La guerra italo-abissina del 1895-96 nella stampa illustrata italiana (original) (raw)

Sidney Sonnino e la guerra italo-abissina del 1895-1896

Oltre i confini. Scritti in onore di Luciano Tosi, 2024

Il volume raccoglie i contributi di colleghi e amici di Luciano Tosi e vuole essere un omaggio a una carriera dedicata con passione alla ricerca e all'insegnamento. Gli scritti sono raccolti in tre sezioni, che corrispondono ai tre grandi filoni di ricerca di Luciano Tosi. Nella prima sezione sono raccolti contributi sulle diverse fasi della storia della politica estera italiana, dall'età liberale alla fine della Guerra fredda. Alla storia dell'integrazione europea è dedicata la seconda sezione, che presenta prospettive su momenti, problemi e protagonisti dai primi anni della costruzione comunitaria a oggi, con un'attenzione particolare al ruolo dell'Italia. La terza sezione ospita saggi dedicati all'Onu, alle sue agenzie specializzate e ai suoi programmi, oltre che lavori fondati sulle prospettive di alcuni attori internazionali. Lorella Tosone, è professoressa associata di Storia delle relazioni internazionali presso l'Università degli Studi di Perugia, dove insegna Storia delle organizzazioni internazionali e Storia e politiche dell'integrazione europea. I suoi interessi di ricerca e si concentrano sulla storia della cooperazione allo sviluppo e sulla storia delle organizzazioni internazionali, con un interesse particolare per il ruolo degli Stati Uniti e dell'Italia. Angela Villani è professoressa ordinaria di Storia delle relazioni internazionali presso l'Università degli Studi di Messina, dove insegna anche Storia delle organizzazioni internazionali. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni si concentrano sulla storia della politica estera italiana, specie nella sua dimensione multilaterale, sulla storia delle organizzazioni internazionali e della cooperazione internazionale allo sviluppo.

L'immagine dell'U.r.s.s. nella stampa italiana 1945-1948

Come cambia l'immagine di un paese a seconda della situazione geopolitica internazionale? Si esamina il caso esemplare dell'Unione sovietica fra il 1945 e il 1948, che in soli tre anni dopo il discorso di Fulton si trasforma sui giornali italiani da alleato fedele, cui si perdona tutto, ad acerrimo nemico.

Il censimento delle edizioni italiane a stampa contenenti illustrazioni (1501-1830)

Nuovi annali della scuola speciale per archivisti e bibliotecari, 2022

The article presents the objectives of the research project funded by Sapienza University, dedicated to the census of Italian editions between 1501 and 1830, which present illustrations, tables, pictures, maps, portraits, infratextual illustrations of various gender, and engraved frontispieces. We intend to create a bibliographic resource as complete as possible, which provides evidence of the illustrations, woodcut and chalcographic, contained in the Italian books printed in the centuries cited and enables us to describe and link the illustrations to the printed editions that contain them. The aim of the project is, further, the creation of a public consultation Web portal, which allows finding all the registered editions that contain a specific type of illustration or, for example, have been printed by a particular printer or contain illustrations by a specific engraver or designer

Il libro bello. Grafica editoriale in Italia tra le due guerre

Unicopli, 2019

Una ricerca inedita sulla grafica editoriale italiana tra le due guerre che estende i confini del design grafico, finora generalmente identificato con una serie molto limitata di esperienze (quelle pienamente associabili alla cultura modernista), a una più vasta e varia produzione visiva di massa che si è formata ed evoluta in modo assai più eclettico. Attraverso più di 300 illustrazioni a colori si snoda una storia editoriale che tiene la copertina al centro dell’indagine e mostra da una parte la rinascita del decoro del libro, dall’altra la definizione della fisionomia ben più eterogenea dell’editoria di largo consumo spesso ispirata alla produzione d’oltralpe, ai rotocalchi e al cinema. https://vimeo.com/374094329

