Antrospettiva di una piazza nell’uso di una comunità andina (original) (raw)
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IDENTITÀ ALLO SPECCHIO NEL LANDSCAPE URBANISM
OPEN PAPERS - SCRITTI SUL PAESAGGIO , 2012
É alla ricerca della ridefinizione e risignificazione dei confini, nei territori di frontiera, negli spazi interstiziali lasciati all’inattività, che nasce alla fine degli anni Ottanta il Landscape Urbanism (LU) come pratica prima ancora che come disciplina istituzionalizzata. Fin dalle sue origini, il LU ha palesato due identità distinte, ma non incompatibili, legate alla provenienza culturale dei suoi maggiori esponenti teorici, nelle quali si sono radicalizzate le differenze tra i paesaggisti di formazione e gli architetti di formazione.
2024
La partecipazione al procedimento di adozione degli atti di pianificazione prescinde dalla titolarità di una particolare posizione soggettiva e risponde ad una esigenza eminentemente collaborativa, di coinvolgimento di chiunque abbia interesse alla definizione dei modi di utilizzo di un determinato territorio. Le osservazioni, quindi, sono civici apporti collaborativi che hanno funzione di garanzia ai fini dell’individuazione delle scelte urbanistiche più confacenti all’interesse pubblico e, pertanto, rappresentano uno strumento di democrazia partecipativa, la cui rilevanza richiede che vengano adeguatamente considerate. Le presenti osservazioni scaturiscono dall’analisi del Piano Urbanistico Comunale di Atripalda, adottato con Delibera di Giunta Comunale n. 175 del 31/10/2024. Esse concernono i profili generali e i criteri alla base delle scelte di Piano riguardanti il complessivo disegno di governo del territorio e trovano motivazione nell’offrire un apporto critico e collaborativo in comparazione con gli interessi pubblici coinvolti così che, nell’interesse reale della popolazione, sia assicurata l’adozione di soluzioni urbanistiche, oltre che legittime, anche opportune e razionali. Redatte per iniziativa dello scrivente che le ha illustrate nell’ambito dell’incontro pubblico del 15/12/2024 organizzato dai gruppi consiliari di opposizione, le seguenti note sono state recepite e fatte proprie dal gruppo “ABC Atripalda Bene Comune” che ne ha proposto l’adozione al gruppo del Partito Democratico, della Sinistra Italiana, di Atripalda Futura, affinché costituissero la base per un documento comune da integrare ai fini della presentazione delle osservazioni e delle opposizioni alla proposta di Piano.
UNA COMUNITÀ SU GOMMA. UN'INDAGINE ETNOGRAFICA DEL MESTIERE DI CAMIONISTA
Freight circulation in Europe is mainly guaranteed by road transport and truck-drivers work. Truck-drivers must absorb the stress that generates between different actors and moments of productive and commercial activity. They move incessantly across spaces (motorway and logistic platform) made homogenuos by the rule of technical functions (transport and vector change) and nevertheless marked by local variability and changes over time. To achieve efficiency in their work, truck-drivers count on the only ressources they keep along their travels: the truck, instrument and self-moving home, the body and the memory, reserves of energy and experience, and their fellows, always present and subjected to the same specifical rythm of work and life.
Didattica della storia. Uno sguardo dall’area francofona
2020
The teaching of history in the French-speaking European area has grown and diversified, but still remains fragile and incomplete in its structure. Among those who brought it to the fore, Suzanne Citron stressed its national confinement before Henri Moniot gave it its legitimacy by highlighting the differences and interactions between history and its school version. Completing a 2008 summary note by Nicole Allieu-Mary and Nicole Lautier, the lively debates in public space on the past, its transmission and its memory have marked the evolution of this didactics, as well as the concept of knowledge flavour (Jean-Pierre Astolfi) derived from its elementary nature and mobilizing true historical thinking. The productions of the didactics of history are rich and diverse, but the doctoral theses that succeed hardly lead to stable positions in the academic world. There is therefore a gap between this reality and the magnitude of the challenges that this didactics has to face in today's wo...
Verso l’altro – Le montagne sacre andine
Montagna Sacra, 2010
1. Le apachetas, cumuli di pietre in forma di preghiera alla montagna, sono tipici del paesaggio andino e appaiono sui cammini di pellegrinaggio con il sincretismo della croce cristiana. VERSO L'ALTRO. LE MONTAGNE SACRE ANDINE Adine Gavazzi Sono i fianchi della montagna e non la cima a sorreggere la vita. Tradizione di Apurimac Apus e paqarinas: i progenitori ancestrali e lo spazio sacro 1
Il terreno del comune e la reinvenzione dello spazio del quotidiano.
Numerosi autori hanno cercato in quest'ultime decade di tracciare un ritratto della società urbana globalizzata vedendo nella "liquidità" la sua metafora esplicativa. Tra i tanti attributi a cui può essere associata questa liquidità è l'incertezza è uno di quei attributi che meglio potrebbe rispecchiare il carattere delle comunità urbane attuali. Siccome alle interazioni tra comunità e città viene consacrato questa seconda parte del testo, a questo proposito, lo aprirò con una domanda che Amalia Signorelli si pone nell'introduzione di uno dei suoi testi: «prodotte dagli essere umani, come entrano le città nei processi di produzione e riproduzione della condizione umana?» (1).!
Per il rilancio del dibattito su spazi comuni e sfera pubblica : appunti da un caso emblematico
2019
How effective in the Information Age can be the traditional "Piazza" in sustaining civicness and right to the city? The renewed vividness of the reactive movements against public projects of regeneration of squares in different Italian cities could be interpreted as a signal of a persisting strong link between public realm and urban public space. Starting from the exemplary intensely mediatized case of the restyling of Piazza Verdi in La Spezia, this article leads on the contrary to emphasize a recent involution in the national debate on urban public spaces.