Il turco in Italia (original) (raw)

Il Contributo Dell'Italiano Al Lessico Ludico Del Turco DI Turchia

2021

L'articolo ha lo scopo di studiare gli elementi lessicali turchi nel campo semantico dei giochi di società e d'azzardo supposti essere prestiti dall'italiano o da altre varietà italo-romanze (come il veneziano e il genovese). Sono stati esaminati venticinque prestiti e ciò che è emerso dallo studio è un problema endemico per quel che riguarda i prestiti occidentali in turco, cioè il complicato rapporto linguistico fra il greco e l'italiano nell'Impero Ottomano (gran parte dei termini è databile al XIX secolo). Questo fatto rende abbastanza difficile stabilire quale sia la vera fonte immediata di molti prestiti. Altre lingue, inoltre, come il francese e il giudeo-spagnolo, sono coinvolte perché gli abitanti di Istanbul e Smirne erano molto spesso plurilingui e non meno di 4-5 lingue devono essere tenute in conto per quel che riguarda il loro repertorio linguistico. L'autore considera i prestiti turchi esaminati una testimonianza dell'esistenza di una lingu...

Turchia Ottomana

Dedicated paper written in occasion of the Exhibition " Islam: Arms & Armour from the Collection of Frederick Stibbert"

"Il turco in Italia": tradizione e rinnovamento nell'opera buffa tra Sette e Ottocento

The argument of this essay is a comparison between the musical dramaturgy of "Il turco in Italia" (1788) by Caterino Mazzolà (libretto) and Franz Seydelmann (music), and the homonymous opera (1814) - based on the same Mazzolà's libretto - by Felice Romani and Gioacchino Rossini. The comparison will show some aspects of the deep renewal in "opera buffa" between 18th and 19th century, that culminated in Rossini's comic operas.

Il pericolo turco e le torri di guardia in Calabria

2018

Il 29 maggio 1453 il sultano ottomano Maometto II conquista Costantinopoli, entra nella chiesa di Santa Sofia, considerata allora la cattedrale più grande del mondo, ed un guerriero turco sale sulla torre più alta dell’edificio per proclamare la fede islamica. Qualche anno dopo una flotta turca giunge nelle acque di Otranto, in Puglia, assedia la città per mare e per terra, la occupa ed i guerrieri fanno strage degli abitanti. La strage di Otranto scuote l’opinione pubblica occidentale, il Papa Sisto IV promuove una Lega per una crociata contro i turchi, ed inizia una lungo periodo di scontri e di battaglie. Per la sua posizione geografica, la Calabria costituisce una testa di ponte ed è per questo che la regione diventa il bersaglio preferito della guerra di corsa, che nelle intenzioni dei barbareschi di Tunisi e di Algeri doveva fiaccare, con lo stillicidio delle incursioni, la potenza e l’economia del mondo cristiano. È l’inizio di un periodo di terrore che interessa il Mediterraneo e che colpisce le coste italiane fino ai primi anni del XIX secolo: alle verdi bandiere del Profeta sventolate dai saraceni nel passato succedono i vessilli rossi con la Mezzaluna dell’Impero Ottomano, e bisognerà aspettare l’occupazione Francese dell’Algeria per veder finire, nel 1830, mille anni di sofferenza, di drammi umani, di tragedie, di saccheggi, di schiavitù.