19-20 March 2018, Trento, organizer: “Teologia e filosofia della natura” (original) (raw)
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Angelo Vivante (Trieste, 1869-1915) è stato uno dei più importanti intellettuali della Trieste di inizio Novecento. Di ottima famiglia borghese triestina di origine ebraica, laureato in Giurisprudenza a Bologna, a trent’anni Vivante abbraccia la causa del socialismo marxista. Studioso, politico, giornalista redattore del «Lavoratore», il giornale del Socialismo triestino di lingua italiana, nel 1912 pubblica «Irredentismo adriatico» (Libreria della Voce), libro destinato a innescare aspre polemiche sulla questione sociale e nazionale a Trieste. Delegato al Congresso di Stoccarda della II Internazionale (1907), Vivante spende il suo impegno politico per la conquista del suffragio universale, per le riforme sociali e i diritti dei lavoratori, per l’internazionalismo socialista e per la pace europea. Pone fine volontariamente alla sua vita alla fine di giugno del 1915, a solo un mese dall’entrata in guerra dell’Italia contro l’Impero asburgico. Il volume raccoglie gli Atti del Convegno triestino tenutosi il 2 dicembre 2016, «Angelo Vivante e il tramonto della ragione», e propone, per la prima volta riuniti in volume, gli scritti maggiori di Vivante pubblicati su riviste e giornali, «Critica sociale», «Avanti!», «La Voce», «L’Unità», «Il Popolo» di Trento, «Il Lavoratore». Contibuti di: Renate Lunzer, Anna Millo, Fulvio Senardi, Marta Verginella, Salvator Zitko e Luca Zorzenon.
Filosofia Trascendentale e praxis. Spring-School, 20–23 maggio 2024
La questione della praxis attraversa l’intera storia della filosofia, ma trova in tre momenti una particolare centralità: il primato della ragione pratica nella filosofia kantiana e nei suoi continuatori e critici; la riflessione politica all’interno della tradizione posthegeliana, in particolare di stampo marxista; il tema della corporeità e del mondo a partire dalla disseminazione della fenomenologia di Husserl nei diversi campi della ricerca scientifica. Nel corso della Spring School, saranno prese in esame queste tre tradizioni e si svolgeranno due specifici approfondimenti laboratoriali dedicati al significato dell’intreccio tra competenze cognitive e tecnico-poietiche nell’industria litica preistorica, e agli interrogativi intorno alla spazialità e alla sua (ri)configurazione nell’attuale dialogo tra filosofia, urbanistica e geografia.
Giorgio Stabile, L'esperienza della natura. Pensiero scientifico e disincantamento del mondo da Aristotele a Leopardi , 2023
https://www.sismel.it/pubblicazioni/1917-lesperienza-della-natura-pensiero-scientifico-e-disincantamento-del-mondo-da-aristotele-a-leopardi Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati nel corso di un quarantennio alla filosofia della natura dall’antichità all’età moderna. In modi diversi, essi si interrogano tutti sull’origine e la crisi di un’immagine del mondo fondata su un rapporto di rispecchiamento tra sensi e natura. Questa immagine, eretta a sistema dalla filosofia aristotelica, sarà sovvertita quando, a partire da Copernico e poi soprattutto con Galilei, si comincerà a negare l’evidenza dei dati immediati della percezione, spostando a carico della mente ciò che i sensi sembravano prelevare direttamente dalla realtà: colori, suoni, sapori e tutte le cosiddette qualità secondarie. Al centro del volume sono quindi da un lato il secolare rapporto di simpatia tra uomo e cosmo e dall’altro il fenomeno, di segno opposto, del moderno disincantamento del mondo, operato dalla verità della ragione e delle scienze matematiche.