Luca Corchia, La scuola di Francoforte e il giovane Habermas (The Frankfurt School and the young Habermas), dicembre 2011 (original) (raw)
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Quaderni di Teoria Sociale, 2020
Jürgen Habermas [1984], Drei Thesen zur Wirkungsgeschichte der Frankfurter Schule, lettura al Symposiums della Alexander von Humboldt-Stiftung, Ludwigsburg, 10-15.12.1984. Il testo è stato pubblicato nel volume a cura di Axel Honneth, Albrecht Wellmer, Die Frankfurter Schule und die Folgen, Berlin, Walter de Gruyter, 1986, pp. 8-12.
Chi fotocopia un libro lo uccide lentamente. Priva l'autore e l'editore di un legittimo guadagno, che può essere recuperato solo aumentando il presso di vendita. Il libro, in quanto patrimonio di una memoria storica e di una culutra sempre viva, non può e non deve morire. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effetuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941, n. 633. «ogni teoria della società deve avere l'ambizione di spiegare come funziona una società e attraverso cosa si riproduce» JURGEN HABERMAS, Intervista con Hans Peter Krüger Capitolo secondo IL NOVECENTO di Luca Corchia
Jürgen Habermas ha dedicato più di trent’anni dei suoi studi alle scienze sociali al fine di definire, attraverso la ricostruzione delle tradizioni di pensiero in esse presenti, un quadro teorico di riferimento che orienti i programmi della ricerca storico-sociale. Al pari dei grandi classici del pensiero sociologico, egli ha cercato di affrontare i “problemi della società nel suo insieme” esplicitando gli assunti, i metodi e gli obiettivi della teoria sociale come presupposto indispensabile per un’indagine che ampli i confini disciplinari della sociologia, da un lato, alla riflessione filosofica, dall’altro alla ricerca storiografica. Nel lungo itinerario della sua formazione scientifica questo programma rappresenta il filo conduttore nell’analisi dei “sistemi culturali”, dei “sistemi sociali”, dei “sistemi della personalità” e, soprattutto, nella “teoria dell’evoluzione sociale”, dalla ricostruzione delle condizioni necessarie alla genesi antropologica delle forme socio-culturali di vita – l’“ominizzazione” – sino all’esame della logica e della dinamica di sviluppo delle “formazioni sociali” che egli suddivide in primitive, tradizionali, moderne e contemporanee. Nella Postfazione all’edizione italiana di Profili politico-filosofici (2000), una raccolta che contiene scritti di quarantacinque anni di studi (1953-1998), Leonardo Ceppa sottolinea i due aspetti essenziali dell’opera di Habermas: “la coerenza teorica” e il “carattere assimilatorio”. Habermas non è un pensatore “rivoluzionario” ma un “riformista” che, ricorrendo a un’immagine ingegneristica, all’isolamento del “pensiero che scava fossati” preferisce “costruire ponti” tra i campi del sapere. Questa ricerca si segnala per il tentativo di recepire criticamente le acquisizioni specialistiche delle scienze sociali e della filosofia finalizzando questa tensione apprenditiva alla costruzione di un quadro generale. Nato dai nostri colloqui seminariali, di cui mantiene la forma dialogica dei “turni di parola”, il presente volume focalizza lo sguardo sulle società contemporanee – ripercorrendone la struttura, le sfide presenti e gli scenari futuri – e sulla funzione sociale della sociologia. Ne scaturisce un’indagine di fenomeni fondamentali per comprendere le trasformazioni della modernità: la modernizzazione, il capitalismo organizzato, lo stato sociale, la democrazia politica, la diversità culturale, l’opinione pubblica nell’epoca dei media, la globalizzazione, la crisi ecologica, le disuguaglianze mondiali, i conflitti nazionalistici, il terrorismo islamico, la secolarizzazione, l’ingegneria genetica, l’integrazione europea e la politica mondiale. Nel riordinare i temi sociologici da lui proposti abbiamo cercato di sistemare l’analisi delle società contemporanee a un livello che non si accomodi sul piano dei commenti troppo facili che gli intellettuali, i politici e la gente comune amano fare sull’attualità e che, mantenendo una visione d’insieme sull’opera, chiarisca il testo e i suoi punti ciechi. Il volume si propone come uno strumento di lavoro che accompagni a una lettura critica. Sullo sfondo rimane la domanda se Habermas riesca davvero a conseguire, nei suoi itinerari attraverso la “storia delle idee”, la coerenza logica e la profondità d’indagine necessarie a “sistematizzare” le ricerche delle scienze sociali. Alcune perplessità avvalorate dal confronto con i testi e con la letteratura critica ci hanno suggerito di riservare ai problemi metodologici uno studio specifico che chiarisca il concetto di “scienza ricostruttiva” e ne illustri le applicazioni nell’ambito delle teorie della riproduzione culturale, della socializzazione e dell’evoluzione delle formazioni sociali – uno studio le cui linee sono solo anticipate nell’Introduzione. Il programma di ricerca e la sua recezione critica, relativamente agli assunti della teoria dell’evoluzione sociale. Riprendendo una felice espressione di Karl Popper, ci auguriamo di aver raggiunto la chiarezza argomentativa e la semplicità linguistica dovuta al lettore, confidando nella “cooperazione amichevole-ostile di molti scienziati”.
