, they express a social 'protagonism' that involves important social organization skills. Secondly, they allow building social fabric and symbolic values. They also carry out a service 'for' and 'in' territories and represent today one of the few ways to reconstruct democratic conditions within a historical phase of crisis of democracy. Thus, they are actually today the places where political culture is being produced. Such politics could be defined as 'signifying' because it is able to express the emerging meanings pertinent to the social conditions of everyday life, that "magma of emerging social meanings" that Castoriadi...
SPAZI IMMERSIVI E FIGURAZIONI VIRTUALI
Il progetto Arte in luce è stato concepito come un procedimento volto alla verifica di una linea di ricerca che, nata dallo studio dei processi compositivi propri dell’architettura, punta a indagare forme di rappresentazione, a partire dalle loro copie digitali, di oggetti, contesti ed eventi prodotte, in fase di acquisizione, per mezzo dei più innovativi strumenti per il rilievo in tre dimensioni, in fase di restituzione, da sistemi di rappresentazione ‘immersivi’. La ricerca nasce dalla sensazione che l’architettura progettata abbia in passato sottovalutato il ruolo ‘compositivo’ della rappresentazione, spesso scindendo il disegno libero, lo schizzo, dal disegno tecnico, metrico, attribuendo al primo un ruolo attivo nella costituzione delle prime fase ideative, al secondo un ruolo esclusivamente descrittivo, imitativo, dell’oggetto da prodursi. L’avvento del digitale e la diffusione delle tecnologie che lo producono hanno esteso i campi di discussione intorno alla rappresentazione e al progetto, di fatto fondendoli in un’unica dinamica formativa, in cui gli oggetti si danno in una doppia natura digitale/reale, immaginata/prodotta. Tale lavoro presente gli esiti di un intenzione: connettere concetti ed esperienze ai linguaggi propri del virtuale nello spazio fisico del Museo Pagliara.