La lingua dei giuristi: analisi dell'italiano nei manuali di giurisprudenza.pdf (original) (raw)

La lingua del giudice

Scrivere una sentenza è difficile. La stesura di tale tipo di testo impone infatti all'estensore una competenza articolata in almeno quattro tipi testuali: narrativo ed espositivo (soprattutto nello svolgimento), argomentativo (nella motivazione), prescrittivo (nel dispositivo). Nelle pagine che seguiranno cercherò di enucleare alcuni tratti salienti di questa tipologia testuale composita, per poi soffermarmi su un tema nuovo: che cosa succede quando è il giudice a riflettere sulla lingua? L'ampiezza dei temi trattati negli studi sulla lingua dei giudici, anche limitandoci alle Corti italiane, mi pare incanalarsi in due filoni principali: (i) la descrizione di tratti tipici della lingua delle sentenze 1 ; (ii) la proposta pratica di suggerimenti per una scrittura più chiara e fruibile 2 .

Il linguaggio giuridico: analisi linguistica e difficoltà traduttive. Studio applicato alle sentenze della Corte dei conti (2009-2013))

Il linguaggio giuridico: analisi linguistica e difficoltà traduttive. Studio applicato alle sentenze della Corte dei conti (2009-2013)), 2015

Il linguaggio giuridico assume particolare rilievo nella vita quotidiana, perché il diritto, attraverso le leggi e gli atti applicativi, tocca quasi ogni aspetto della vita del cittadino; e anche i testi più tecnici per quanto oscuri, estendono la loro validità al cittadino qualunque, secondo il principio per cui ''ignorantia legis non excusat''. In effetti, le tappe fondamentali della vita sociale di ogni cittadino hanno valore giuridico; ciò significa che la lingua del diritto non si limita ad essere di primario interesse per gli operatori professionali coinvolti nel lavoro giudiziario, ma di tutti indistintamente. Pertanto, questo lavoro esplora il linguaggio giuridico sotto diverse prospettive e si offre come organica ricerca sul tema dei testi giurisprudenziali fondata su un campione di cinquantadue sentenze della Corte dei conti, emanate nel quinquennio (2009-2013). La lingua del giudice viene osservata nella sua più tipica realizzazione testuale: la sentenza. Il lavoro descrive la struttura macrotestuale e i fenomeni notevoli di morfosintassi, lessico e testualità della sentenza, osservando i punti di contatto o divergenza rispetto alla lingua comune e i rapporti intertestuali entro la cornice comunicativa dello stesso dominio giuridico. Completa l'indagine una sezione dedicata alle difficoltà di traduzione giuridica, attività che presenta non poche criticità a causa della specificità nazionale degli ordinamenti giuridici e della mancanza di nomenclature ben strutturate.

Linguaggio e sapere giuridico: note per una moderna formazione del giusprivatista

Nuovo Diritto Civile, 2022

Il presente contributo intende indagare le connessioni tra linguaggio giuridico e la formazione del giurista di diritto privato. In un contesto caratterizzato da un sempre maggiore deterioramento del linguaggio usato dal legislatore, occorre concentrare l’attenzione sul ruolo del linguaggio giuridico come elemento centrale della scienza giuridica. Il problematico processo di “emancipazione” delle corti dal dato normativo testuale suggerisce di formare il giurista in modo da prepararlo ad un’attività ermeneutica che assegna sempre più rilievo al contesto, facendo emergere la storicità del diritto e le strutture economiche e sociali sottese alle varie norme, con un approccio metodologico che utilizzi il moderno linguaggio giuridico e sviluppi l’attenzione non solo sulla struttura e sulla funzione di un istituto giuridico, ma anche sulla sua cornice valoriale e sulle corrispondenti direttive pratiche.

Aldo Foglia, Introduzione linguistica (ma non solo) al diritto svizzero, con una introduzione di Jean-Luc Egger, Giuffrè Editore, Milano 2012, 220 pagg.

