Il convento della Beata Vergine del Carmelo a Oristano (original) (raw)
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Il monastero della Ss. Annunciata di Domaso
Quaderni della Biblioteca del Convento francescano di Dongo, 69, 2013
In linea generale la documentazione relativa al monastero della Ss. Annunciata di Domaso e alla congregazione delle Orsoline che cronologicamente lo precedette in maniera diretta è assai vasta e potrebbe dar luogo ad uno studio monografico approfondito. Attraverso i due articoli che verranno qui presentati si intende offrire un quadro delle principali vicende che hanno caratterizzato la storia delle Agostiniane di Domaso dalla loro fondazione agli anni immediatamente precedenti la soppressione del monastero.
Sulla Madonna del Carmelo in provincia di Reggio Calabria
L'iconografia della Madonna del Carmelo, abbastanza diffusa nella pietà popolare, interessa da vicino anche la devozione del popolo calabrese, in particolare nella provincia di Reggio Calabria. L'espressione visibile di tale culto è da rinvenire nelle testimonianze iconografiche e nella statuaria che, pur collegate ad epoche storiche diverse, recitano l'esistenza di un affidamento millenario alla Vergine del Monte Carmelo e evidenziano, ancora una volta, le rilevanti corrispondenze cultuali con il vicino oriente, culla del cristianesimo e del conseguente culto mariano. Le rappresentazioni iconografiche, di seguito descritte, offrono la possibilità di cogliere due espressioni diverse della pietà del popolo calabrese e dal punto di vista artistico e dal punto di vista storico. Ambedue comunque, risultano eloquenti per la lettura di questo specifico culto mariano che, risalendo pressappoco all'anno mille, si è evoluto nel tempo ed ha coniugato significativamente spiritualità ed espressività, includendo anche riferimenti antropologici, utili a far comprendere quelle intenzioni che i fedeli, nel tempo, hanno inteso affidare alle sacre rappresentazioni e che emergono nel loro pieno significato attraverso la lettura storica delle stesse. Ambedue necessitano, oggi, di interesse da parte delle istituzioni, in quanto testimonianza di due diversi aspetti del culto mariano in terra di Calabria, entrambe da valorizzare anche enfatizzandole e, nel caso specifico della Madonnina di Caulonia-Ursini, da salvaguardare a futura memoria.
Sacra et Pretiosa. Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale, catalogo della mostra (Palermo, Monastero di S. Caterina 28 dicembre 2018 – 31 maggio 2019), a cura di L. Bellanca, M.C. Di Natale, S. Intorre, M. Reginella, Palermo University Press, Palermo 2019, ISBN 978-88-5509-030-8, pp. 129-132, 2019
Il contributo illustra la fondazione del monastero di S. Vito di Palermo, segnata dalla peculiare vocazione ad accogliere monache senza dote. In realtà in poco tempo anche questa sede monacale divenne molto ricca e frequentata da illustri esponenti delle principali famiglie aristocratiche del viceregno. Le consanguineità tra le consorelle dei diversi monasteri e i loro congiunti, l’emulazione e la competizione tra le case religiose, specchio delle rivalità familiari, hanno condotto a proporre in questa sede l’ipotesi di studio che la committenza dell’ostensorio di corallo di cui si tratta possa ricondursi al suor Elisabetta Maria della Passione, figlia del principe di Trabia e vedova del marchese di Gibellina con una datazione e manifattura assimilabile a quelle dell’ostensorio di corallo proveniente dal monastero dell’Assunta e oggi al Museo Diocesano di Palermo.
Il Monastero di Santa Maria di Kyr Zosimo
Zosimo e le sue pergamene a cura della Vigilanza Verde Lucana 2022-Edizioni AD ISBN 978-88-947000-0-8 Senza regolare autorizzazione è vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia. I edizione agosto 2022 www.edizioniad.com Edizioni AD è distribuito da AD-Servizi per la Comunicazione Sede legale: via F. La Francesca 33, 84124 Salerno Realizzato con il co-fi nanziamento ministeriale, ai sensi dell'art. 72, primo comma del D.Lgs n. 117/2017, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Basilicata.
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Parlare della Chiesa della Vergine a Pistoia significa confrontarsi con tanta storia novecentesca e con grandi personaggi dell’arte e dell’architettura.
Verzuolo, il convento di S. Cristina
Storia di Verzuolo, il convento di S. Cristina. Visibile Chiesa con le due cappelle laterali, fabbricato e parti rimanenti del Chiostro sui tre lati perimetrali (23)