Accademia e devozione nella pittura sacra dell’Ottocento: un ciclo benedettino di Giuseppe Velasco e un’aggiunta al catalogo di Francesco Vaccaro, in Officina siciliana, a cura di P. Russo, Magika, Messina 2017, pp. 108-121. (original) (raw)

Leopoldo Cicognara e Antonio Diedo. L’editoria d’arte a Venezia nella prima metà dell’Ottocento, in Canova, Hayez, e Cicognara. L’ultima gloria di Venezia, a cura di F. Mazzocca, R. De Feo, P. Marini, catalogo della mostra, Venezia 2017, pp. 66-83.

È l'interesse a tutto campo per il glorioso passato della Serenissima ad animare il mondo intellettuale ottocentesco allo stesso modo impegnato nel recupero critico del patrimonio storico-culturale-artistico e nel riconoscimento del valore etico della sua conoscenza. Conoscenza del patrimonio che, nella duplice natura teorico-pratica, diventa presupposto imprescindibile per la sua salvaguardia e valorizzazione. In parallelo al dibattito sullo stato del patrimonio -già messo a dura prova dagli sconvolgimenti politici dovuti ai passaggi di diversi governi, francese prima, austriaco poi -viaggia la produzione editoriale che vede autori diversi per formazione e competenza scientifica impegnati non solo nella ricerca fine a se stessa, ma anche, e soprattutto, coinvolti con vari ruoli in attività di tutela e di formazione.

Francesco Suppa, Introduzione allo studio dei dipinti per la devozione personale nell’Ordine agostiniano. Alcuni casi nella Toscana tardo-medievale, in "Analecta Augustiniana", LXXXVI, 2023, pp. 395-407, figure: pp. 324-327

Analecta Augustiniana, 2023

This essay starts from the correct identification of an iconographic subject painted in a diptych from the beginning of the 14th century, by the Florentine painter Pacino di Bonaguida, to then analyse some paintings for personal devotion linked to the Augustinian Order. A number of textual sources are also analysed to try to specify the relationship of the Augustinian friars with this type of artwork between the 14th and 15th centuries, especially in Tuscany.

Scheda, Carlo Bononi, Sacra Famiglia e santi, in La luce e i silenzi. Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento, catalogo della mostra (Fabriano 2019), a cura di A. M. Ambrosini Massari, A. Delpriori, Ancona, 2019, pp. 238 – 241.

2019

La presente scheda di catalogo riassume e riporta le novità già rese note dallo scrivente sulla pala di Brera di Carlo Bononi, un tempo a Fabriano e rimpatriata per la prima volta in occasione della mostra "La luce e i silenzi. Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento", allestita nella Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e alla Cattedrale di San Venanzio. Le pagine della bozza definitiva qui caricata hanno subito un leggero slittamento nel catalogo della mostra per via delle ultime modifiche e aggiustamenti del volume prima della stampa. Il testo e la veste editoriale tuttavia sono gli stessi della scheda pubblicata.

Massimiliano Monaco, Due Chiese confraternali e due Ospedali di Lucera intramoenia: Santa Maria delle Grazie e Santa Lucia, in "Viridarium novum. Studi di Storia dell’Arte in onore di Mimma Pasculli Ferrara", a cura di I. Di Liddo e C.D. Fonseca, De Luca Editori d'Arte, Roma 2020, pp. 103-110.

Viridarium novum. Studi di Storia dell’Arte in onore di Mimma Pasculli Ferrara", a cura di I. Di Liddo e C.D. Fonseca, De Luca Editori d'Arte, Roma 2020. ISBN 978-88-6557-477-5, 2020

Omaggio agli studi della professoressa Mimma Pasculli Ferrara dell'Università di Bari. Il volume (800 pagine illustrate) raccoglie oltre cento contributi di studiosi italiani e stranieri, tra i quali Vittorio Sgarbi, Riccardo Lattuada, Marcello Fagiolo, Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Abbate, Giovanni Dotoli, Gerardo Cioffari, Regina Poso, Gian Giotto Borrelli, Edoardo Nappi, Salvatore Buonomo, Nuccia Barbone Pugliese, Pietro Sisto, Mario Spedicato, Arnauld Brejon de Lavergneè, Jesus Urrea, Cristobal Belda Navarro.

Due dipinti di Domenico Fiorentini nella Sagrestia Ottoboni di S. Pietro in Vaticano, in “Studi di Storia dell’arte”, 31, 2020, pp. 225-230.

L’articolo chiarisce la paternità di due dipinti conservati nella sagrestia Ottoboni della basilica vaticana, già variamente attribuiti negli studi pregressi. Le ipotesi errate nascevano da frammentarie e contraddittorie citazioni antiche mentre le tele sono opera del poco noto Domenico Fiorentini (1747-1820), non solo per la testimonianza dei documenti ma anche per i confronti stilistici con opere sicure dello stesso artista. I grandi quadri raffigurano i santi mansionari, cioè sagrestani, dell’antica basilica vaticana e furono commissionati dal Capitolo di San Pietro probabilmente per arredare i nuovi grandiosi locali della sagrestia di Carlo Marchionni. Tale commissione è inserita nel quadro di una contenuta ma interessante attività di mecenatismo artistico patrocinata dal Capitolo di San Pietro.