Pellegrini al Santo Sepolcro fra Tre e Quattrocento (original) (raw)
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Pellegrini e abitatori nei luoghi del sacro
Vorrei prendere spunto per la mia riflessione da un brano evangelico abbastanza noto, che narra un episodio della vita di Gesù avvenuto su un "monte alto", espressione che pur nella sua genericità indica un luogo che ha a che fare con il sacro, con la manifestazione di Dio. Lo riporto nella versione più scarna, quella lasciataci dall'evangelista Marco: Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi cosa volesse dire risuscitare dai morti 1 .
In Terra Santa - Pellegrini italiani
2018
Recensión sobre los peregrinajes en Tierra Santa durante el medioevo, sobre todo los viajes realizados por los viajeros-peregrinos italianos.
Pellegrini tra Puglia e Santiago
Fede, cultura e pellegrinaggi tra Atlantico e Mediterraneo. Da Finisterre a Santa Maria di Leuca de finibus terrae, a cura di Elena Nicoletta Barile, Nicola Gadaleta e Mario Resta. Bibliotheca Michaelica 11., 2022
Il contributo prende in esame il racconto di pellegrini pugliesi che si sono recati in pellegrinaggio a Santiago, ma anche di quanti provenienti da altre regioni di Europa, hanno visitato sia i santuari di Puglia che quello della Galizia.
Il Giubileo della Misericordia a nord-est. Pellegrini in cammino per fede e turismo
2020
Laboratorio Sociologico approfondisce e discute criticamente tematiche epistemologiche, questioni metodologiche e fenomeni sociali attraverso le lenti della sociologia. Particolare attenzione è posta agli strumenti di analisi, che vengono utilizzati secondo i canoni della scientificità delle scienze sociali. Partendo dall'assunto della tolleranza epistemologica di ogni posizione scientifica argomentata, Laboratorio Sociologico si fonda su alcuni principi interconnessi. Tra questi vanno menzionati: la combinazione creativa, ma rigorosa, di induzione, deduzione e adduzione; la referenzialità storico-geografica; l'integrazione dei vari contesti osservativi; l'attenzione alle diverse forme di conoscenze, con particolare attenzione ai prodotti delle nuove tecnologie di rete; la valorizzazione dei nessi e dei fili che legano fra loro le persone, senza che queste ne vengano assorbite e-ultimo ma primo-la capacità di cogliere l'alterità a partire dalle sue categorie "altre". Coerentemente con tale impostazione, Laboratorio Sociologico articola la sua pubblicistica in sei sezioni: Teoria, Epistemologia,
Biografia di Giuseppe Pellegrini (1866-1918)
Allievo di E. Brizio, Giuseppe Pellegrini (Loreto, 1866-Este, 1918) fu ispettore nei musei di Bologna, Firenze, Napoli e Ancona; dal 1908 insegnò archeologia all'Università di Padova.
1. La bibliografia sui pellegrinaggi è vastissima, perciò si rinvia a quella compresa in R. Lavarini, Il pellegrinaggio cristiano dalle sue origini al turismo religioso del XX secolo, Genova 1997, pp. 707-29; L'Europa dei pellegrini, a cura di L. Vaccaro, Milano 2004; Le vie di Dio. Storia dei pellegrinaggi cristiani dalle origini al Medioevo, a cura di J. Chélini -H. Branthomme, Milano 2004, pp. 169-76; Le vie di Dio. Storia dei pellegrinaggi cristiani dalla fine del Medioevo al XX secolo, a cura di J. Chélini -H. Branthomme, Milano 2006, pp. 204-10. Sono ancora utili i lavori di R. Stopani, La via Francigena. Una strada europea nell'Italia del Medioevo, Firenze 1995 2 ; Id., Le vie di pellegrinaggio del Medioevo. Gli itinerari per Roma, Gerusalemme, Compostella, Firenze 1995; si veda anche F. Cardini -R. Salvarani -M. Piccirillo, Verso Gerusalemme. Pellegrini, santuari, crociati tra X e XV secolo, Gorle 2000; e per gli itinerari pugliesi percorsi dai pellegrini si vedano gli studi (e le indicazioni bibliografiche) di P. Dalena, Le vie di pellegrinaggio medievale nel Mezzogiorno italiano, in L'uomo in pellegrinaggio, Atti del Convegno di studi, San Marco Argentano (Il passaggio dei pellegrini diretti o di ritorno dalla Terra Santa attraverso la Puglia viene ricordato nei testi odeporici a partire dal IV secolo 1 . L'anonimo pellegrino di Bordeaux compì il suo viaggio di ritorno da Gerusalemme nel 334; attraversò l'Adriatico partendo da Valona e sbarcò nel porto di Otranto. Di lì percorse la Traiana Calabra per giungere a Brindisi e proseguì lungo la Traiana, verso Benevento, toccando Bari e Canosa 2 .