ORVIETO CITTÀ DEL CORPUS DOMINI (original) (raw)

Orvieto, Palazzo Comunale, Sala Consiliare, 25 ottobre 2012 -Rotary Club International -«Orvieto, la città natale del CORPUS DOMINI, legittima erede d'una delle più alte meraviglie compiute dall'amor di Cristo, vivo e vero nel Sacramento» 1 «Invero è la "Città del Corpus Domini"» assevera ancora Aurelio Ficarelli in incipit del suo Sancta Urbevetana Legio 2 ad introdurre il carattere peculiare di un luogo per definizione 'santo'. E Orvieto luogo "sacro" lo è di fatto ab immemorabili, perpetuando la sacralità intrinseca in quell'antica terra di Velzna, Volsinii etrusca, ponte geostorico tra le Maremme, la Tuscia e l'Umbria. «Sacro» primordiale inteso come valore, qualitativamente straordinario, reale e tangibile "conforme al cosmo" 3 ; «Terra sacra» in cui le civiltà antiche, preistoriche, villanoviana ed etrusca, qui incontrano e riconoscono la manifestazione, il fenomeno del sacro nel "luogo celeste" Fanum Voltumnae d'Etruria 4 . Luogo di una sacralità ancestrale, Orvieto assume questo carattere nel proprio ruolo di polo territoriale sincretizzando e rigenerandone il valore identitario nei culti protocristiani e della Chiesa di Roma universale di cui diverrà sede vescovile 5 . Già oppido strategico pontificio, Sede Apostolica custode delle reliquie del miracolo di Bolsena, emblema cardine dell'Eucaristia e "manifesto" cattolico per ben due volte fissato nell'iconografia palatina vaticana: la Messa di Bolsena di Raffaello e quella nella Galleria 1 Lettera del 15 dic. 1895 del card. L. M. Parocchi, vicario di papa Leone XIII, presidente e protettore del Congresso Eucaristico Nazionale di Orvieto (set. 1896), al vescovo di Orvieto mons. D. Bucchi Accica. 2 A. Ficarelli, Sancta Urbevetana Legio, Tip. degli Orfanelli, Orvieto 1962; p. 4. 3 P. Poupard, a cura di; Saggio di definizione del sacro, in Grande dizionario delle Religioni. Assisi, Cittadella-Piemme, 1990. 4 Esauriente letteratura sull'argomento, in: http://www.campodellafiera.it/fanum.html. Ivi, Bibliografia essenziale della Prof.ssa Simonetta Stopponi (Università di Perugia) Direttrice degli scavi al Campo della Fiera, Claudia Giontella, Claudio Bizzarri, Alba Frascarelli, Francesco Satolli (per la parte medievale) et al. 5 Eretta ad Arcivescovato nel 1016: «… per causa di Chiusi, fu fatta pace per opera di Benedetto ottavo … e confirmato alli Orvetani, et anco fu dal detto Pontefice concesso il Vescovato di Chiusi sotto il Vescovato di Orvieto, con titolo di Arcivescovato, che a ciò accederono anco li Chiusini, come al presente appare nel Archivio.» (C. Manente, Hist.) 2 delle Carte Geografiche, Orvieto è l'«… Urbs vetus «civitas eucharistica» supra montem posita …» 6 di Paolo VI, luogo dell'istituzione del Corpus Domini l'11 agosto 1264 con Bolla Transiturus di papa Urbano IV. «CHRISTI CORPORIS MIRACULUM VULSINI ACTUM IN URBEVETO AB URBANO IIII CELEBRATUR» riporta la didascalia in calce alla scena nella lunetta che sovrasta la corografia "Tuscia Suburbicaria" nella citata Galleria 7 , con il papa che devotamente accoglie ai piedi della Rupe presso il Ponte di Rio Chiaro sull'antica strada Vulsinea (Manente), il Corporale. Gregorio XIII, committente dell'opera cosmografica vaticana affidata a padre Egnatio Danti -già cosmografo di Cosimo I -, realizza un'opera immensa di geografia storica alla quale affidare il compito di testimonianza, memoria viva della realtà fisica, "materiale" (come lo stesso pontefice fa riportare nel cartiglio d'ingresso), su cui si fonda l'opera terrena della Chiesa. Boncompagni, di tarda vocazione, esimio giurista, tra i protagonisti tridentini, lascerà segni tangibili del suo pontificato concreto nelle realizzazioni architettoniche e nella ricerca scientifica, come la Gregoriana e il calendario omonimo ancora oggi vigente. Nella "Tuscia Suburbicaria", al margine inferiore della rappresentazione cartografica parietale, le piante di Viterbo e Orvieto; i due poli territoriali di riferimento; ruolo evidenziato anche nel pavimento della cattedrale senese dove Orvieto vi è impressa col proprio simbolo araldico dell'Oca. Urbs Vetus è uno dei poli territoriali di riferimento dell'Italia centrale tirrenica. Il limes dello stato orvietano medievale è la sintesi dinamica, in perenne evoluzione e trasformazione, della politica territoriale legata ai rapporti tra capoluogo e i diversi centri e castelli che vi si sottomettono, giurano fedeltà, richiedono protezione al Comune; in un frenetico variare di situazioni e contingenze, stipule e rotture di alleanze. Le cariche podestarili e quelle di capitano del popolo, come anche le stesse famiglie che acquisiscono