Pastorale Giovanile Salesiana: Presentazione della lettera di Egidio Viganò "Progetto educativo salesiano" (1978) (original) (raw)
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2021
La pedagogia salesiana sviluppa riflessioni che superano la ricostruzione storica dei contesti, delle esperienze e delle visioni originarie di don Bosco sull’educazione. La ricerca pubblicata in questo volume, proseguendo su tale traiettoria, studia primariamente le formulazioni pedagogiche delle generazioni salesiane successive e, a livello di metodo, tenta di superare la sterilità delle pure ricostruzioni documentaristiche. L’intenzione di connettere don Bosco con le sfide educative di oggi passa per il vissuto delle diverse epoche con i loro differenti modi di pensare. Queste mentalità rinforzano alcune nuove idee pedagogiche omettendone delle altre, preferiscono alcune modalità di azione, sviluppano delle riflessioni, alcune profetiche e coraggiose, altre piuttosto piegate alla mentalità corrente o a soluzioni di emergenza. L’alternarsi dei cambiamenti comporta così un complesso combinarsi di inevitabili dinamiche pendolari tra le visioni pedagogiche affrontate nei sei capitoli: I. Formulazioni pedagogiche della prima generazione salesiana II. Pedagogia pratica capace di adattarsi alla società moderna III. Fedeltà disciplinata a don Bosco educatore in tempi difficili IV. Prima, durante e dopo i cambiamenti del Vaticano II V. Progettazione e animazione come sintesi postconciliare VI. Nuova evangelizzazione ed educazione per il terzo millennio Qui il link: https://bit.ly/las-pedsal-dopo-db
Questo articolo esplora l'evoluzione della pedagogia salesiana dal periodo post-seconda guerra mondiale attraverso l'epoca del Secondo Concilio Vaticano (1952-1978). Sottolinea la crescita e la stabilità organizzativa della Congregazione Salesiana nel dopoguerra, enfatizzando il ruolo di figure come Don Ricaldone e Don Renato Ziggiotti nell'adattamento alle esigenze sociali ed educative contemporanee. L'impatto del Concilio Vaticano II, in particolare attraverso la "Gravissimum educationis", ha portato a un cambiamento paradigmatico verso un approccio più aperto e dialogico nell'educazione, integrando le scienze umane e rispondendo alle sfide della società moderna. Sviluppi chiave hanno incluso la trasformazione delle pratiche pedagogiche presso l'Istituto Superiore di Pedagogia, sotto la guida di figure come Pietro Braido, e l'adozione di un approccio critico verso il Sistema Preventivo di Don Bosco. Il periodo è stato caratterizzato da un equilibrio tra tradizione e innovazione, come visto in vari convegni e simposi che hanno riflettuto sulla missione educativa salesiana nel mondo in cambiamento. L'articolo conclude che questa era è stata una fase significativa di transizione e rinnovamento nel pensiero e nella pratica educativa salesiana.
L'articolo esplora la proposta educativa di don Bosco, evidenziando come i suoi sogni si integrino con la sua esperienza di vita e approccio educativo. Don Bosco utilizza un metodo narrativo ed educativo in cinque passaggi, che inizia con la situazione concreta dei giovani, interpretando poi questa realtà per stimolare un cambiamento. Il testo sottolinea il ruolo dei sogni nell'educazione, visti come strumenti che riflettono l'interazione con la comunità e la vita spirituale. Si analizza anche come don Bosco abbia usato i suoi sogni per influenzare positivamente la vita dei giovani, promuovendo trasformazione morale e scelta vocazionale, e collegando i sogni a un sistema educativo più ampio basato sulla prevenzione, l'affetto e la guida spirituale.
Salesianum, 2017
Don Bosco has always maintained that religion is an indispensable educational factor. Today some scholars of the preventive system prospect “religion” mainly as training of adolescents to comprehensive and ultimate meaning of life. However, in the experience of the Holy Educator, this was also a supporting methodological structure of his entire system and inspiring source of fruitful educational itinerary. From the beginnings of the Salesian Oratory, the religious practice has been an effective means of helping young people to assimilate the fundamental values and to perfect themselves. Above all, the sacramental spirituality has had an important role in the educational insight and spiritual accompaniment of young people educated by Don Bosco. The article concludes with some functional considerations for a greater enhancement of “religion” in present Salesian education.
Michal Vojtáš, Progettare e discernere: Progettazione educativo-pastorale salesiana tra storia, teorie e proposte innovative, LAS, Roma, 2015
Il volume è un contributo circa l'analisi, critica e innovazione della progettazione educativo-pastorale salesiana. Dopo un primo periodo di entusiasmo sull’efficacia della progettazione si sono resi evidenti diverse problematiche. Tra essi si può notare l’arduo passaggio "dalla carta alla vita", la moltiplicazione esagerata dei progetti interconnessi, la formalizzazione dell’educazione, la percezione prevalentemente tecnica della progettazione, l'assenza di principi spirituali e pastorali o i tempi di attuazione troppo brevi. Vari indizi mostrano che le difficoltà nei riguardi della progettazione derivano dal modello antropologico e dal metodo della progettazione per obiettivi del periodo postconciliare. Valorizzando modelli progettuali più integrali e più consoni con l’educazione salesiana, il presente studio affronta la questione in tre momenti che costituiscono le tre parti del volume: 1. Descrivere l’evoluzione della progettazione educativo-pastorale salesiana dal Concilio Vaticano II ad oggi. 2. Analizzare le fonti teoriche d’ispirazione metodologica e studiare gli ultimi sviluppi nell’ambito delle scienze organizzativo-pedagogiche. 3. Proporre un quadro teorico e una metodologia più integrale del discernimento e della progettazione educativo-pastorale.