Recensione ad "Ectoplasm" di Clive Barker (Horror) (original) (raw)
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Recensione ad ''Eraserhead'' di David Lynch
Non ci sono mezze misure, o lo ami o lo detesti, in ambedue i casi non te lo schiodi dalla testa: "Eraserhead" è uno di quei film totalmente folli e deliranti, un po' come le perfomance di un Carmelo Bene (quello del logorroico "Nostra Signora dei Turchi") o di un "Jabberwocky" di Jan Svankmajer, con la differenza che i dialoghi sono ridotti all'osso e tutto viene dissolto in un nero pece continuo (difatti anche parlare di film, dove per "film" intendiamo "visioni di immagini chiare e con una propria logica di cause ed effetti" è fuorviante).
''Non mi uccidere'': recensione (romanzo horror)
Trama: Mirta ha vent'anni. è intelligente, bella, con una famiglia normale alle spalle. Un giorno conosce Robin, dieci anni più di lei, affascinante, misterioso. è il colpo di fulmine. Gli ingredienti del loro rapporto sono un grande amore e l'eroina. Saranno fatali per entrambi. Si erano giurati di non lasciarsi mai e Mirta mantiene la promessa. Qualche giorno dopo il funerale, esce dalla tomba, ma di Robin nessuna traccia. Lei si accorge di essere cambiata, ormai fa parte della schiera fittissima dei sopramorti, quelli che non trovano pace. Ma per sopravvivere ha bisogno di mangiare. è la carne umana che le dà forza, la carne e il sangue. E la fame aumenta. Nascosta nei boschi del Subasio, Mirta va in caccia, lasciandosi alle spalle una scia di cadaveri. Ormai è fortissima, dotata di poteri straordinari, tanto che, incapace di attendere oltre, decide di scoperchiare la tomba di Robin...
Recensione di Federico Zappino ad "Apocalissi queer", AG 3, 2014
Edizioni ETS, il percorso tracciato da Lorenzo Bernini nel suo ultimo lavoro può essere letto attraverso due chiavi di lettura: come l'ultimo di una serie di testi all'interno del vasto campo dei queer studiescampo in cui questo testo introduce elementi significativi di novità; oppure, o anche, come uno strumento raffinato di più ampia critica politica.
I Fantasmi del Villaggio (W.B. Yeats, Horror)
I FANTASMI DEL VILLAGGIO di WILLIAM BUTLER YEATS (1902) I cartografi antichi scrivevano sulle regioni inesplorate: "Hic Sunt Leones". Sui villaggi dei pescatori e degli zappaterra, così diversi da noi, possiamo scrivere una sola riga che sia degna di fede: "Qui stanno i fantasmi". I miei fantasmi abitano nel villaggio di H. a Leinster. La storia non è stata in alcun modo gravata da questo villaggio antico, con i suoi sentieri sghembi, il cimitero della sua vecchia abbazia pieno d'erba alta, il verde sfondo di abeti bassi, e il molo dove riposano pochi trabàccoli incatramati. Ad occidente si stende una piccola baia, dove chi se ne stesse a vegliare una notte dopo l'altra potrebbe avere la ventura di scoprire una certa rara falena svolazzare sull'orlo della marea, proprio al morir della sera e allo spuntare dell'alba. Venne portata qui dall'Italia un centinaio di anni fa dai contrabbandieri in un carico di sete e merletti. Se il cacciatore di falene volesse buttare via la rete e andasse a caccia di storie di spiriti o di quei figli di Lilith che per noi sono gli esseri fatati, non avrebbe bisogno di tanta pazienza. Per un uomo pauroso avvicinarsi di notte al villaggio sarà un'impresa strategica. Si udì uno lamentarsi una volta: "Per la croce di Gesù! Dove passerò? Se passo dalla collina di Dunboy il vecchio capitano Burney potrebbe scorgermi. Se faccio il giro lungo la marina e poi vado su per la gradinata, c'è quello senza testa e un altro ce n'è sui moli e uno nuovo sta sotto il muro del vecchio cimitero. Se invece prendo l'altra strada, la signora Stewart mi appare a Porta Collina e il Diavolo in persona è al vicolo dell'Ospedale." Non ho mai saputo quale fantasma abbia affrontato, ma di sicuro so che non fu quello del vicolo dell'Ospedale. Ai tempi del colera vi era stata costruita una baracca per accogliere i malati. Quando l'emergenza passò venne demolita, ma da allora il terreno su cui era posta rigurgita di spiriti, demoni ed esseri fatati. C'è un coltivatore a H., di nome Paddy B., un uomo di gran vigore e astemio; sua moglie e sua cognata, pensando a quella sua gran forza, si chiedono spesso cosa farebbe se bevesse.
Recensione ''Storie di Vampiri'
Sangue, passione, morte. Nancy Kilpatrick, la regina dei vampiri, ci invita ad entrare nello spaventoso quanto affascinante universo delle creature della notte, specchio di quel lato oscuro della natura umana fatta di smania di possesso, bellezza, longevità. Dai racconti erotici a quelli umoristici, spaziando dal mito alla storia, l'acclamata scrittrice ci offre una galleria di personaggi dal fascino oscuro ed inquietante -morti viventi pallidi e trasognati, creature feroci dagli occhi gelidi, splendide fanciulle sanguinarie -lasciando che un brivido ci scorra lunga la schiena. Anche i più esperti scopriranno quante sorprese può ancora riservare la notte e quante forme straordinarie e sfuggenti possono assumere le inquiete creature che la popolano... Amore e sesso tra vampiri bisessuali, omosessuali, eterosessuali...
Recensione of "Exaptation", AGI 2016
"Archivio Glottologico Italiano" 101, pp. 225-233, 2016
Review of MURIEL NORDE, FREEK VAN DE VELDE (eds.), Exaptation and Language Change. Amsterdam & Philadelphia, Benjamins 2016, pp. viii+411 (‘Current Issues in Linguistic Theory’, 336). ISBN 978 90 272 4855 8 (HB) – 978 90 272 6747 4 (ebook).