Roma. Un Museo archeologico ai margini della città (original) (raw)
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A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018 Umanistici (DSU), prof. Manfredi Merluzzi, ICOM Italia, il Coordinamento regionale ICOM Lazio, i Direttori e il Personale di tutti i musei coinvolti. Edizione a cura di Giuliana Calcani e Andrea Corbascio. Stampato con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici e dell'Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. I diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo volume sono devoluti a ICOM Italia -Coordinamento Regionale Lazio, per le iniziative a favore dei musei colpiti dal sisma nell'ambito del progetto 'Adotta un museo'. Per i dettagli dell'iniziativa https://www.gofundme.com/adottaunmuseo. Indice Prefazioni Tiziana Maffei, Presidente di ICOM Italia 7 Musei archeologici e Paesaggi culturali Alberta Campitelli, Coordinatrice di ICOM Lazio 13 Formazione e professione: un'inedita esperienza didattica Introduzione Daniele Manacorda, Coordinatore dell'Unità di ricerca Roma Tre 19 PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Metodologia della ricerca archeologica, DSU-Università degli Studi Roma Tre Musei archeologici oggi: qualche riflessione Sessione I Studenti e Direttori a confronto Giuliana Calcani, Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. 27 Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Archeologia Classica, DSU-Università degli Studi Roma Tre, Università, musei archeologici, pubblico: un'esperienza a Roma Tre
Un cantiere archeologico per la storia della città
Stefania Ratto, Elena Gianasso, Frida Occelli, "Torino, via Maria Vittoria 7c. Oratorio di S. Filippo Neri. Strutture di età romana e impianti ottocenteschi", in «Quaderni di Archeologia del Piemonte», n. 1 (2017), pp. 285-288 ISSN: 2533-2597. (articolo in rivista, con Comitato scientifico, sistema di peer review) (open access, http://www.sabap-to.beniculturali.it/Editoria)
A. Smigiel, L. Pennacchia, Alla ricerca di un’identità perduta. Il progetto del Museo dell’area archeologica del Teatro di Marcello, in “Forma Urbis”, anno XXI, n.6, Giugno 2016, ISSN: 1720-884X. Il progetto per la realizzazione del Museo dell’area archeologica del Teatro Marcello all’interno dell’Albergo della Catena si inserisce nel tema del racconto del passato che vede il museo come la cosiddetta “eterotopia” di Michail Foucault, cioè di un ambiente semiotico che rimanda all’alterità spaziale e temporale. L’Albergo della Catena è una delle rare testimonianze dell’edilizia minore medievale di Roma e ingloba resti di diverse strutture dell’antichità: il Tempio di Apollo Sosiano e una parte della Porticus Octaviae. L’edificio è attualmente in disuso e l’area archeologica in cui sorge, nonostante si trovi all’intersezione di più circuiti turistici e museali della città, è ridotta a mero luogo di passaggio. Le sculture e i frammenti architettonici rinvenuti in situ, inoltre, sono sparsi in diversi musei e magazzini. L’intervento proposto mira a un progetto di riuso, con una valorizzazione dell’area, ma anche al miglioramento della sua fruibilità. Il progetto prevede la risemantizzazione non solo delle opere d’arte site finora nei magazzini, ma anche dell’edificio stesso assieme a tutta l’area del Teatro di Marcello. In particolare, gli interventi previsti puntano alla contestualizzazione delle opere nel sito di provenienza attraverso il restauro e la destinazione dell’edificio a museo. Il progetto di allestimento di una serie di percorsi didattici in tutta l’area tende a creare una forma di “narratività” favorendo la comprensione delle stratificazioni storiche accresciute nel tempo e il dialogo con il contesto urbano. Il tutto porta alla creazione di una nuova dimensione che vive in relazione al sito che lo genera, e di conseguenza diventa la ricerca di un’identità perduta dell’area.
Bollettino di Archeologia, 2023
Il progetto di scavo del primo tratto extra murario della via Appia Antica prende avvio nel punto cruciale in cui la strada cambia la sua natura da un punto di vista sia giuridico che amministrativo: presso l'area del sepolcro di Priscilla la strada passa dallo status di tortuoso percorso urbano, che dalla valle del Circo Massimo sale fino all'altura del cd. Monte d'Oro per scendere nuovamente nella valle dell'Almone e attraversarla completamente fino a giungere alle propaggini delle formazioni vulcaniche dei Colli Albani, cioè dallo status di semita 1 , a quello della più nota via recta, extraurbana, che si imposta proprio sulla dorsale del rilevato collinare costituito dai depositi più antichi dell'attività dei Colli Albani e dalle colate laviche cd. di Capo di Bove 2 .
Oltre La Rovina: il progetto contemporaneo in ambito archeologico
2013
Identità, memoria, patrimonio: le tre parole chiave della coscienza contemporanea, i tre volti della nuova cultura mondiale. Tre parole vicine, fortemente connotate, cariche di molteplici significati che si chiamano e si sostengono a vicenda.» Nora P. (a cura di), Les lieux de mémoire.3. Gallimard. Paris 1997 1 «(…) Il restauro si presenta in primo luogo come problema di architettura e in questo caso non v'è dubbio che si tratti di progettazione in senso stretto, la qual cosa non può venire elusa con nessun artificio».
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto
2019
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto racconta al pubblico italiano cosa sono realmente queste iniziative, sgombra il campo da luoghi comuni, illustra le tendenze europee e nazionali, riflettendo su come andrebbero strutturati progetti del genere, sulla comunicazione tramite il Time Travel, sulla possibilità di creare nuove economie e nuovi sbocchi occupazionali. INDICE Introduzione Open Air Museum: origini e dibattito tra fine Ottocento e i nostri giorni Gli Archaeological Open Air Museum Il viaggio nel tempo (dedicato a Raffaele Licinio) La performance storica Archaeological Open Air Museum in Italia Archaeological Open Air Museum in Italia: lo stato delle cose Bibliografia
Antico-Contemporaneo. Un progetto per il Museo Civico Archeologico di Bologna
MD Journal, 2019
The article reflects on the possible interaction between design and material culture, establishing a connection between past, present and future, by discussing how archaeological heritage can generate contemporary design, as well as how design can act as a "mediator". This re-flection was applied in the context of the research activity Contemporary-Antique, carried out in collaboration with the Archaeological Museum of Bologna. The authors propose an interpretation of archaeological heritage as expression of material culture in the collaborations with museums, places in a prime position to experiment with design and cultural heritage. Finally, the presented project highlights the role of design as a tool in the process of valorization.
Archeologia e scuole straniere a Roma
ARCHEOLOGIA QUO VADIS? Riflessioni metodologiche sul futuro di una disciplina (MONOGRAFIE DELL'ISTITUTO PER I BENI ARCHEOLOGICI E MONUMENTALI (IBAM), 14 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE), a cura di Daniele Malfitana, Catania, 2018