Il genocidio degli armeni e la stampa italiana nel 1915

Nel 2015 è ricorso il centenario del massacro degli armeni: Metz Yeghern, Il Grande Male, in armeno. Iniziato il 24 aprile 1915, fece più di un milione di morti. È una vicenda di cui si è discusso fin dalla prima guerra mondiale; ancora oggi si continua a parlare di una memoria negata a causa delle posizioni di molti turchi e della titubanza di molti Stati nel prendere una decisa posizione in merito. Lo studio esamina la vicende dei massacri della popolazione armena avvenuti nel biennio 1915/1916 con un focus centrale sulle reazione dell'opinione pubblica italiana e della stampa dell'epoca, con particolare riferimento a quanto successe nell'anno 1915. Il genocidio degli armeni è stato il primo grande sterminio del XX secolo e ha avuto dimensioni e caratteristiche sconosciute nel passato, tanto che alcuni storici parlano di massacro che modifica il significato della parola stessa. La documentazione esaminata offre un panorama ben delineato nel quale l'idea di eliminare una minoranza da parte del governo turco è ben presente. I documenti analizzati evidenziano anche la presenza di misure terribili imposte agli armeni e a tutte le comunità cristiane dell'Impero seppur in maniera differenziata: di tale informazioni l'opinione pubblica italiana dell'epoca ne era a conoscenza. Abstract Inglese Armenian's genocide and the italian press in 1915. The year 2015 is the centennial of the massacre of the Armenian ones: The Metz Yeghern. Begun April 24 th 1915, it did more than a million death. It is a story of which has been discussed since the first World War. We continue today to talk about a memory denied because of the positions of many Turks and the hesitancy of States taking a firm stand about it. The study examines the story of the Armenian population massacres that occurred in the years 1915/1916 with a central focus on the reaction italian public opinion and the press of the epoch, with particular reference to what happened in the year 1915 The armenian genocide was the first major extermination of the XX century and had dimensions and unknown characteristics in the past so much that some historians speak about the massacre that changes the meaning of the same word. Documents provides a well-defined scene in which the idea of eliminating a minority by the turkish government is clearly present. Documents also show the presence of terrible acts imposed on the Armenians and also to all the Christian communities of the Empire even if in different ways.

Dallo slancio interventista ideale della Grande Guerra alla realtà del conflitto di trincea attraverso alcune pagine di Un anno sull'altipiano di Emilio Lussu (1936

CONTRIBUTI ALLE RICERCHE ROMANZE, 2022

The aim of the present contribution is to analyse several contrastive aspects between the ideal war and the reality of trench-warfare in Emilio Lussu’s war memoir book Un anno sull’altipiano, written in 1936 and published firstly in France in 1938, and in Italy in 1945. The paper is divided into several chapters, starting from a general Introduction to Lussu’s early formation as student and as patriot, followed by a focus on the contrast of Lussu’s ideas as a university student in favour of the Italian armed intervention against the Central Powers and the dumbness of military establishment, as well as the discrepancy between the real war and the common romanticidealistic narrative adopted by the mass-medias of the time.

La Grande Guerra in tempo reale: i periodici illustrati italiani nel periodo della neutralità (agosto 1914-maggio 1915)

