STATO, ECONOMIA E SESSUALITÀ NELL'OPERA DI PIER PAOLO PASOLINI. La creazione artistica: dalla singolarità pasoliniana alla dimensione comunitaria. (original) (raw)
Oggi, a più di quarant’anni dalla sua morte, Pier Paolo Pasolini è considerato come uno degli intellettuali italiani più importanti del XX secolo. Poeta, scrittore, pittore, saggista, autore acclamato e regista cinematografico, è una figura della cultura italiana piuttosto discordante ma non solo questo. Il suo lavoro è una testimonianza del cambio di un’epoca nell’Italia del secondo dopoguerra. La sua vita raccoglie il passaggio dal regime fascista al neocapitalismo, dal colonialismo al postcolonialismo e dalla modernità alla postmodernità. Una serie di cambi storici e culturali che, nella loro trasformazione, hanno gettato le basi tanto dell’identità italiana ed eurocentrica più contemporanea, quanto dell’immaginario orientalista ed esotico dell’alterità non occidentale. La testimonianza di Pier Paolo Pasolini ci da la possibilità di ripensare la storia italiana più recente da una nuova prospettiva, permettendoci lo spostamento verso un immaginario discordante e antagonista. Attraverso una perspettiva situata, anticolonialista e femminista ci proponiamo avvicinarsi al corpo e agli oggetti dei nostri intorni come luoghi, come archivi culturali e politici dove la somatologia di questi dia importanza alla genealogia delle loro provenienze. In questa ricerca ci proponiamo di realizzare uno studio sulla costruzione dell’identità della società contemporanea – italiana e/o europea – in relazione con l’alterità. La vita e l’opera di Pier Paolo Pasolini ci guiderà nell’analisi critico e estetico dei cambi socio-culturali che hanno caratterizzato tanto la costruzione dello Stato Nazione quanto l’organizzazione sovranazionale europea contemporanea. La sua produzione poetica, documentarista e saggistica ci servirà per intrecciare tre differenti narrazioni: la storia officiale dominante, l’autonarrazione soggettiva, personale e intima del poeta e la rappresentazione dell’alterità. L’interconnessione delle tre narrazioni ci aiuterà a realizzare un’analisi più profonda e complessa della configurazione dell’immaginario sociale italiano. L’obiettivo della nostra tesi sarà esaminare le dinamiche, indotte dopo la Prima Guerra Mondiale, attraverso le quali è stata costruita l’identità italiana e compararle con quelle che hanno caratterizzato la costruzione dell’identità europea occidentale più contemporanea. A tal fine ci soffermeremo nelle intersezioni tra lo Stato nazionale e la sua struttura, lo sviluppo dell’economia e la sua influenza nella determinazione delle abitudini quotidiane e il peso della sessualità nella definizione della personalità soggettiva. Approfondiremo tutti questi aspetti per capire come si articolino e strutturino gli immaginari che determinano la costruzione dell’identità occidentale eurocentrica rispetto agli “altri” non occidentali. In questo intreccio di tecnologie politiche ci chiederemo che peso abbiano la cultura, la creazione artistica e la produzione culturale dentro la costruzione dell’immaginario identitario, che influenza possano avere questi fattori nel momento di determinare l’identità di un contesto specifico, e quale sia la responsabilità degli agenti artistici. Nel corso della nostra ricerca, attraverso lo studio dell’opera e delle pratiche poetico-artistiche di Pier Paolo Pasolini, daremo risposte alle domande precedenti, analizzeremo il lascito pasoliniano nel nostro contemporaneo, per poi proporre nuovi immaginari differentemente comunitari e postesotici.