Brevi note sulle disuguaglianze (original) (raw)

Eguaglianza vs. disuguaglianze

2022

Il principio di uguaglianza, come largamente accettato, contiene sia il profilo dell'uguaglianza formale – vale a dire il divieto di discriminazioni ingiustificate – che quello sostanziale, sostanzialmente coincidente con la realizzazione delle condizioni di emancipazione dei soggetti svantaggiati. In questa seconda prospettiva, il principio di uguaglianza è stato enfatizzato più per il suo rilievo politico che di costruzione dei compiti dello Stato e di regime dell'attività dei soggetti privati. Tramontate, con l'affermazione dell'ideologia neoliberale, della globalizzazione del mercato e della tecnologia, le spinte politiche che sostenevano la domanda di uguaglianza come pretesa nei confronti dello Stato ed a fronte della crisi fiscale dello Stato, il principio di uguaglianza ha sofferto una radicale eclissi. Si tratta di un dato confermato dall'affermarsi della riflessione sulle singole disuguaglianze. Queste ultime identificano la persona sulla base dei suoi ...

Osservando le disuguaglianze dall'alto e dal basso

Tigor, 2019

Nell'ultimo trentennio il fenomeno della disuguaglianza ha conosciuto una certa recrudescenza. Si tratta di un fenomeno molto complesso che si presta ad una plura-lità di letture e interpretazioni. Il presente contributo riflette su una linea di segmentazione presente nel di-battito sul tema, data dalla distinzione tra gli approcci che, da un lato, analizzano "dall'alto" le forze e gli im-patti generali e quelli che, dall'altro lato, assumono una prospettiva "dal basso", indirizzando il focus analitico sui vissuti delle persone, sui processi e sulle interazioni tra aspetti soggettivi e oggettivi. Si tratta di due approcci analitici complementari, entrambi indispensabili per una piena comprensione del fenomeno. In the last thirty years the phenomenon of inequality has experienced a certain upsurge. It is a very complex phenomenon that lends itself to a plurality of readings and interpretations. This paper reflects on a segmentation line of the debate on this topic, given by the distinction between the approaches that, on the one hand, assume a "top down" analytical perspective, observing the overall forces and impacts and those that, on the other hand, take a "bottom-up" perspective, addressing the analytical focus on people's experiences, processes and interactions between subjective and objective aspects. These are two complementary analytical approaches, both indispensable for a full understanding of the phenomenon.

Differenze/disuguaglianze

HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2015

La civiltà ha poco da temere dagli uomini colti e da chi si dedica al lavoro intellettuale. In costoro, per quanto riguarda il comportamento civile, la sostituzione dei motivi religiosi con motivi diversi, laici, può avvenire senza strepito; questi individui sono inoltre in gran parte portatori di civiltà. Le cose prendono un'altra piega quando si tratta di persone incolte, di uomini oppressi, che hanno tutti i motivi di essere nemici della civiltà. Tutto va bene finché non si accorgono che non si crede più in Dio. Ma prima o poi dovranno pur accorgersene, anche se questo mio scritto non sarà pubblicato. Costoro sono pronti ad accettare i risultati del pensiero scientifico senza che si sia in essi prodotto il mutamento che il pensiero scientifico induce nell'uomo. Non sussiste allora il pericolo che l'avversione di queste masse per la civiltà converga sul punto debole che esse individuano nella loro tirannia? Se non è lecito ammazzare il nostro prossimo solo perché il buon Dio lo ha vietato e ci punirà severamente in questa o nell'altra vita, e se scopriamo peraltro che il buon Dio non esiste e non abbiamo da temere alcun castigo, non v'è dubbio che a questo punto ammazzeremo il nostro prossimo senza esitare e soltanto una forza terrena potrà trattenerci. Dunque, o bisogna tenere rigidamente a freno queste masse pericolose, impedire con attenzione estrema che esse accedano a qualsiasi occasione di risveglio intellettuale, oppure bisogna operare una revisione radicale del nesso civiltà-religione (Freud, 1927, 469). Credo che sia difficile sottovalutare il campo di indagine, ancor più attuale in un'epoca di barbara recrudescenza di integralismi religiosi,

Appunti sulla nuova forma delle disuguaglianze urbane post Covid

CONEMI 2019 – X edizione. Idee di territorio 70 anni dopo il CIAM, 2020

La situazione di crisi che stiamo vivendo ci pone diversi interrogativi su quale sarà la forma urbana post covid, quali le relazioni sociali e umane che osserveremo e, più in generale, come sarà la vita urbana. la tentazione di molte persone e di molti autori in questo momento, è quella di pensare che la pandemia rappresenti un momento di cesura, taglio, interruzione netta tra tutto quello che è accaduto fino a febbraio 2020 e quello che accadrà in un difficile-dadeterminare “dopo”. Ci sono molti dubbi sul fatto che la discontinuità sarà radicale e, ad ogni modo, è ragionevole pensare che non si ripartirà da una tabula rasa ma viceversa da uno scenario che è sia storico (e da storicizzare) sia spaziale (e da spazializzare). Con questo intendo che le vicende del passato e i loro effetti a livello spaziale e trans-scalare non vengono affatto cancellati dalla pandemia ma in certi casi accelerati, mentre in altri casi profondamente perturbati.

