VIII 2006 CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO SPOLETO (original) (raw)

CENTR O ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOE VO DIALOGHI CON BISANZIO

2019

Spazi di discussione, percorsi di ricerca Atti dell'VIII Congresso dell'Associazione Italiana di Studi Bizantini (Ravenna, 22-25 settembre 2015) a cura di SALVATORE COSENTINO, MARGHERITA ELENA POMERO e GIORGIO VESPIGNANI TOMO SECONDO FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO SPOLETO 2019

CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO SPOLETO-NOTIZIE SUI LIBRI RICEVUTI-2016

Ripercorrere le vicende storiche del popolo visigoto, dalla leggendaria migrazione scandinava sino alla creazione di un regno nella penisola iberica, significa riflettere su una fase storica straordinariamente cruciale e tumultuosa, che segna l’inesorabile fine del “mondo antico” e l’inizio del medioevo europeo. Dopo la caduta del regno di Tolosa, a opera dei Franchi di Clodoveo, i Visigoti, stanziati definitivamente nell’Hispania, daranno vita a uno stato espressione dell’incontro-scontro tra l’eredità romana e la tradizione germanica, rappresentando nel contempo uno degli ultimi “baluardi” nella conservazione e trasmissione della cultura greco-romana, sia attraverso vescovi cattolici imbevuti di cultura classica sia mediante l’insegnamento impartito nelle scuole presbiteriali ed episcopali a ecclesiastici e laici. Tra sanguinarie congiure di palazzo, intrighi nobiliari per l’eredità al trono, lotte continue contro Vasconi, Asturi, Cantabri, Svevi, Franchi e Bizantini per conservare l’unità e l’indipendenza del regno, i Visigoti produssero un’originale e raffinata cultura artistica ben testimoniata da chiese, sculture ed eccellenti opere d’arte suntuaria. Dopo la conversione al cattolicesimo di Recaredo e il rafforzamento dell’unità statuale, la guerra civile e l’espansionismo della dinastia Omayyade porranno fine, dopo quasi tre secoli di vita, a questa esperienza».

SETTIMANE DI STUDIO DELLA FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO LE CORTI NELL'ALTO MEDIOEVO

This contribution deals with the legal toolsand proceedings implemented by the Lombard Kings in order to bring under the control of the public power (the Palatium of Pavia and urban or rural curtes regiae) the customs of their subjects. The Rothari's Edictum, published seventy years after the Lombard's Kingdom sttlement in Italy, crearly distinguished the legal issues on whether they had to be ruled and judged by the government and its judges, or left to the not written customs of the parties or to their deals and agreements. The first ones were qualified as causae regales and the convicted incurred corporal punishments or fines to be devolved to the fiscum regis. From Liutprand onwards, the Kingdom' law became more developed, althoigh the State rules were firmly limited when issues were regarded as being of individual or groups interest. The genesis and legal activity and structure of the Lombard public institutions in early medieval ages enables us to reach a better undrstandin of the power struggles between German Emporors and Italian cities in high medievam ages through the interpretation of the XIth century j judges (Expositio ad librum papiensem)

ISTITUTO STORICO ITALIANO PER IL MEDIO EVO MEDIOEVO

Fonti docuMentarie e scrittura storioGraFica nella seconda Metà dell'ottocento* Fu Pasquale Villari che nel 1868 -precorrendo una riflessione che, nel dibattito culturale dell'italia appena unificata, doveva ancora cominciare -propose all'opinione pubblica italiana (in realtà a un pubblico molto ristretto di eruditi e di uomini pubblici) i termini dell'inevitabile e ineliminabile, sempre aperta, tensione tra i due poli della erudizione e della narrazione, tra il lavoro sulle fonti e la scrittura storiografica. lo fece con un testo sul quale diversi studiosi (da ultimo Mauro Moretti, ma in precedenza già Garin e cacciatore) hanno da anni richiamato l'attenzione: si tratta dell'«importantissima prolusione» sull'insegnamento della storia, letta all'inaugurazione dell'anno accademico dell'istituto superiore di Firenze 1 . il testo fu pubblicato dai treves, gli «editori della Biblioteca utile», come dice il frontespizio, nella collana «la scienza del popolo -raccolta di letture scientifiche popolari fatte in italia», e la sede editoriale non è certo casuale, perché lascia intendere un nesso con quegli obiettivi di pedagogia civile che avrebbero ispirato con continuità l'attività del filosofo e storico di origine napoletana; così come non cessò la sua riflessione sul metodo storico. Basterà citare al riguardo il celebre intervento La storia è una scienza?, del 1891, che viene spesso considerato uno dei primi contributi italiani al Methodenstreit 2 .

CONFERENZA PER VIII CICLO STUDI MEDIEVALI-FIRENZE

La Virgo Lactans, iconografia pagana o cristiana? Alcuni esempi dal centro-sud d'Italia, 2022

Videoconferenza, tenuta il giorno 23/05/2022 a Firenze, incentrata su una delle iconografie più affascinanti di tutti i tempi, "la Vergine che allatta" , con collegamenti di carattere storico, artistico e archeologico, a partire dalle più antiche civiltà di cultura pagana fino ad arrivare alle persistenze nella cultura cristiana e occidentale. Esempi dal mondo della pittura, architettura e scultura confermano una modernità e una vicinanza da parte di molte popolazioni ad un culto intriso di origini lontane.

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI STUDI SU Saggi di

La presente relazione ha per oggetto il dibattito sulle questioni eucaristiche in ambito cartesiano, dibattito che ha visto fra i principali protagonisti René Descartes, Antoine Arnauld, Denis Mesland e Claude Clerselier.

DELL'ISTITUTO STORICO ITALIANO PER IL MEDIO EVO

A cura di ISA LORI SANFILIPPO -ANNA MARIA OLIVA -FULVIO DELLE DONNE Redattore capo: SALVATORE SANSONE Redazione: ANTONELLA DEJURE I saggi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti alla lettura di due esperti anonimi. «Come in uno specchio»? Di nuovo su Ponzio di Cluny (1109-1122/26) 1. Nel 1124/25 Bernardo di Clairvaux scrisse il secondo pezzo della sua campagna contro Cluny: Missus est magnus quidam prior ab ipso principe priorum [...] Male credulus puer circumventus seducitur, seductorem sequitur, Cluniacum ducitur; tondetur, traditur, lavatur; exuitur rusticanis, vetustis, sordidis; induitur preciosis, novis ac nitidis, et ita in conventum suscipitur. Sed cum quali putas honore, cum quo triumpho, cum quanta reverentia? Defertur ei super omnes coetaneos suos et, tamquam victor rediens a pugna, sic laudator peccator in desideriis animae suae. Sustollitur in altum, statu non mediocri collocatur, ita ut multis senioribus praelatus sit adolescens; favet, blanditur, congratulatur ei universa fraternitas, exultant omnes tamquam victores, capta praeda, quando dividunt spolia [...] Mittitur interea pro eo Romam. Apostolica compellatur auctoritas et, ut Papa non neget assensum, suggeritur ei infantem olim a parentibus oblatum fuisse monasterio [...] Fit professio super professionem, vovetur quod non solvetur, proponitur quod non tenebitur et, cum primum pactum irritum factum sit, in secundo geminatur praevaricatio, et fit supra modum peccans peccatum 1 .