Bilanciamento tra libertà d’espressione su internet e tutela del diritto d’autore nella giurisprudenza recente della Corte europea dei diritti umani (original) (raw)
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Estratto STUDI TUTELA DELL'ONORE E LIBERTÀ DI ESPRESSIONE. ALLA RICERCA DI UN « GIUSTO EQUILIBRIO » NEL DIALOGO TRA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO E GIURISPRUDENZA NAZIONALE (*). SOMMARIO: 1. Considerazioni introduttive. -2. Il diritto all'onore quale autonoma manifestazione della personalità. Individuazione dei suoi fondamenti normativi negli artt. 2 e 3, comma 2, Cost.; 10, comma 2, CEDU. La tutela dell'onore quale elemento del diritto al rispetto della vita privata garantito dall'art. 8 CEDU. -3. Superamento delle teorie soggettive dell'onore come fatto psicologico. Individuazione del nucleo assiologico della tutela dell'onore nell'integrità morale della persona umana. -4. Conflitti tra onore e libertà di espressione nella giurisprudenza della CEDU. Ampiezza della nozione di libertà di espressione accolta dalla Corte di Strasburgo. Elaborazione dei principi che, nell'interpretazione dell'art. 10 CEDU, giustificano l'introduzione di limitazioni alla libertà di espressione: « riserva di legge »; « proporzionalità »; « motivazione pertinente e sufficiente »; esistenza di un « imperativo bisogno sociale ». Valutazione sostanziale dei contenuti trasmessi e graduazione della protezione offerta alle diverse manifestazioni del pensiero. Il criterio dell'attitudine ad apportare un concreto contributo a « un dibattito di interesse generale in una società democratica ». -5. Segue. Controllo contenutistico sulle manifestazioni della libertà di espressione nella giurisprudenza francese e italiana. Dal criterio transalpino della « necessità di informazione su un avvenimento di attualità » all'elaborazione nostrana del c.d. "diritto all'oblio". -6. Illiceità dell'attività informativa lesiva della dignità umana, nonostante la verità oggettiva della notizia. Centralità del controllo di correttezza e suoi parametri di riferimento.
Su alcuni possibili abusi della libertà d’espressione nel web
Diritto costituzionale e nuove tecnologie, a cura di G. Ferri, 2022
Sommario: 1. Premessa. – 2. Rete, disintermediazione, informazione. – 3. Diritto d’autore e libera manifestazione del pensiero nel mondo reale. – 4. (Segue) Nel mondo dei bit. – 5. Alcune conseguenze
2016
La libertà d'espressione è uno dei diritti fondamentali più antichi. Negli ultimi decenni, grazie alla cosiddetta "rivoluzione digitale", abbiamo assistito ad uno stravolgimento del sistema di tali libertà, assistendo alla creazione di nuovi diritti, da un lato, ed alla reinterpretazione di diritti classici dall'altro. Questo lavoro vuole indagare come si siano poste le due Corti europee nei confronti di tale situazione, concentrandosi, in particolare, sulla tutela accordata alla libertà di espressione online e sui profili di dialogo delle due istituzioni continentali
Limiti alla tutela della proprietà intellettuale su Internet nell’UE
Non tutti i mali vengono per nuocere, si dice. E certamente nessuno può mettere in dubbio che i gravi problemi economici in atto e la prima seria crisi dell'euro siano "mali" e pure rilevanti. Il risvolto positivo è però dato dalla circostanza che, ÀQDOPHQWH QHL PH]]L GL FRPXQLFD]LRQH GL PDVVD VL parla quotidianamente di Europa e che ogni cittadino sta pian piano rendendosi consapevole di essere collocato, piaccia o non piaccia, in una realtà ben più ampia di quella espressa dall'orticello nazionale. Certo, questo non vuol dire che solo perché di Europa si discute questa sia diventata popolare. Al contrario, il livello di gradimento del processo d'integrazione è attualmente abbastanza basso; in particolare in Italia, in maniera solo apparentemente paradossale, la scarsa conoscenza del fenomeno si traduceva, in precedenza, in un alto consenso. In realtà il discorso è inevitabilmente più complesso. In primo luogo è di tutta evidenza che, più o meno inconsciamente, diventa facile (e semplicistico) addebitare all'euro molte responsabilità al momento in cui si collegano le forti implicazioni internazionali della crisi con il relativo ruolo centrale della moneta unica. E siccome questa rappresenta, per ora, il maggiore "marcatore d'identità" dell'Europa e della sua "trasparenza", il successivo passaggio dell'imputazione all'Unione di tali responsabilità è abbastanza rapido. Non bisogna fra l'altro tralasciare che alcuni governi italiani hanno spesso fatto uso del classico sport dello scaricabarile addebitando nostre endemiche lacune e carenze ad improbabili colpe o doveri derivanti dall'Europa e dimenticando, GHOLEHUDWDPHQWH FKH OH ULVRUVH ÀQDQ]LDULH GL FXL dispone l'Unione non raggiungono l'1% (ribadisco "uno") del prodotto interno lordo degli Stati membri! Ciò detto, la moneta unica ha invece prodotto concreti YDQWDJJL TXDOL OD ULGX]LRQH GHOO·LQÁD]LRQH TXHOOD reale e non quella percepita) e del costo del credito, O·HOLPLQD]LRQH GHL FRVWL GL FDPELR OD YDQLÀFD]LRQH della comoda ma miope scorciatoia di usare la svalutazione (invece che la qualità produttiva) per favorire le proprie esportazioni, il freno posto all'ulteriore indebitamento dello Stato, per limitarci agli aspetti principali. E non va dimenticato, inoltre, il clamoroso autogol iniziale, nella fase di nascita della moneta unica, derivante dalla troppo rapida ed improvvida rinuncia al mantenimento del doppio prezzo (in lire ed euro) su prodotti posti in vendita.
On April 12, 2010, Italian Judge Oscar Magi sentenced three Google executives for failing to comply with the Italian privacy code. The case stemmed from a 2006 video showing a boy with down syndrome being taunted at a Turin school. In examining the case, the paper will focus on the liability of intermediary service providers, governed in Italy by e-commerce directive 2000/31, as well as on the relationship between human rights and new technologies.
Ciberspazio e Diritto, Mucchi Editore, 2011
"Il rapporto tra il diritto d’autore e Internet, sin dalla sua origine, è sempre stato piuttosto controverso, in quanto connotato da istanze necessariamente opposte: da una parte, l’esigenza tutela delle creazioni dei relativi autori, dall’altra, la libertà di manifestazione del pensiero e, soprattutto, di libera circolazione dello stesso. Più di recente, in Italia e non solo, si è sviluppata un’aspra contrapposizione tra le società rappresentative degli editori di giornali e i soggetti esercenti, in rete, le attività di aggregazione di notizie, colpevoli, a detta delle prime, di infrangere i diritti di utilizzazione economica degli articoli dei giornali pubblicati online. Il presente articolo prende in esame la vicenda che ha coinvolto, dinanzi all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la Federazione Italiana Editori Giornali e Google Inc., con riferimento specifico al servizio Google News, e, successivamente, passa in rassegna la giurisprudenza che, in ambito europeo, ha già affrontato analoghe fattispecie. Ciò, al fine di addivenire ad una soluzione che possa conciliare, nel nostro ordinamento nazionale, tale fenomeno con la disciplina del diritto d’autore, sia nell’attuale contesto normativo, sia – ancor meglio – in una prospettiva de lege ferenda, volta all’introduzione di una regolamentazione più attenta alle aspirazioni libertarie proprie del web (2.0)."