Nascita di una Nazione – Guttuso, Fontana, Manzoni e Schifano in mostra a Palazzo Strozzi (original) (raw)

Giovanna Bonasegale, I quaderni di Vinicio Berti e il dibattito sull’arte in Italia:1942-1950, in catalogo della mostra “Vinicio Berti. Dallo studio di un artista: carte e dipinti”, Roma, Archivio Centrale dello Stato, 5 dicembre 2000-30 giugno 2001,

L'analisi degli anni tormentati di guerra e dell'immediato secondo dopoguerra, attraverso la lettura dei "Quaderni" di Vinicio Berti, 1942-1950, generosamente donati dalla vedova dell'artista all'Archivio Centrale dello Stato. Pittore ancora troppo poco studiato, Vinicio Berti ci offre con questi Quaderni la possibilità di approfondire la riflessione sulla situazione dell’arte italiana durante gli anni della seconda guerra mondiale e quelli immediatamente successivi. Un panorama noto alla storia dell’arte e alla critica, ma che dalle pagine di Berti emerge con la consapevolezza puntuale di chi, in quegli anni, è stato tra gli esponenti del dibattito teorico e al tempo stesso interprete, con il lavoro d’artista, di un periodo tra i più controversi nell’arte italiana contemporanea. Berti fu un protagonista di quella temperie culturale e la mostra a lui dedicata nell’Archivio Centrale dello Stato ben evidenzia la profonda inscindibilità, nella ricostruzione della sua produzione artistica, fra le opere e un’acuta consapevolezza critica del ruolo dell’artista nella società contemporanea. Vorrei collazionare, in questo breve scritto, le pagine scritte da Berti con gli avvenimenti ai quali si riferisce, convinta che ne uscirà un quadro, come ho detto già noto agli studi per quanto riguarda il clima artistico, ma che tuttavia consentirà di inquadrare meglio, all’interno di quel clima, la figura di Berti.