MESSAGGERI GRECI E ORIENTALI IN ERODOTO (original) (raw)

PERSIANI TRA VERITA' E INGANNO NELLE STORIE DI ERODOTO

7 φίλος ἦν τοῖς φίλοις: ἱππεὺς καὶ τοξότης ἄριστος ἐγενόμην: κυνηγῶν ἐκράτουν: πάντα ποιεῖν ἠδυνάμην. 8 [1] ἅσσα δέ σφι ποιέειν οὐκ ἔξεστι, ταῦτα οὐδὲ λέγειν ἔξεστι. αἴσχιστον δὲ αὐτοῖσι τὸ ψεύδεσθαι νενόμισται. Testo greco e traduzione di Antelami. 9 Cfr. Dorati 2000, p.162. 20 ὦ δέσποτα, τὰ μὲν ἄλλα πάντα μεγάλως ἐπαινέαι. Testo greco e traduzione di Fraschetti. 25 οὐ γάρ κώ τοι ἐστὶ υἱὸς οἷον σε ἐκεῖνος κατελίπετο. Testo greco e traduzione di Fraschetti. 37 ἀτάρ τοι ὑμεῖς γε οὐ χαίροντες γέλωτα ἐμὲ θήσεσθε. Testo greco e traduzione di Fraschetti. 38 Per questo episodio si veda il paragrafo successivo (1.3). 43 εἴτε δόλῳ ἔχουσι αὐτὴν κτησάμενοι, δόλῳ ἀπαιρεθῆναι ὑπὸ ὑμέων. Testo greco e traduzione di Fraschetti.

ERODOTO E LA BATTAGLIA DI PLATEA Tradizioni epicoriche e strategie narrative

Nel 479 a.C., alla metà circa di settembre, un esercito formato da contingenti di venticinque poleis, il più grande di ogni tempo raccolto nel mondo greco, sconfiggeva presso Platea l'esercito persiano di Mardonio e dei Greci medizzanti. Di questa battaglia, oscurata fin dall'antichità dalla fama di Maratona e Salamina, e persino dalla gloriosa sconfitta delle Termopili, è giunto fino a noi il lungo resoconto di Erodoto, che le dedica gran parte del libro conclusivo delle Storie * . * I seguenti studi saranno citati in forma abbreviata: MACAN 1908 = .

LA MASSONERIA IN EGITTO

In Egitto la massoneria è stata un veicolo formidabile della penetrazione oc-cidentale, un'organizzazione elitaria che ha influito sulla cultura politica locale per tutto il corso del XIX secolo e fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, quando Nasser sciolse tutte le logge, vedendo nell'organizzazione massonica un veicolo di interessi stranieri. La vita massonica in Egitto è ripresa soltanto nel 2007, quando è stata fondata la Grande Loggia Regolare d'Egitto, che dipende direttamente dalla Grande Loggia Regolare d'Inghilterra.

ERETICI ED ERESIE NEL CHRONICON DI SAN GIROLAMO

HERETICS AND HERESIES IN THE CHRONICON OF ST. JEROME (Summary) In the translation of the Chronicon of Eusebius of Caesarea, St. Jerome firmly lists all the heretics and the heresies which – with the complicity of struggles for political power – affected Christianity, causing a sort of internal „martyrdom” for those defending faith. Donatists, Arianists, Macedonians, Anomoeans, Aetians, Audians, Photinians: none escapes the translation and judgement of the Great Dalmatian, who sometimes – impelled by the concise writing style of a chronicle – expresses his own judgement on heretics and their supporters with a single harsh qualification, failing to provide wider evaluations. The fights for the truth invested even the Synods of Rimini and Seleucia, but his concise and keen exposition of the events provides to the reader the information on the facts as well as on the political interference of many decisions, which were not prompted by religious motivations. Once again, an overview of the events presented in his Chronicon – through his „translation” and „tradition” – confirms how divisions and problems within the Church in the past centuries were caused by external motives, as well as often spoiled by the political events and took advantage of the frailty of the human nature, rather than aiming at seeking the truth.

Egiziano antico e Meroitico

Questo contributo non è una guida bibliografica e non mira alla completezza, vorrebbe piuttosto essere un momento di riflessione sulle conoscenze acquisite grazie al penetrante lavoro di molti studiosi e un fiducioso sguardo a quello che dovrà essere il futuro. Non mi occuperò qui del copto, anche se il suo spettro farà talora capolino tra queste righe, per la semplice ragione che esso merita un lavoro a parte.