La pandemia e le nuove possibili disuguaglianze

Micromega, 2020

Dopo aver enfatizzato alcuni tratti di novità della pandemia da Covid-19, e averne discusso alcuni schemi interpretativi, si propone una analisi di forme specifiche di disuguaglianza, che essa potrebbe favorire. La categoria cruciale, utilizzata nell'analisi, è quella di bene posizionale di tipo cardinale.

Il grande Gatsby e la disuguaglianza

Forse pensavate che la crisi economica avesse colpito tutti. Che stando tutti sulla stessa barca tutti avrebbero corso gli stessi rischi se fosse affondata. Ancora: che se i poveri fossero diventati più poveri, anche i ricchi avrebbero avuto i loro guai. Ragionevole. Ragionevole, ma sbagliato! Le crisi, tutte le crisi, non colpiscono tutti allo stesso modo. E questa crisi non fa eccezione, purtroppo! Non si tratta di accettare il fatto che una riduzione del 10% di un reddito di 1.000 euro al mese non è la stessa cosa se quel 10% di riduzione si applica a un reddito di 10.000 euro al mese.

La crescita strutturale delle disuguaglianze nell'era neo-liberista

In: Le grandi questioni sociali del nostro tempo (a cura di P. Basso - G. Chiaretti), 2018

The dramatic growth of inequalities is one of the main social issues of our times and one of the main features of the neo-liberal era. This essay aims at proving that such growth is structural and functional to the current phase of capitalism; it analyses the main trends of such process, focus-ing on the globalization of the social polarization within the Countries, and it examines the manifold causes at the roots of the growth of inequalities.

Brevi note in tema di azioni popolari

Teoria E Storia Del Diritto Privato, 2012

M. GIAGNORIO -Brevi note in tema di azioni popolari 32 La ricostruzione del Casavola si basò essenzialmente sull'analisi del termine popularis che, a giudizio dello Studioso, presentava una valenza semantica autonoma rispetto ai concetti di pubblico e privato.

La disuguaglianza è intersezionale

2021

Un recente volume di Barbara G. Bello è un invito a riconsiderare un’importante prospettiva critica aperta dalla teoria femminista: quella che analizza le disuguaglianze tra le persone alla luce del concetto di intersezionalità.

Fare i conti con la disuguaglianza sociale : presentazione

2013

Fare i conti con la disuguaglianza sociale] Presentazione Abbiate grandissima cura di avere una buona nascita e una buona educazione. Ciò significa che vostra madre deve avere un buon dottore. Badate di andare a scuola dove esiste ciò che si chiama una clinica scolastica, dove vi sia chi sorveglia il vostro nutrimento, i vostri denti, la vostra vista e tutte le altre cose importanti per voi. Abbiate particolare cura che tutto ciò si fatto a spese della nazione, perché altrimenti non sarà fatto per niente, essendoci circa quaranta probabilità contro una che non possiate pagarlo voi stesso, anche se sapete come cavarvela. Altrimenti sarete ciò che molti individui sono al giorno d'oggi: un cittadino guasto in una nazione guasta, privo del buon senso che può renderci vergognosi o infelici di quello che siamo. George Bernard Shaw (1906), Il dilemma del dottore Complesso e potente è il rapporto che lega salute e benessere, individui e società. Semplificando e sintetizzando, si possono indicare alcune linee generali e alcuni aspetti di fondo caratterizzanti tale interrelazione: innanzitutto è opportuno ricordare come la perdita della salute non dipenda solo da elementi di natura genetica, biologica, chimica o fisica, ma anche-e non meno-da processi propriamente sociali e dalle relative maggiori o minori probabilità di esposizione a "fattori di rischio" e/o a comportamenti insalubri. Ancora: frequenza, decorso ed esito delle malattie sono fortemente influenzate dalla collocazione sociale degli individui, e a loro volta le stesse malattie possono condizionare negativamente i percorsi di mobilità sociale, intaccare il capitale relazionale, ostacolare i processi di integrazione ed inclusione sociale. I livelli di sperequazione sociale e di salute-sia per quanto riguarda i singoli sia per quanto riguarda la collettività-possono poi essere più facilmente monitorati e "corretti" in un Paese che si sia dotato di un welfare state articolato e attento anche alla sicurezza sociale e di un sistema sanitario nazionale pubblico e inclusivo. Con l'obbiettivo di aggiungere nuovi elementi alla composizione di un quadro più preciso e documentato delle caratteristiche della disuguaglianza sociale e delle politiche necessarie a farvi fronte, l'invito dell'ultima Call for papers di Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali è stato quello di riflettere sul problema dando specifica attenzione e spazio all'analisi della maggiore o minore disponibilità di risorse materiali, culturali e relazionali, e alle loro possibili ricadute in ambito di benessere o di malessere psicofisico: su singoli individui, gruppi, ceti, e nei diversi contesti locali e/o nazionali. Data l'ampia gamma di declinazioni possibili del tema e la grande varietà e ricchezza dei contributi selezionati, prima di passare ad una loro veloce presentazione crediamo sia opportuno soffermarci ancora brevemente su alcuni aspetti di carattere teorico e generale che renderanno più agevole dipanare il filo dell'analisi su un problema brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk