Il piu grande spettacolo del mondo (original) (raw)
Related papers
Il dandismo o la grandezza senza convinzioni
Agalma. Rivista di studi culturali e di estetica, 2017
Dandyism or the Greatness without Convictions. This essay revolves around the aesthetic rebellion towards existence and society emerging from the dandy lifestyle. The dandy pursues everyday - though never declining into the "ordinary" - a way of life that can be defined in terms of "greatness without convictions" ("grandeur sans convictions", as Charles Baudelaire wrote). "Greatness", but of a particular kind from which the dandy emerges as the "king" of the inorganic against nature, of the "historiettes" against History, of futility against utility, and of the enigmatic elegance against banality. Keywords: dandyism, aesthetic rebellion, Baudelaire, futility, greatness
Lo spettacolo della mafia. Storia di un immaginario tra realtà e finzione., 2019
Marcello Ravveduto applica il metodo della Public History per analizzare la moderna mitopoiesi mafiosa attraverso i nuovi mezzi di comunicazione: «non possiamo ignorare che i new media hanno ridefinito gli orizzonti spaziali e temporali; hanno contribuito a ricodificare l’immaginario collettivo, mutando il nostro rapporto con la realtà». Dalla nascita della letteratura di genere fino ai mafia movie, passando per le serie televisive, la musica neomelodica, i social network e il made in mafia nella moda e nella cucina, Ravveduto esamina l’immaginario mafioso ben oltre quello delle stragi e della violenza per il controllo del territorio. Una quantità inesauribile di stereotipi e immagini che travalica i confini locali e approda nelle pubblicità, nella musica, nei ristoranti. «Gli spettatori non conosceranno mai personalmente un mafioso, né lo incontreranno, eppure nella loro mente l’immagine delle mafie è più che reale».
"Qual'è l’impatto del 3D sull’industria cinematografica italiana dei primi anni Cinquanta, alla vigilia della prima significativa crisi economico-finanziaria del dopoguerra? Come viene percepita la nuova arma antitelevisiva da produttori, distributori ed esercenti non ancora toccati dall’avvento della televisione? E più precisamente, in che misura il 3D crea problemi in Italia alla luce della specifica tempistica di importazione delle nuove tecnologie di sala e di quei prototipi cinematografici che le hanno presentate per la prima volta agli spettatori nostrani? Il presente saggio intende iniziare a ragionare su queste questioni attraverso lo studio de Il più comico spettacolo del mondo (1953) di Mario Mattoli, prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis con tecnologia tridimensionale per la Rosa Film di Antonio Altoviti. La mia riflessione muove dall’esame incrociato di film, riviste di settore e documenti di produzione. The conflict between television and the cinema of the fifties hides the conflict between widescreen and tridimensional cinema, for the revival of cinema itself as a movie-theatre experience. At first, the 3D spreads across the world for its practicality, where it’s offered both as an exhibition technology, for the screening of Hollywood production, and as a production technology for the screening of local production. This essay begins to think about the penetration of 3D cinema in Italy, through the study of the only national feature film filmed and projected with 3D technology at the time: Il più comico spettacolo del mondo (1953) by Mario Mattioli,produced by Carlo Ponti and Dino De Laurentiis, for Antonio Altoviti’s Rosa Film company. This essay presents an attentive film analyses, together with the results of an archive research, carried out on film journals and production documents."
Una delle più grandi fulloniche di Roma
Periodico di approfondimento culturale -Anno XI -n° 3 maggio-giugno 20104 -Prezzo euro 5 Periodico romano di approfondimento culturale: arti, lettere, spettacolo "...non più una cultura che consoli nelle sofferenze, ma una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta e le elimini..." Elio Vittorini, 1945 "Scrivere non è descrivere. Dipingere non è rappresentare." George Braque 2 Doganalisti specializzati in Mostre d'Arte Padova Rovigo Vicenza Tutte le operazioni doganali e le istanze presso la Sovrintendenza alle Belle Arti per reperti archeologici e opere d'arte p ro v e n i e n t i d a l l ' e s t e ro e i n v i a t i a l l ' estero per esposizioni e scambi culturali. PADANA SPEDIZIONI S.A.S.
La compagnia del San Samuele di Venezia costituisce un caso esemplare della straordinaria vitalità delle truppe comiche nel primo Settecento, prima del successo della drammaturgia goldoniana. La ricostruzione della cronologia dell’attività della formazione guidata dal capocomico Giuseppe Imer consente di osservare la straordinaria versatilità degli attori dell’Arte e l’ampiezza di un repertorio che tra il 1726 e il 1749 svariava dai drammi agli intermezzi musicali, passando per i canovacci della commedia Improvvisa e per le tragedie. Grazie a documenti inediti e a un’analisi critica dei repertori l’autore elegge gli attori a principali protagonisti della scena spettacolare veneziana e propone importanti aggiornamenti sulle migrazioni dei comici nel secondo quarto del XVIII secolo.
Rivista clanDestino, 2020
"Il più grande criminale di Roma" è stato amico mio è il romanzo della fame. Che non si riesce a saziare in nessun modo, che affama fino a piegare lo stomaco, che ha molti nomi e nessun approdo, per duecento pagine. È benzina, e non la si scambierebbe con niente al mondo perché è fame che fa muovere, che accende gli occhi.
Il tempio più grande del mondo
2019
Wat Phra Dhammakaya è un tempio buddista nel distretto di Khlong Luang, nella provincia di Pathum Thani, a nord di Bangkok, in Thailandia. È stato fondato nel 1970. Copre 320 ettari ed è costituito da 150 edifici. Arrivati all'ora di pranzo, tutto lo staff stava mangiando, ci hanno fatto accomodare e abbiamo mangiato. Bene. Ma purtroppo il pasto era a base di riso e ...maiale. A me sembravano verdure in pastella! L'abbiamo saputo il giorno dopo. Poi siamo saliti al primo piano e ci hanno dato delle divise: gonna e casacca bianche per le donne. Casacca bianca e pantaloni lunghi neri per gli uomini. Se volete, potete vestirvi di bianco già da casa e così non dovete cambiarvi, ma gli abiti non devono avere scritte. Poi insieme ad una guida e ad un'autista donna, che non smetteva di fotografarci, siamo andati a fare il giro per tutta l'area. E' enorme, ed è tutto gratis. Ci potrebbero stare fino a 1 milione di fedeli.