Fare la città attraverso il cittadino. Progettualità alternative e temporanee nella città di San Francisco (original) (raw)
2017, UN FUTURO AFFIDABILE PER LA CITTÀ. Apertura al cambiamento e rischio accettabile nel governo del territorio
Nella città contemporanea la dimensione reale della quotidianità spesso contrasta con l'assoluta astrattezza dei territori in cui le comunità urbane abitano. Questo disallineamento tra spazio fisico e vita reale genera una molteplicità di esigenze e domande non sempre facili da soddisfare. Il contributo che segue ripercorre una storica svolta nella cultura urbanistica nord-americana e, attraverso il caso studio della città di San Francisco, esplora un city making alternativo che riconosce forme e modi di agire nello spazio urbano più pragmatici, veloci e, talvolta, più efficaci. Riconoscere l'esistenza e la rilevanza di forme trasformative nuove non sembra portare alla scomparsa dell'azione pubblica, né tantomeno della città in termini più generali. Semplicemente, invita a ripensare il ruolo del soggetto pubblico e a immaginare una nuova frontiera per la programmazione, l'attivazione e la gestione degli spazi collettivi. In questo quadro, la città di San Francisco è emblematica, poiché è paradigma verso un modello di progetto (e trasformazione) più spontaneo, incrementale, multilivello, elastico e negoziale. A partire dal 2008, i paesaggi della città contemporanea sono tornati a rappresentare il teatro e i protagonisti della politica, della progettazione, del disegno e della ricerca sulla città, sconfiggendo l'immobilismo e le coalizioni d'interesse e coinvolgendo il più possibile tutti gli attori sociali nella definizione delle strategie di azione e intervento nella città. Dare ai cittadini la responsabilità diretta di plasmare alcuni spazi, esercitando una serie di competenze, non è una prospettiva scontata, tuttavia sembra facilitare un ritorno alla cura del territorio e alla costruzione di comunità.