Quaderni di Teoria Sociale, 2020
Jürgen Habermas [1985], Kritische Theorie und Frankfurter Universität, intervista di Josef Früchtl, gennaio 1985; in “Links”, 1, pp. 29-31; in J. Habermas, Eine Art Schadensabwicklung: Kleine Politische Schriften VI, Frankfurt am Main, Surhkamp, 1987, pp. 57-63.
Chi fotocopia un libro lo uccide lentamente. Priva l'autore e l'editore di un legittimo guadagno, che può essere recuperato solo aumentando il presso di vendita. Il libro, in quanto patrimonio di una memoria storica e di una culutra sempre viva, non può e non deve morire. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effetuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941, n. 633. «ogni teoria della società deve avere l'ambizione di spiegare come funziona una società e attraverso cosa si riproduce» JURGEN HABERMAS, Intervista con Hans Peter Krüger Capitolo quindicesimo PASSATO E FUTURO DELL'UNIONE EUROPEA di Luca Corchia
2007
Chi fotocopia un libro lo uccide lentamente. Priva l'autore e l'editore di un legittimo guadagno, che può essere recuperato solo aumentando il presso di vendita. Il libro, in quanto patrimonio di una memoria storica e di una culutra sempre viva, non può e non deve morire. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effetuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941, n. 633. «ogni teoria della società deve avere l'ambizione di spiegare come funziona una società e attraverso cosa si riproduce» JURGEN HABERMAS, Intervista con Hans Peter Krüger Capitolo quinto LO STATO DEMOCRATICO di Luca Corchia
Chi fotocopia un libro lo uccide lentamente. Priva l'autore e l'editore di un legittimo guadagno, che può essere recuperato solo aumentando il presso di vendita. Il libro, in quanto patrimonio di una memoria storica e di una culutra sempre viva, non può e non deve morire. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effetuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941, n. 633. «ogni teoria della società deve avere l'ambizione di spiegare come funziona una società e attraverso cosa si riproduce»
Rubettino, 2024
Luca Corchia ha indagato il problema della civilizzazione occidentale nel pensiero di Jürgen Habermas. Il saggio intende allargare lo sguardo dalla trama strettamente genealogica dell’ultima opera di Habermas – Una storia della filosofia (2019) − alla cornice teoretica in cui si dipanano i nessi genealogici e ancor più all’architettura complessiva del progetto. Dal punto di vista sociologico, dice Corchia, si tratta di ricerca di sociologia storica sulla civilizzazione in cui viene ricostruita la logica di sviluppo dei processi di apprendimento che hanno reso possibile la configurazione della moderna costellazione occidentale. Questo tracciato qui interessa nei limiti di due questioni cruciali per la teoria sociale che Habermas pone e la cui soluzione giustificherebbe la fondatezza dell’ultima impresa. La prima s’interroga sul carattere razionale del processo di civilizzazione occidentale, la seconda sulla portata universale – per gli “altri” − dell’intera nostra civilizzazione. Entrambe le questioni trovano risposta ancora nella teoria dell’evoluzione sociale, di cui Corchia introduce i concetti e i teoremi essenziali per soffermarsi sugli elementi più critici.