G. MINNUCCI, Le probabili ragioni della mancata pubblicazione del "De papatu Romano Antichristo" di Alberico Gentili, in "Interpretatio Prudentium", I, 2016, 2, pp. 119-168. (original) (raw)
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SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il testo manoscritto: sua presumibile datazione. - 3. Alberico indica al padre i testi agostiniani relativi all’origine dell’anima. - 4. I quattro Sonetti già noti di Alberico Gentili. - 5. Una contestualizzazione storica: la polemica diritto-teologia negli anni 1593/1594. - 6. Il Sonetto inedito alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra: le probabili ragioni della sua redazione. - Appendice. ABSTRACT: The Bodleian Library in Oxford, MS. D’Orville 617, conserves the draft of a letter written by Alberico Gentili to his father Matteo probably on 18th September 1592. In the letter Alberico shows to the father the Augustinian texts about the origin of the soul: an issue probably debated within the religious and academic circles of London. In the same letter Alberico sends the text of a sonnet dedicated to Queen Elizabeth I, giving a further demonstration of the devotion that he feels towards the Sovereign. Indeed, she received him in 1580 when he was exile and in 1587 appointed him as Regius Professor of Civil Law at Oxford.
Il testo autografo del De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili è conservato in un manoscritto della Bodleian Library di Oxford ed è inedito. L’opera è stata scritta fra il 1580/1582 e il 1585, ma l’Autore l’ha rivista e modificata almeno fino al 1591. Il saggio presenta i primi risultati derivanti dalle lettura completa del testo soffermandosi, in particolare, sulle fonti (teologiche, patristiche, giuridiche, storiche, filosofiche e letterarie), fra le quali assumono un ruolo importante anche quelle della letteratura medievale ed umanistica (ad es. Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Iacopo Sannazari). Tutto ciò testimonia la vastissima cultura e la poliedrica attività scientifica del grande giurista e pensatore italiano, esule in Inghilterra per causa di religione. De papatu Romano Antichristo is preserved in a manuscript autograph at the Bodleian Library of Oxford and is still unpublished today. It is a work produced by Alberico Gentili in its first draft between 1580/1852 and 1585 and later amended by the author at least until 1591. The essay presents the first outcomes resulting from the complete reading of the text. In particular, it focuses on the very different sources (theological, patristic, juridical, historical, philosophical and literary), among which medieval and humanistic literature (e.g. Dante Alighieri, Francesco Petrarca and Iacopo Sannazari) plays an important role. This bears witness to the vast culture and multifaceted scientific activity of the great Italian jurist and thinker, who was exiled in England religionis causa. Le De papatu Romano Antichristo écrit par Alberico Gentili est conservé dans un manuscrit de la Bodleian Library à Oxford et est inédit. L'ouvrage a été écrit entre 1580/1582 et 1585, mais l'auteur l'a révisé et modifié au moins jusqu'en 1591. L'essai présente les premiers résultats issus de la lecture complète du texte, en se concentrant notamment sur les sources (théologiques, patristiques, juridiques, historiques, philosophiques et littéraires), parmi lesquels la littérature médiévale et humaniste joue également un rôle important (par exemple Franceso Petrarca et Iacopo Sannazari). Tout cela témoigne de la vaste culture et de l'activité scientifique multiforme du grand juriste et penseur italien, exilé en Angleterre à cause de la religion.
2011
Il libro è incentrato sull’analisi storica e storico-artistica dei manoscritti realizzati ad uso della Curia Papale e del Laterano dal VI al XIII secolo. La ricerca percorre tre direttrici principali: la delineazione delle modalità che, nei secoli centrali del Medioevo, hanno portato all’istituzione e allo sviluppo di un’attività scrittoria e di conservazione libraria in ambito papale; l’individuazione sistematica degli esemplari manoscritti superstiti, testimoni di tale attività; l’analisi degli esemplari medesimi, condotta mediante diversi approcci metodologici (storico-artistico, paleografico, codicologico, filologico, liturgico, ecc.). Si restituisce, in questo modo, un aspetto molto significativo, e finora poco esplorato nel suo insieme, della storia della miniatura medievale, grazie anche alla riunificazione, condotta in quest’opera per la prima volta, di quanto sopravvive della produzione manoscritta, in particolare miniata, legata al Laterano e alla Curia Papale.