Micrologus Library 83 Materia. Nouvelles perspectives de recherche dans la pensée et la culture médiévales (XIIe-XVIe siècles). Textes réunis par Tiziana Suarez-Nani et Agostino Paravicini Bagliani. Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo 2017, p. XXIV-396. (original) (raw)

La Filosofia Medievale tra Antichità ed Età Moderna. Saggi in memoria di Francesco Del Punta. A cura di Amos Bertolacci e Agostino Paravicini Bagliani, con la collaborazione di Mario Bertagna, SISMEL Edizioni Del Galluzzo (“Medii Aevi”), Firenze 2017

Il volume pubblica le relazioni presentate nella giornata in commemorazione di Francesco Del Punta (1941-2013), organizzata a Firenze dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino e dalla Scuola Normale Superiore nel novembre 2014, assieme ai saggi che altri studiosi hanno voluto tributare alla memoria del loro maestro, collega ed amico. L'insieme dei contributi rispecchia la molteplicità degli interessi culturali di Francesco Del Punta, incentrati sulla filosofia del Medio Evo, ma aperti a comprendere anche l'antichità greca e l'età moderna. I saggi interpretano compiutamente i due versanti del compito dello storico della filosofia medievale, così come inteso da Del Punta: la filologia e la critica testuale, da una parte, tese a stabilire testi di sicura affidabilità; il commento e l'analisi dottrinale, dall'altra, finalizzati a sondare la profondità di pensiero che le opere contengono. Nella prospettiva interculturale e multilinguistica cara a Del Punta, e da lui promossa con tutte le sue energie di studioso, docente, e diffusore di sapere, i testi analizzati spaziano dal greco, all'arabo e al latino come lingue di comunicazione filosofica e veicoli di scambio di conoscenza in epoca medievale.

Review of: Le pietre delle città medievali. Materiali, uomini, tecniche (area mediterranea, secc. XIII-XV) / Les pierres des villes médiévales. Matériaux, hommes, techniques (aire méditerranéenne, XIIIe-XVe siècles), a cura di E. Basso, Ph, Bernardi, G. Pinto, Cherasco, CISIM, 2020

In: Ricerche storiche, LII, n. 3, 2022

Recensione degli atti del convegno tenuto a Torino e Cherasco il 20-22 ottobre 2017.

"Notizie dagli scavi: altre prospettive per l’archeologia dei media" in G. Fidotta, A. Mariani (a cura di), "Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia", Meltemi, Milano 2018, pp. 27 - 41.

L’archeologia dei media, come è stato affermato da Vivian Sobchack, si presenta come una “disciplina indisciplinata”, frutto di molteplici traiettorie epistemologiche accumunate dalla medesima tensione di base, ossia dalla necessità di rivolgere alla storia dei media uno sguardo più attento alla materialità delle evidenze storiche – insomma, uno sguardo capace di riconfigurare i rapporti tra la teoria e la pratica. Tale oscillazione è di assoluta rilevanza per le diverse “ipotesi cartografiche” elaborate, con ottimi risultati, oltre che da Wanda Strauven, anche da Erkki Huhtamo e Jussi Parrika. L’indagine di una simile “tensione di base”, tuttavia, può rimandare anche a un altro fine, ossia alla descrizione di alcune configurazioni semantiche assunte dal termine “archeologia” da quando è diventato parte del dibattito scientifico sui media. Il primo paragrafo tenterà dunque di fare sinteticamente il punto sui modi in cui esso è stato utilizzato finora, mentre il secondo evidenzierà la possibilità di altri approcci “archeologici” allo studio dei media.