S. Chignola (2014), "Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia", Roma: DeriveApprodi (original) (raw)

Michel Foucault: Archivio Foucault 3. Interventi, colloqui, interviste. 1978-1985. Estetica dell'esistenza, etica, politica. A cura di Alessandro Pandolfi.

Interventi, colloqui, interviste è una vasta scelta degli scritti inediti di Michel Foucault pubblicati in Dits et Écrits, a cura di François Ewald e Daniel Defert, Gallimard, Paris 1994. L'opera si articola in tre volumi strutturati in forma cronologica e tematica, curati rispettivamente da Judith Revel, Alessandro Dal Lago e Alessandro Pandolfi. L'edizione italiana esce con il contributo del Ministero degli esteri francese.

Foucault e le genealogie del dir-vero (Napoli, Cronopio, 2014)

In occasione del trentesimo anniversario della morte di Foucault, questo volume raccoglie i contributi alla giornata di studi organizzata da “materiali foucaultiani” all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales sulla genealogia foucaultiana del dir-vero e sull'emergere della soggettività nelle forme giuridiche e penali nelle società occidentali. I contributi presentati in questo volume si addensano intorno a una delle fasi ancora meno studiate dell'opera di Foucault, quella tra il 1980 e il 1981, e si concentrano sul ruolo strategico giocato dall'ingiunzione a “dire il vero” nei meccanismi governamentali contemporanei. Foucault mostra, infatti, la rilevanza politica delle pratiche di veridizione all'interno delle procedure (giuridiche, economiche, medico-psichiatriche, ecc.) del governo degli uomini, ma apre anche uno spazio fondamentale di riflessione sulle forme eticopolitiche di resistenza che, oggi, è possibile opporre loro.

Paolo Vignola, La funzione N. Sulla macchinazione filosofica in Gilles Deleuze. Orthotes, Napoli 2018

Psicotropie, 2019

Questa nuova opera di Paolo Vignola, edita da Orthotes con il titolo La funzione N. Sulla macchinazione filosofica in Gilles Deleuze, si presenta fin dalle prime pagine come (temporaneo) compimento di un lavoro portato avanti da Vignola già da molti anni, rivolto al confronto con la filosofia di Deleuze e il rapporto con le sue fonti, con Nietzsche che si staglia in una posizione di assoluto rilievo. Per comprendere l'intento e la posta in gioco teorici di tale lavoro, significativamente preceduto, tra gli altri, da Le frecce di Nietzsche. Confrontando Deleuze e Derrida (ECIG 2008) e La lingua animale. Deleuze attraverso la letteratura (Quodlibet 2011), è necessario soffermarsi sul significato da attribuire, in questo contesto, al termine "funzione". In gioco, infatti, non è qui una semplice ricostruzione dell'interpretazione che Deleuze opera della filosofia nietzschiana: ciò che sta a cuore a Vignola è tematizzare la natura della relazione che intercorre tra il filosofo francese e quello tedesco. Tale rapporto è senz'altro duplice: da una parte, Deleuze attua un'interpretazione, elaborata e personale, del pensiero nietzschiano, consegnandocene una lettura tra le più pregnanti tra quelle formulate a partire dalla Nietzsche Renaissance francese di metà Novecento; dall'altra, le idee e le intuizioni nietzschiane agiscono sul pensiero deleuziano a livello anche implicito, così da rivelarsi parte costituente della sua filosofia. Pertanto, se è impossibile leggere Nietzsche, così come del resto qualsiasi altro filosofo, prescindendo da un'interpretazione, dove quella offerta da Deleuze rappresenta sicuramente uno dei tentativi più autorevoli e sistematici, allo stesso modo è impossibile leggere Deleuze facendo a meno della valutazione del significato che il pensiero di Nietzsche riveste all'interno della sua opera. È qui che appare chiaro l'operare della funzione N, che «acquisisce il proprio senso solo a partire dal doppio legame che si origina all'incrocio del flusso della scrittura nietzschiana con quella

Recensione di Michel Foucault, Sull'origine dell'ermeneutica del sé, Napoli 2012

Michel Foucault, Sull'origine dell 'ermeneutica del sé, Napoli, Cronopio, "Tessere", 2012, pp. 114. di Riccardo Antoniucci Il materiale a disposizione del lettore italiano di Foucault si arricchisce della pubblicazione, per Cronopio, di due conferenze tenute dal filosofo francese il 17 e 24 novembre 1980 al Dartmouth College negli Stati Uniti, con il titolo rispettivamente di «Subjectivity and Truth» e «Christianity and Confession». L'équipe di ricerca della rivista online "Materiali foucaultiani", molto attiva nel panorama degli studi sull'opera di Foucault, ha messo a punto un'edizione critica e una traduzione dall'inglese di questi due testi, arricchita da una postfazione di Arnold Davidson, basandosi sull'edizione americana di tali conferenze, risalente al 1993 sulla rivista Political Theory, e su alcuni documenti audio d'archivio.