Il 9 agosto 1914 la Casa Editrice Sonzogno di Milano pubblicava il primo fascicolo di una serie intitolata La guerra europea, con la quale proponeva al pubblico italiano di raccogliere in dispense settimanali la “cronistoria” degli “svolgimenti guerreschi e politici” del conflitto scoppiato appena una settimana prima. L'editore precisava di aver “all'uopo, organizzato, malgrado le difficoltà che ognuno comprende, un complesso e ricco servizio speciale di documentazione fotografica in tutti i paesi che saranno probabile teatro delle vicende; ed affidata questa pubblicazione agli stessi compilatori delle precedenti rassegne che tanto piacquero al pubblico”. Si riprendeva infatti il modello editoriale già sperimentato in occasione di altri recenti conflitti: dalla Guerra Ispano-Americana a quella Russo-Giapponese alle guerre Italo-Turca e Turco-Balcanica. I resoconti di guerra illustrati erano quelli che più appassionavano e coinvolgevano il pubblico. In occasione dei conflitti le tirature di giornali e periodici aumentavano. Altri editori (i Fratelli Treves, Bideri di Napoli), ben consapevoli che la guerra “faceva vendere”, si erano affrettati a pubblicare, a loro volta, fascicoli settimanali sul conflitto in corso. Il contributo intende analizzare le caratteristiche di tali pubblicazioni (i testi e le immagini, le fonti documentarie e iconografiche); il rapporto fra stampa illustrata e guerra nel periodo della neutralità italiana (agosto 1914-maggio 1915); i cambiamenti (qualitativi e quantitativi) prodotti in questi periodici all'entrata in guerra dell'Italia. Parole chiave Grande Guerra, neutralità italiana, stampa illustrata August 9th, 1914, the publisher Casa Editrice Sonzogno, based in Milan, distributed the first issue of a periodical called La guerra europea (The European War), with which he proposed to the Italian readers to collect in weekly issues the "chronicle" of "military and political events" of the war which broke out just one week before. The publisher stated they have developed a magazine with, “despite the difficulties everybody can understand, rich and complex special reports made of relevant photographic documents coming from all the countries which will be likely theatre of the events; we entrust this publication to the same compilers of the previous magazines our readers appreciated so much". The new magazine in fact resumed a publishing model already experienced during other conflicts: from the Spanish-American War to the Russian-Japanese one or the Italian-Turkish and Turkish-Balkan wars. The illustrated war reports were those which most involved the audience. Because in wartime the circulation of newspapers and magazines climbed up, other publishers (Fratelli Treves, Bideri), fully aware of this fact, were all set to publish, in turn, weekly magazine about the current conflict. The aim of this article is to analyze the characteristics of these publications (text and images, the documentary and iconographic sources); the relationship between illustrated press and the war during the period of Italian neutrality (August 1914-May 1915); the changes in these periodicals (both qualitative and quantitative) when Italy went to war. Keywords Great War, Italian neutrality, illustrated press

La stampa etnica degli italiani in Cile durante il Ventennio fascista

Giornale di Storia Contemporanea, XXIII, n.s., 1, 2019

The Italian ethnic press in Chile, despite initial uncertainties and ambiguities, constituted the decisive way of affirming Italian fascism within the modest community of emigrants. Indeed, a framework of a weak editorial framework allowed to have the propaganda channel available to interested parties, which was better to reach immigrants across the country. In particular, the attentions of Fasci di Combattimento and Fascist diplomacy were concentrated on the newspaper «L’Italia», which was printed in the Andean country since 1890 and was the spoke channel for the Italians. The story of the Italian newspaper of Valparaíso, additionally, can be considered paradigmatic and constitutes almost a model of the control system of the migrant press that fascism would have liked to extend in all the countries of emigration. In fact, a strategy was put in place that aimed at consolidating the ethnic newspapers and at a single “direction” that essentially left no room for an anti-fascist press. La stampa etnica italiana in Cile, pur tra incertezze e ambiguità iniziali, costituì il mezzo decisivo per affermare il fascismo italiano all’interno della modesta comunità di emigranti perché, nel quadro di un debole sistema editoriale, gli consentì di poter disporre del canale di propaganda migliore per raggiungere gli emigrati in tutto il paese. In particolare le attenzioni dei Fasci di combattimento e della diplomazia fascista si concentrarono sul quotidiano «L’Italia» che si stampava dal 1890 nel paese andino ed era il portavoce degli italiani. La vicenda del quotidiano italiano di Valparaíso, così, può essere considerata paradigmatica e costituisce quasi un modello del sistema di controllo della stampa migrante che il fascismo avrebbe voluto estendere in tutti i paesi d’emigrazione. Venne infatti messa in atto una strategia che puntava all’accorpamento delle testate etniche e a una “regia” unica che non lasciò spazio, di fatto, a una stampa antifascista.

Il diario di un ministro per l’Italia in guerra, maggio 1915-giugno 1916

Recensione del volume di Vincenzo Riccio, "Il diario di un ministro nel primo periodo della Grande Guerra", a cura di Antonio Fiori, prefazione di Nicola Labanca, Roma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Direzione Generale per gli Archivi di Stato, Archivio Centrale dello Stato 2015, pp. XXXI-411, ill.