LeGes, 2013

Ohne ordnungsgemässe Kundmachung wird eine formulierte Norm nicht Recht. Erst die amtliche Publikation verleiht ihr Macht-und damit die Möglichkeit, Wir-kung zu entfalten. Das Postulat der Publizität des Rechts leitet sich unmittelbar aus den bundesverfassungsrechtlichen Quellen Rechtsstaatsgebot (Art. 5 Abs. 1 der Bundesverfassung, BV) und Willkürverbot (Art. 9 BV) ab. Es hat eine lange Ge-schichte und geht zurück bis auf die Aufklärung und namentlich die Rechtsphi-losophie Kants: Nur publiziertes Recht sorgt für Rechtssicherheit und kann legi-timerweise durchgesetzt werden. Diese hier (in Anlehnung an Hangartner 2008, Rz. 16) «in a nutshell» umrissene fundamentale philosophische, rechtliche und praktische Bedeutung der Publikation des Rechts-und damit des Publikations-rechts-ist umgekehrt proportional zur rechtswissenschaftlichen Aufmerksam-keit, die ihr bisher zuteil wurde. Die Herausgeber Kettiger und Sägesser zusammen mit den zahlreichen Auto-rinnen und Autoren, die zum hier zu besprechenden Band beigetragen haben, konnten dieses Defizit indessen beträchtlich verringern. Der Kommentar ist er-freulicherweise breit angelegt und verbindet eine Anzahl von Abhandlungen über zentrale Themen der Rechtspublikation mit der eigentlichen Kommentie-rung des Publikationsgesetzes des Bundes vom 18. Juni 2004 (PublG, SR 170.512). Bei den thematischen Abhandlungen steht das EU-Recht am Anfang: Andreas Kellerhals und Tobias Baumgartner bieten einen allgemeinen Überblick über das Publikationsrecht sowie die Publikationspraxis der EU und deren Eigenheiten. Corinne Schaerer und Yvonne Schleiss gehen auf die Publikation des Rechts der sektoriellen Abkommen Schweiz-EU und die damit verbundenen Schwierigkeiten ein (vgl. dazu auch den Beitrag von Daniel Wüger im vorliegenden Heft). Andreas Rieder schildert die Anforderungen an amtliche Veröffentlichungen im Lichte des Behindertengleichstellungsgesetzes. In der Praxis sind diese Anforderungen weit-gehend umgesetzt; die Veröffentlichung von Texten in elektronischer Form ist eine wichtige Voraussetzung für einen hindernisfreien Zugang. Bundeskanzle-rin Corina Casanova stellt in ihrem Beitrag das Kompetenzzentrum für amtliche Veröffentlichungen und den Prozess der elektronischen Rechtspublikation dar. Der Beitrag bietet einen umfassenden Einblick in die Publikations-«Werkstatt» und weist auch auf noch bestehende technische Schwächen hin (etwa, dass das Workflow-System nur mit Word-Dokumenten arbeitet oder dass kein automati-sierter Publikationsmechanismus für ausserordentliche Veröffentlichungen zur Verfügung steht). Ziel der laufenden Revision des Publikationsrechts des Bundes und des Projekts zur Erneuerung der Publikationssysteme (vgl. dazu den Beitrag

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Il linguaggio giuridico nella lessicografia dialettale ottocentesca: Venezia, Milano, Parma

in Lessicografia storica dialettale e regionale, Atti del XIV Congresso ASLI (Milano, 5-7 novembre 2020), a cura di Michele A. Cortelazzo, Silvia Morgana e Massimo Prada, Firenze, Cesati, 2022, pp. 285-292.

La voce giurisdizione: stratificazioni semantiche e variazioni diacroniche nel Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo di Giulio Rezasco

in Linguaggi settoriali e specialistici, Atti del XV Congresso SILFI (Genova, 28-30 maggio 2018), a cura di Jacqueline Visconti, Manuela Manfredini, Lorenzo Coveri, Firenze, Cesati, 2020, pp. 251-258, 2020