La terza direttrice delle conquiste arabe in Europa. L’Italia, gli Aglabidi e Ibrāhīm II (original) (raw)

2018, Occhialì. Rivista sul Mediterraneo islamico

No discussion of the relations between the Christian-European and the Islamic world around the Mediterranean can be complete without knowledge of the Aghlabid Emirate. This Emirate was for more than a century one of the main channels of cultural and commercial exchange between the East and the West, as well as the most direct and concrete threat faced by the centre of Christendom in the long period of the Arab expansion. With Ibrahim II, this threat seemed to have almost been realized. INTRODUZIONE Nonostante altri episodi riferiti alle conquiste arabe ebbero, a causa dei ricorsi storici, una fama maggiore – pensiamo a Poitiers o agli assedi di Costantinopoli – furono le imprese di Ibrāhīm II, il più temibile emiro aglabide, l'episodio più realistico di conquista dell'Italia, di Roma e, di conseguenza, del cuore dell'Europa di quel tempo. Solo la caduta di Costantinopoli avrebbe potuto avere, in quel periodo, conseguenze pari a un'ipotetica conquista di Roma per le sorti della civiltà cristiana. Peraltro, le conferme di ciò sono nella enorme fama che Ibrāhīm ebbe sia tra i cronisti arabi sia tra gli occidentali del suo tempo, a differenza di Poitiers, che invece non ha alcuno spazio nelle cronache arabe. Ibrāhīm II è un personaggio non molto conosciuto in Occidente tra i non esperti di storia islamica o medievale, e citare le sue vittorie o le sue sconfitte non suscita ricordi nella maggior parte della gente, ma, in realtà, le sue gesta furono memorabili e ciò è testimoniato dalla vasta documentazione, sia in arabo sia in greco sia in latino. La battaglia di Poitiers, certamente più celebre delle imprese dell'emiro africano, è documentata invece esclusivamente in fonti latine: come spesso accade, episodi emblematici per alcuni non sono sempre universalmente tali. Nonostante ciò, il corso della storia, per varie ragioni, diede poca risonanza