Il teatro lirico e il suo pubblico (original) (raw)
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La voce e il corpo. L'opera lirica al cinema
G. Pescatore, La voce e il corpo. L'opera lirica al cinema, Campanotto, Pasian di Prato, 2001,, 2001
L'opera lirica e il cinema possono apparire due forme di espressione artistica piuttosto distanti, con tradizioni e linguaggi assai diversi. Tuttavia, a una ricognizione più attenta si delinea un fitto reticolo di interazioni, di contatti, di influenze che rendono conto di una presenza viva della lirica sul grande schermo cinematografico. Certo, c'è il film opera, a cui molta parte di questo volume e dedicata, ma le interazioni sono spesso più sottili: dalle convenzioni melodrammatiche al commento musicale il cinema si è spesso nutrito della tradizione operistica, dei suoi testi e anche del suo pubblico. Questo volume intende proporre una campionatura di tale presenza, con uno sguardo metodologico nella prima parte e analizzando alcuni casi concreti nella seconda, nella convinzione che parlare dell'opera lirica al cinema significhi anche riflettere sullo statuto del cinema stesso e sui suoi rapporti con le altre arti.
ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, 2011
Oggi i teatri lirico-sinfonici sono chiamati, come le imprese, ad adottare un approccio di marketing per veicolare con successo la propria offerta agli utenti finali. In questo lavoro sosteniamo che la definizione di marketing culturale di Colbert (2000) integrata con la concezione di "prodotto" artistico come "sistema di offerta" costituisca un utile schema teorico per analizzare e sviluppare l'orientamento al mercato dei teatri lirici italiani. Come nei settori for profit il "prodotto" lirico dovrebbe essere progettato per specifici target-groups di spettatori ed indirizzato ad essi facendo leva su coerenti politiche di prezzo, comunicazione e distribuzione. Per validare lo schema concettuale č stata condotta un'indagine esplorativa su un campione di spettatori del Rossini Opera Festival (ROF) di Pesaro, ai quali si č chiesto di esprimere opinioni e suggerire miglioramenti in relazione all'attivitŕ di marketing dei teatri lirici italiani e...
Lo spettatore coreografato: o quando il teatro entra al museo
L’approccio museografico attuale sembra essersi posizionato sull’interdisciplinarità e sull’incontro di arti ormai, tra loro, sempre più permeabili. Dal MAXXI di Roma, al Louvre di Parigi, passando per la National Gallery di Londra, l’interazione reciproca tra le diverse forme artistiche, per lo più performance, danza e teatro, dà vita a nuove forme di creazione e sperimentazione estetica. All’interno di una museografia teatrale (Merleau-Ponty, Ezrati, 2004), l’opera d’arte diventa corpo in movimento in uno spazio democratizzato che perde le proprie gerarchie architettoniche e statutarie. Al tempo stesso, lo spettatore è chiamato in causa: spostandosi, insieme alle opere/corpo, all’interno di una nuova forma di spazio scenico, l’individuo coreografa la propria posizione, e teatralizza l’atto stesso dell’osservazione (Pasolini, 1967). Ciò che cambia è il punto di vista; il luogo privilegiato da cui osservare scompare, così come la frontalità e la visione monoculare tipiche del Rinascimento e della postura teatrale o cinematografica. Ne deriva un’esperienza estetica e fenomenologica multidirezionale che evoca il fenomeno della parallasse. Attraverso l’approfondimento di alcuni esempi contemporanei - esposizioni coreografate, parlate, (Copeland, Centre d’art de la Ferme du Buisson, 2008-2013), danzate (Anne Teresa de Keersmaeker, Centre Pompidou, 2016) o teatralizzate (Rajan Kiartarson, Palais de Tokyo, 2016) -, l’intervento studia le dinamiche contemporanee di fruizione spettatoriale all’interno di contesti espositivi per cui il teatro diventa un dispositivo critico di mediazione transculturale.
Il Settembre dell'Accademia Filarmonica - Studio sul pubblico
• “IL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA FILARMONICA - AUDIENCE PROFILE RESEARCH” carried out for the 1998 concert season promoted by the Philharmonic Academy of Verona, a survey analyzing audience data from different perspectives and defining action plans with particular reference to the adoptable marketing mix strategies, fundraising activities, communication initiatives and strategies of offer diversification.
Lo spettatore in ballo. Parole e idee su pubblico e danza
2000
Riedizione 2014 in ebook (pdf) degli atti del convegno omonimo (2000), organizzato da Teatri di Vita, con la collaborazione del Centro Regionale della Danza e il patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, in occasione del festival internazionale Vita nel Parco 2 – Trans Danse Europe 2000 nell’ambito di Bologna 2000 Città Europea della Cultura. Al convegno hanno preso parte critiche e studiose come Elisa Vaccarino, Eugenia Casini Ropa e Elena Cervellati; organizzatori come Bruno Francisci e Federico Grilli (che ha coordinato i lavori); coreografi e danzatori come Nicole Mossoux, Patrick Bonté, Paula Tuovinen, Enzo Pezzella e Aline Nari; e uno spettatore, Nedo Merendi. In appendice, è riproposto un articolo su Formazione o sperimentazione dello spettatore?