Biopolitica e libertà. Dieci capitoli su Foucault (Orthotes, 2018)

Come è possibile esercitare la libertà nel tempo della «biopolitica»? Ha ancora un senso parlare di libertà quando il potere è diventato «biopotere» (alla lettera: un «potere sulla vita») impadronendosi delle attitudini, delle capacità, degli affetti e perfino dei nostri pensieri più intimi e privati? Quando cioè le stesse categorie del “pubblico” e del “privato” hanno perduto ogni ragione di essere, proprio perché il «biopotere» produce – come dichiara insistentemente Foucault – il «soggetto» stesso? Sono alcuni degli interrogativi che fanno da guida a questo studio e a cui l'autore tenta di rispondere esaminando l'intera opera di Foucault, edita e non. La questione della libertà viene interpretata come il motore dell'evoluzione del suo pensiero, il problema che ne orienta le tappe e ne dirige gli sviluppi, dagli scritti dedicati alle «relazioni di potere» a quelli finali sull'etica degli antichi. «Problematizzare» la libertà non significa considerarla come una sorta di “oggetto” filosofico presupposto, ma interrogarsi passo dopo passo sulle condizioni di possibilità e sui limiti che circoscrivono forme di libertà che si effettuano nella dimensione contingente dell'evento. La biopolitica costituisce la situazione attuale, il contesto e lo sfondo significante che spinge Foucault a ridefinire il concetto tradizionale (filosofico-giuridico) di libertà in direzione di un'inedita concettualizzazione etico-politica di «pratiche di libertà» disperse, contingenti, irriducibilmente plurali.

L'enigma kantiano. Critica e illuminismo in Michel Foucault - in "Atti dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche", Giannini Editore, Napoli 2016

The essay examines some of the issues related to the foucauldian interpretation of Kant's philosophy. From the "Introduction to Kant's Anthropology", written by Foucault in 1961, to his lectures focused on the question "What is Enlightenment?" in the early 1980s, the paper draws a possible development of a critical philosophy starting from what Foucault himself calls the "enigma" of modern anthropological thought. His analysis yields a particular characterization of modern societies, in which Kant's influence appears fundamental. On the one hand, modern societies undergo a process of rationalization and normalization of collective experiences. In turn, this process marks a specific relationship between knowledge and power. On the other hand, modern societies manifest a new "critical attitude", which is the representation of the ancient greek parrēsia, the "courage of truth", linked to the experience of Enlightenment. According to Foucault, this attitude builds a renewed relationship between thought and life. In particular, it grounds those practices of subjectivation which lead to the "government of the self" and the selfdetermination of the human being.

ITALIANO - Foucault in Val di Susa

Tesi di laurea magistrale / MA Thesis, 2007

Questo libro è la fedele riproposizione della mia tesi di laurea specialistica. Ho modificato soltanto il titolo: dal pesantemente accademico "Una prospettiva di etica dell'ambiente per la lettura dei movimenti ecologisti: il caso del Movimento NO Tav in Valle di Susa" al più evocativo "Foucault in Valle di Susa". Sono passati oltre quindici anni dalla scrittura di queste pagine: quelle più legate alla cronaca appariranno forse datate, mentre quelle di ricerca teorica scontano la giovane età e l'avvicinamento alla filosofia da autodidatta. Tuttavia, credo che i materiali qui raccolti rimangano interessanti e per questo li ripropongo attraverso academia.edu.

Renato Caputo, Film e libri della quarantena, La Città futura, 10 maggio 2020 [contiene recensione di Vladimiro Giacché, Hegel. La dialettica, Diarkos, 2020]

Film non ancora distribuiti in Italia o non ancora usciti a causa della pandemia, ma reperibili sul web, pellicole distribuite da Netflix, una serie prodotta dalla Rai e un'ottima introduzione al pensiero di Hegel di Giacché ! di Renato Caputo, 10/05/2020