IL MODO SOGGIUNTIVO GRECO

Gli antichi grammatici non conoscono il modo congiuntivo ma, al suo posto, pongono il modo soggiuntivo che è formato da un verbo al modo che i moderni denominano congiuntivo e da un’apposita congiunzione. Il verbo da solo al modo soggiuntivo non significa niente all’interno di una frase, esso assume un significato solamente insieme ad una delle specifiche congiunzioni. Qui si esamina la dottrina degli antichi grammatici in proposito; successivamente, poiché gli esempi da questi presentati sono molto semplici, da maestro di scuola, si passa a considerare esempi di soggiuntivo tratti dagli autori classici.

I VERTEBRATI FOSSILI DELLA ROMAGNA ORIENTALE E IL MOSASAURO DEL MONTE CETI

LITUS - I QUADERNI DEL MUSEO DELLA REGINA, 2018

Questo quaderno del museo della Regina che è pubblicato oggi parla di un importante rinvenimento avvenuto in una cava sul Monte Ceti del comune di Novafeltria, che ha toccato molto da vicino il nostro Museo, essendovi stato “custodito” per circa 16 mesi ed avendo coinvolto il museo medesimo, in accordo e su indicazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna con sede a Bologna, nel tentativo di definirne caratteristiche, datazione, riconoscimento. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’azione congiunta della Soprintendenza Archeologica, di importanti paleontologi e del Museo Capellini di Bologna, con il prof. Gian Battista Vai e il prof. Federico Fanti. Il Museo di Cattolica ha deciso di procedere alla pubblicazione di questa straordinaria scoperta e ha colto questa importante occasione per riflettere sui vertebrati fossili rinvenuti numerosi nella Romagna Orientale: certamente non altrettanto antichi, ma non meno significativi; il prof. Loris Bagli, che ha curato l’intero quaderno, ne ha redatto una rassegna, di sicuro sorprendente per i più. Scoperto nell'ottobre 2010 da Paolo Giordani, il mosasauro di cui è stato ritrovata una porzione di cranio, era un animale gigantesco, lungo più di 11 metri e con una testa lunga un metro e mezzo. È il più grande rettile fossile rinvenuto in Italia, risalente alla fine del periodo Cretaceo, dunque all'incirca a 75 milioni di anni fa. I denti possenti mostrano i segni di usura tipici dei grandi predatori: essi confermano che questo animale era in grado con il suo morso di provocare profonde ferite e frantumare le ossa delle sue prede. Per giungere all'identificazione del rettile, il team composto da Federico Fanti, Andrea Cau e Alessandra Negri ha unito le diverse competenze per capire sia la successione sedimentaria da cui è stato estratto il reperto, sia di che animale si trattasse. Lo studio dei microfossili contenuti nelle rocce ha permesso di datare il fossile mentre le analisi hanno identificato il reperto come la parte anteriore del cranio di un grosso rettile marino, un mosasauro, lontano parente dei serpenti e delle lucertole, comparsi 100 milioni di anni fa ed estinti –assieme ai dinosauri– 65 milioni di anni fa. I mosasauri erano “tornati” a vivere in mare, adattando il loro corpo all'ambiente acquatico; dopo i dinosauri, essi rappresentano i più grandi rettili vissuti sulla Terra, con alcune specie lunghe una dozzina di metri e pesanti fino a 10 tonnellate. La porzione di cranio del Mosasaurus è oggi esposta in via definitiva al Museo Geologico Giovanni Capellini di Bologna, nella Sala del Diplodocus.

MEDIO, ERGA-LOGOI

Tra Alessandro e gli Antigonidi: la carriera di Medio di Larisa, 2023

The contribution reviews the career of a Thessalian, Medeios from Larisa, who, after participating in the expedition of Alexander the Great, militated in the service of the Antigonids, becoming a close associate of Antigonos and remaining loyal to the dynasty even after his death. It is precisely this militancy in the service of the Antigonids, it is argued here, that could be the basis of a tradition according to which Medeios was an associate in the alleged conspiracy of which Alexander was a victim: indeed, it is likely that this tradition arose in the context of the propaganda war that broke out between the successors after the king's death. keywords-Alessandro Magno; Antigono Monoftalmo; Demetrio Poliorcete; guerra di propaganda; Medio-Alexander the Great; Antigonos the One-Eyed; Demetrios Poliorketes; Medeios; propaganda war.