Anarchici e sinistra contro il nazismo- la resistenza tedesca dimenticata (original) (raw)
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Tedeschi contro Hitler? La società tedesca tra nazionalsocialismo e Widerstand
A oltre vent'anni dalla pubblicazione dei due principali lavori sulla Resistenza tedesca disponibili in lingua italiana, quello di Claudio Natoli (1989) e quello di Peter Hoffmann (1994), il presente volume si propone di met-tere a confronto tra loro diverse generazioni di studiosi italiani e tedeschi. E, per questa via, aspira a compiere un ulteriore passo avanti nella direzione di un'interpretazione che nella Resistenza tedesca veda non solo un capitolo cruciale della storia europea del Novecento, ma anche un tema di straordina-ria rilevanza ai fini di una più accurata analisi dei processi di nazificazione della società tedesca tra 1933 e 1945. Sullo sfondo delle più recenti acquisizioni storiografiche, gli autori dei diversi contributi si misurano così con la complessa galassia delle 'Resistenze tedesche', prendendo in esame sia le modali-tà attive di opposizione politica (Widerstand), sia le modalità passive di opposizione civile al regime nazionalsocialista (Opposition).
Manuela Pacillo, 2021
A oltre vent'anni dalla pubblicazione dei due principali lavori sulla Resistenza tedesca disponibili in lingua italiana, quello di Claudio Natoli (1989) e quello di Peter Hoffmann (1994), il presente volume si propone di met-tere a confronto tra loro diverse generazioni di studiosi italiani e tedeschi. E, per questa via, aspira a compiere un ulteriore passo avanti nella direzione di un'interpretazione che nella Resistenza tedesca veda non solo un capitolo cruciale della storia europea del Novecento, ma anche un tema di straordina-ria rilevanza ai fini di una più accurata analisi dei processi di nazificazione della società tedesca tra 1933 e 1945. Sullo sfondo delle più recenti acquisizioni storiografiche, gli autori dei diversi contributi si misurano così con la complessa galassia delle 'Resistenze tedesche', prendendo in esame sia le modali-tà attive di opposizione politica (Widerstand), sia le modalità passive di opposizione civile al regime nazionalsocialista (Opposition). federico trocini, già borsista dell'Istituto italo-germanico di Trento (Fondazione Bruno Kessler) e assegnista di ricerca del Diparti-mento di Culture, politica e società dell'Uni-versità di Torino, collabora attualmente con l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini. Si occupa perlopiù di storia del pensiero politico e di storia tedesca e italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Tra le sue principali pubblicazioni: Tra internazionalismo e nazio-nalismo. Robert Michels e i dilemmi del socia-lismo di fronte alla guerra e all'imperialismo [Roma 2007]; L'invenzione della Realpolitik e la scoperta della legge del potere. A. L. von Rochau tra radicalismo e nazional-liberalismo (Bologna 2009) e Robert Michels e la Prima Guerra Mondiale. Lettere e docu-menti (1913-1921) (Firenze 2018). Tedeschi contro Hitler? FEDERICO TROCINI A CURA DI Tedeschi contro Hitler? La società tedesca tra nazionalsocialismo e Widerstand a cura di FEDERICO TROCINI
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia
2016
note a margine di un convegno napoletano; Rafaella Pilo, Quadri d'insieme. La storiografia italiana negli ultimi vent'anni. Un convegno a Cagliari; Maria Lorenzoni Stefani, Una giornata di studi sull'Inchiesta parlamentare sulla miseria del 1951; Toni Rovatti, L'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945; Giovanni Scarpato, Nazione e nazionalismi. Teorie, interpretazioni, sfide attuali Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
Le “Schiere nere” contro il nazismo - "A" Rivista, (2013), n. 382
“A” rivista anarchica, n. 382, 2013
Uniforme nera, cappello da carpentiere, si diffondono in Germania nel corso del 1930, come gruppi di autodifesa delle manifestazioni anarco-sindacaliste e libertarie in genere. Sono le Schwarze Scharen, qualcosa di simile ai nostri "arditi del popolo".
Machina, 2020
L’operaismo politico italiano e la Scuola di Francoforte sono, indubbiamente, due grandi movimenti teorico-politici del Novecento. Hanno alcuni tratti comuni dal punto di vista dei riferimenti genealogici, innanzitutto la rottura con l’ortodossia e il dogmatismo marxisti; hanno, soprattutto, profonde divergenze nello sviluppo politico. Alla ricerca dell’emergenza delle nuove soggettività della lotta di classe, l’operaismo; la constatazione di un’integrazione ormai avvenuta, di una società divenuta gabbia totalitaria, la prima generazione francofortese. In questo articolo Patrick Cuninghame analizza il rapporto di comunanze e contrasti tra i due movimenti di pensiero in particolare attraverso le analisi di Toni Negri, dalla teoria dello Stato-piano fino al concetto di impero. Tenendo ben presente, ci dice l’autore, che mentre l’operaismo è stato un pensiero incarnato in una costellazione di esperienze rivoluzionarie militanti, la Teoria critica è rimasta ai margini dell’attività politica diretta, finendo spesso per limitarsi a osservare le macerie della storia. Patrick Cuninghame è professore di sociologia alla Universidad Autónoma Metropolitana di Città del Messico. Tra i suoi saggi sul tema qui trattato si segnalano Autonomism as a Global Social Movement (2010), El «Otoño caliente»: Consejos de fábrica y asambleas obreras autónomas italianas de la década de 1970 (2017) e The Self-Organization of the Mexican Multitude Against Neoliberal State Terror: The Cnte Dissident Teachers’ Movement Against the 2013 Education Reform (2020).
Antifascismo e resistenza a Remanzacco
2019
Remanzacco, paese dell’alta pianura friulana ad est di Udine ha vissuto una sua relativa opposizione al regime fascista prima e una fase resistenziale poi. Il regime fascista a partire dal 1926 ha classificato per le loro idee 19 persone (una sola donna) come locali antifascisti . Sono 102 le vittime della Seconda Guerra Mondiale tra cui 52 militari in servizio di cui 10 in Grecia e Balcani; 20 nella campagna di Russia.