"Il " Méthode pour la guitare" di Fernando Sor (original) (raw)

L'ambiente condiziona l'uomo in misura dire3amente proporzionale al grado di evoluzione tecnico culturale in ogni specifica società. Man mano che si sale a ritroso nella storia umana questo condizionamento appare generalmente sempre maggiore. Ma il rapporto fra uomo e ambiente non sempre si esprime necessariamente in un confli3o. Sovente la comunità elabora metodi di ada3amento che anche poi, quando questa abbia raggiunto un alto potenziale tecnico, non sempre ha necessità di alterare in maniera sostanziale, ameno finché non sopravvengono urbanizzazione e industrializzazione. L'industrializzazione sviluppa modelli tecnologici che vengono applicati su scala globale e non tengono conto in maniera sensibile differenze locali di alcun genere. La Toscana ha cara3eristiche geomorfologiche del tu3o particolari nell'ambito della penisola, esse sono in gran parte responsabili per i singolari aspe3i della sua storia, della sua cultura, della sua topografia. E' dunque tramite lo studio della geografia, seguito da quello dell'etnologia, che lo studio, che lo studio archeologico e storico crea le sue solide basi ed acquisisce la possibilità di ge3are luce sui periodi pi oscuri della storia e sul buio spesso totale della preistoria. A quindici anni della prima formulazione dell'ipotesi che una via di comunicazione (s i badi bene non una strada vera e propria) percorresse il crinale anti-appenninico e transitasse per il Passo della Futa, collegando sin dalla protostoria, il Lazio alla Pianura Padana, ho ritenuto opportuno pubblicare un resoconto sull'esplorazione del presunto percorso descrivendolo nelle sua cara3eristiche più importanti e di fornire alcune indicazioni di cara3ere metodologico sulla tecnica di ricerca e raccolta di dati nonché sulla sua conservazione nel tempo. L'identificazione e la scoperta di questo tracciato, che potrebbe rivelarsi importantissimo per lo studio delle origini culturali dell'Italia tirrenica. È stata possibile grazie ad anni di perlustrazioni e di studi culminanti in un programma di esplorazione totale sul terreno iniziato nel 1978 e giunto ora ad una fase conclusiva. Diversi anni di ricerche e perlustrazioni minuziose, interviste con la Popolazione rurale, hanno consentito di ritrovare una sia pur tenue e discontinua, tradizione storica ed orale e di raccogliere numerosi elementi archeologici, toponomastici e morfologici o topografici che collocano questa ipotesi fra le più a3endibili nella tematica della viabilità antica. Occorre dire anzitu3o che un percorso collinare, in gran parte abbandonato, ma tu3'ora percorribile, dalle cara3eristiche morfologiche e topografiche coerenti con le esigenze di una economia pastorale, un sentiero di crinale ce non ha alcuna necessità di manutenzione, ha buone probabilità di essere molto. Antico. Un simile percorso deve trovare le proprie origini in un tempo in cui la comunità umana di quel territorio sviluppò un certo tipo di economia, quella economia pastorale di seminomadismo, che in varie forme è sopravvissuta fino all'epoca a3uale, consentendo al percorso stesso di sopravvivere. Una strada non può essere studiata prescindendo dal tipo di economa che è nata per servire, sono quindi considerazioni di cara3ere economico le prime che dobbiamo fare nell'accingerci a studiare l'origine e la natura di questo percorso; queste considerazioni, a loro volta, ci perme3eranno di stabilire dei principi di cara3ere topografico e morfologico dalle quali scaturiranno una serie di possibilità che finiranno per dare la base di partenza