Il "Monte del Grano" nelle incisioni dell'abate Angelo Uggeri (original) (raw)

Un monte in cinque colline. La figurazione araldica del soffitto della Sala Magna chiaromontana ne "La Cartagine Siciliana" di Agostino Inveges e nel manoscritto "Armi depinte nel tetto della Sala del Stiero" di Vincenzo Auria

In M.C. Di Natale, M.R. Nobile, & G. Travagliato (edd.), CHIAROMONTE. Lusso, politica, guerra e devozione nella Sicilia del Trecento. Un restauro verso il futuro, Palermo, Palermo University Press, pp. 131-146, 2020

The essay deals with the heraldic component in the decoration of the painted ceiling of the Sala Magna of the Steri in Palermo, comparing the still existing coats of arms with those described in two important 17th century written sources. The second of these, a manuscript until now anonymous, is now assigned to Vincenzo Auria and dated before 1668.

Il Castello di Uggiano Montefusco

Gianluca Lovreglio, Il Castello di Uggiano Montefusco, 1994

Edizione elettronica (e-text) dell’articolo apparso su «Galaesus. Studi e ricerche del Liceo Classico “Archita” di Taranto» n. XVII (1992/93), pp. 393-398.

Renzo Zagnoni DOVE I TEMPLARI NON SONO MAI STATI: L'OSPITALE DELLA CROCE BRANDEGLIANA E LE CHIESE DI MONTOVOLO

Dove i templari non sono mai stati, 2016

Sommario: 1. Montovolo, le chiese dipendenti dal capitolo della cattedrale di Bologna. 2. La presunta fondazione e dipendenza dell'ospitale della Croce Brandegliana dall'ordine dei Templari 1. Montovolo, le chiese dipendenti dal capitolo della cattedrale di Bologna Recentemente Giampiero Bagni ha avanzato l'ipotesi che i Templari abbiano avuto in qualche modo a che fare con le chiese di Montovolo, ipotizzando analogie fra la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria di Montovolo e Santa Caterina di Strada Maggiore a Bologna, attigua alla magione templare, anch'essa di fondazione vallombrosana e dipendente dall'abbazia di Monte Armato 1. Egli afferma: la presenza dei Vallombrosani nella conduzione del Santuario della Beata Vergine della Consolazione e la dedica dell'Oratorio a Santa Caterina d'Alessandria, vergine e martire, pone in luce interessanti analogie e legami con la coeva Chiesa di Santa Caterina, vergine e martire, di Strada Maggiore [di Bologna], attigua alla magione templare anch'essa di fondazione vallombrosana e dipendente dall'abbazia di Monte Armato. La maggior parte di queste affermazioni è del tutto priva di fondamenti documentari: prima di tutto le chiese di Montovolo non furono affatto fondate dai Vallombrosani, ma dipesero fino dalle loro origini nel secolo XI dalla canonica di San Pietro di Bologna, e non vennero neppure mai condotte dallo stesso ordine. Ma anche da un'eventuale dipendenza vallombrosana non vedo come si possano inferire relazioni coi Templari!! Le uniche relazioni fra la chiesa Santa Caterina di Montovolo e quella di analoga dedicazione di Strada Maggiore di Bologna sono esclusivamente da ricercare nella diffusione in occidente del culto per questa Santa sulla scia dei pellegrinaggi in Terra Santa ed in nient'altro. 1 G. Bagni, Pietro da Bologna: il difensore dei Templari. Le vicende, i luoghi, la storia dei Templari bolognesi, Bologna …, pp. 75-78, la citazione è a p. 78.

D.L. MORETTI, I graffiti navali nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Monte Sant'Angelo, in A. GRAVINA (a cura di), Atti del 39° Convegno Nazionale sulla Preistoria- Protostoria - Storia della Daunia , Foggia 2019, pp. 201-216.

Atti del 39° Convegno Nazionale sulla Preistoria- Protostoria - Storia della Daunia , 2019

In questo lavoro per la prima volta vengono analizzati i graffiti navali presenti sia all'interno che all'esterno della chiesa di Santa Maria Maggiore a Monte Sant'Angelo. Questi graffiti, ad oggi non ancora studiati, potrebbero avere un ruolo fondamentale nella datazione del complesso vista la possibilità di datare le unità navali ad un determinato secolo. Infatti le navi presenti sul muro esterno, nelle prime tre file di mattoni, sono databili al XII secolo, quando ormai la facciata della chiesa doveva essere grossomodo simile quella che vediamo ancora oggi. L'ipotesi è che si tratti di ex voto lasciati da marinai e pellegrini che dal porto della vicina Siponto (poi Manfredonia) salivano a Monte Sant'Angelo per visitare la basilica di San Michele Arcangelo e poi forse far rotta per la Terrasanta. In this article, naval graffiti on the exterior and in the interior of the church of Santa Maria Maggiore in Monte Sant'Angelo will be examined for the first time. This graffiti, which has not been systematically studied to this day, could play ad important role in the dating of the complex since it is possible to date naval units to a specific century. In fact, the ships that appear in the first three rows of bricks on the external wall con be dated to the 12th century, when the facade of the church must have been roughly similar to the one that we still see today. Although the meaning of the graffiti is not know, the argument advanced here is that they were left as ex votes by sailors and pilgrim who, from the nearby port of Siponto (the named Manfredonia), climbed Monte Sant'Angelo to visit the basilica of San Michele Arcangelo and then, perhaps, continued on to the Holy Land. The intent of this article is to initiate a complex line of research, one that aims to create an extensive collection of the hundreds of examples of naval graffiti that exist throughout the Gargano.