A.La Fragola_XML ed EAD: un’esperienza di trasposizione informatica della Guida all’Archivio dell’IRI Serie Nera (original) (raw)

Recensione: Caterino, A. F., et al. (cur.). 2019. GLODIUM. Glossario di Informatica Umanistica. Ururi: Al segno di Fileta

Umanistica digitale, 2020

The following is a review of "Glossario di Informatica Umanistica", a small Digital Humanities (DH) dictionary, conceived by Antonello Fabio Caterino and edited by him and other scholars. The work, which opens with two introductory essays, is a collection of forty-five entries dedicated to Italian DH terms and their definitions. The purpose of GLODIUM, which is primarily aimed at students and scholars with little or no DH knowledge, is to provide some basic information about each entry, such as meaning, origin, history, technology and applications.

Flusso XML e InDesign per la realizzazione di edizioni digitali nelle Humanities

DILEF, 2021

In questo articolo vengono presentate, in tutti i dettagli operativi e concettuali, la progettazione e la realizzazione di un flusso editoriale completo, per la realizzazione di un’edizione digitale a stampa dell’inventario dei manoscritti di Palazzeschi. Gli autori, insieme ad alcuni collaboratori specialisti di varia provenienza (archivisti, informatici, grafici editoriali), hanno elaborato un flusso editoriale in grado di realizzare un’edizione a stampa in formato PDF di qualità dell’inventario del fondo manoscritti, partendo dall’estrazione dei dati archivistici dalla piattaforma di schedatura che rispetta gli standard internazionali. Tale lavoro si è svolto seguendo le linee guida ANAI e le scelte editoriali del Centro Studi “Aldo Palazzeschi”. Il flusso è stato progettato anche per favorire le attività preliminari di revisione e adattamento dei dati, nell’ottica di ottimizzarne le procedure e i tempi. Il flusso descritto è stato adottato per realizzare il primo volume della nuova collana ad accesso aperto del Centro Studi “Aldo Palazzeschi”; altre edizioni sono in lavorazione per dare vita ad opere quali cataloghi di mostre, carteggi e guide archivistiche. Tutti questi volumi si basano sui dati contenuti nella piattaforma di Carte d’autore online, ma ognuno di essi viene realizzato con l’impiego di un template InDesign adattato al progetto specifico, a partire da quello descritto in questo articolo. The aim of this paper is to show the project and development of an entire editorial workflow, by focusing on all its practical and conceptual details. The workflow under analysis has been conceived to produce a to-be-printed digital edition of the inventory of the “Fond of manuscripts of Palazzeschi”. Both authors, in collaboration with archivists, developers and graphic designers, have been setting up an editorial workflow able to produce a quality PDF, starting from data stored in a cataloguing platform that complies with international standards. This work was carried out following both ANAI guidelines and Centro Studi Aldo Palazzeschi’s editorial rules. This flow is also meant to support some preliminary tasks, like data review and proofreding, in order to optimize their processes and time concerns. This workflow has been adopted to publish the first volume of the new Open Access series by Centro Studi “Aldo Palazzeschi”. Some other editions are still in progress so as to deliver exhibition catalogues, epistolary exchanges and archival guides. All these volumes take their data from "Carte d’autore online" database and each of them requires a settled template, set up on the basis of the specific one in the present article.

La codifica delle fonti giuridiche romane in TEI /XML e dei dati bibliografici in DC / XML e il progetto BIA-Net

2012

The article deals with the activities, within the BIA-net project, of the unit CNR, to whom the a. belongs. It aims to make accessible online the scientific Romanist heritage already digitized in the BIA but currently available only on CD-ROM, creating a digital library for historical and legal communities offering a variety of different services. To make BIA-net an application that meets minimum requirements for interoperability, standard characters (the Unicode encoding system), data (declarative metalanguage XML) and related management programs (an open source, portable and web interface) have been adopted. To achieve this, the conversion was carried out on both the textual and bibliographic archive of BIA respectively in TEI / XML and in DC / XML, as also on the creation of a web interface prototype for data access.

Un'esperienza di catalogazione di risorse elettroniche: la Biblioteca italiana telematica

La Biblioteca italiana telematica è nata nel 1997 come progetto di ricerca interuniversitario d'interesse nazionale, finalizzato a rendere disponibili i testi della cultura italiana in formato digitale attraverso il lavoro di una ventina di gruppi di ricerca, in diversi settori disciplinari, di quindici università consorziate nel CiBit (Centro interuniversitario Biblioteca italiana telematica), con sede a Pisa. La BIT è una biblioteca digitale di testi della cultura italiana dal Medioevo al Novecento, prevalentemente ma non esclusivamente letterari, "di origine controllata", ossia digitalizzati, codificati e riveduti da équipes specializzate e seguendo precisi criteri filologici, organizzati all'interno di un'architettura biblioteconomica coerente con gli standard bibliografici e catalografici accettati a livello nazionale e internazionale. L'analisi e la sperimentazione degli aspetti biblioteconomici e, più in particolare della struttura catalografica dell...

A cura di Antonello Fabio Caterino, Marcello Bolpagni, Marco Petolicchio, Vincenzo Vozza, GLODIUM, Glossario di Informatica Umanistica, Ururi, Al Segno di Fileta, 2019

Al Segno di Fileta , 2019

Glossario di Informatica Umanistica volto a un uso pratico e didattico. Suo intento è di esplorare la neo-terra dell'Informatica - da una prospettiva prevalentemente umanistica - e di capirne il potenziale per gli studi letterari, chiarendo la semantica di termini tecnici del settore informatico e filologico, nonché l'associazione di discipline - erroneamente - considerate estranee.

EOS: un programma di gestione dati di scavo per un sito ed un’utenza “difficili”, in “Progetto Durrës”, Atti del secondo incontro scientifico sui Beni Culturali d’Albania (Parma-Udine), Collana: Antichità Altoadriatiche LVIII, a cura di M. Buora e S. Santoro, Trieste 2004, pp. 185-207.

La difficoltà e la complessità sono sempre state due costanti che hanno caratterizzato il sito di Castelraimondo, Comune di Forgaria nel Friuli (UD). Fin dalle sue prime campagne di scavo, proprio per questo, a partire dalla metà degli anni Ottanta del XX secolo, nell'ambito di una continuaricerca metodologica e applicativa di nuove procedure informatizzate di gestione dati, si sono sperimentati sistemi computerizzati aIl' avanguardia nel panorama archeologico. Tra questi certamente da segnalare è ALADINO, sistema computerizzato per 10 studio el' analisi dei dati archeologici, la cui applicazione ha reso possibile l'integrazione di una vastissima quantità d'informazioni, che in un secondo momento, hanno costituito la base di due ponderose pubblicazioni riguardanti Castelraimondo sotto diversi profili, dal topografico ed architettonico-insediamentale - Castelraimondo qualificandosi quale centro minore, d' altura, fortificato e a lunghissima continuità di vita -, dei materiali (ceramica, metalli, vetri, monete, ossa), fino ad arrivare aIle indagini archeometriche