LA MENTE E LE ISTITUZIONI: L’OLISMO ANTROPOLOGICO DI DESCOMBES (original) (raw)

LA MORALITÀ DELLE ISTITUZIONI: PROFILO DI UN ARCHIVISTA

Intorno agli archivi e alle istituzioni. Scritti di Claudio Pavone, a cura di Isabella Zanni Rosiello, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali; Dipartimento per i beni archivistici e librari, Direzione generale per gli archivi, 2004, pp. 729-754

“L’INTELLIGENTE AMORE”: L’IBRIDISMO EPISTEMOLOGICO NE L’IGUANA DI ORTESE

2023

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DALL'INFORMAZION E AL LO ALLO SPIRITO: ABBOZZO DI UNA NUOVA ANTROPOLOG IA

2004

Il problema della relazione mente-corpo ha sempre affascinato la ricerca filosofica, teologica e -nell'età moderna -scientifica, per via delle sue molteplici implicazioni. Per esempio, vi sono numerose evidenze che mirano a sostenere la convinzione di una sorta di "indipendenza" della mente rispetto al corpo:

L'ARGOMENTO ONTOLOGICO DI SANT'ANSELMO PER DIMOSTRARE L'ESISTENZA DI DIO NEL PROSLOGION

Anselmo di Canterbury (1033-1109) 1 , conosciuto anche come Anselmo di Aosta o Anselmo di Bec, è stato uno dei pensatori più influenti e importanti dell'inizio del Medioevo, considerato tra i più celebri filosofi e teologi medievali. Era un monaco benedettino, abate del Bec, in Normandia, e arcivescovo di Canterbury dal 1093 al 1109. Fu uno studioso creativo e originale, i cui scritti sono stati di grande importanza per lo sviluppo della filosofia e della teologia, soprattutto in Occidente. Alcuni lo considerano il pensatore cristiano più dotato fra Agostino (354-430) e Tommaso d'Aquino (1225-1274): ha guadagnato gli appellativi di 'secondo Agostino', 'padre dello scolasticismo', 'filosofo per tutti i tempi', ecc. Nel suo celebre trattato, il Proslogion (1077/1078), formulò, per primo, il famoso (e controverso) 'argomento ontologico' per dimostrare l'esistenza di Dio, che da allora affascina filosofi e teologi. Questo scritto vuole essere una breve analisi dell'argomento, a partire dai capitoli secondo e terzo del Proslogion, con alcune osservazioni critiche.

CALAMITA' NATURALI ED INCONVENIENTI ANTROPICI: CASI DI STUDIO E DI INTERVENTO A CONFRONTO. LA RIMESSA IN OPERA DI STRUTTURE LIGNEE TRA ESERCIZI DI MEMORIA E REVERSIBILITÀ

Cosa succede quando una calamità interrompe la fruizione di un bene monumentale ed irrompe nel ciclo conservativo delle strutture e delle opere in esso contenute? Agli inizi degli anni '90 un fulmine cadde sul campanile della Chiesa Madre di Comiso (Ragusa), staccando la grande sfera in pietra e facendola rovinare in corrispondenza della navata centrale, occupata da una soffittatura lignea policroma (mt. 38 x 8.5 circa, sec. XVII), riccamente decorata a tempera e con l'inserimento lungo l'asse centrale di n.5 tele dipinte ad olio. La chiesa fu chiusa per la sola durata degli interventi sulle coperture e riconsegnata alla comunità, in attesa dei fondi per il restauro degli apparati decorativi. Nel 1961 la Chiesa del Collegio di Trapani, a sua volta, è stata chiusa per lavori; il terremoto del 1968 ne

LA MENTE INCORPORATA. LA LEZIONE DI J. KIM SINO AI NEURONI SPECCHIO

"Estratto della presentazione del Prof. S. Nannini Il volume di Nicola Simonetti offre un’accurata ricostruzione della filosofia della mente di Jaegwon Kim e ne utilizza le conclusioni al fine di mettere in luce le implicazioni filosofiche dei celebri studi di G. Rizzolati, V. Gallese ed altri sui neuroni specchio, in direzione di una concezione naturalistica del mentale e, quindi, di una soluzione anticartesiana del problema mente-corpo. Poiché la ricostruzione che Simonetti dà del pensiero di Kim è molto chiara e dettagliata e l’uso che egli ne fa per esaminare alcuni aspetti filosofici del dibattito sui neuroni specchio è circostanziato ed appropriato, non priverò il lettore del piacere di leggersi per proprio conto il suo saggio e pertanto mi asterrò dal proporne un inopportuno pre-riassunto."