Che cosè una scelta (original) (raw)

Le regole e le scelte

2006

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Della scelta della Pietra

Abbecedario Latomistico, 2014

Il carattere non lo si costruisce con la pietra e con la malta. Non lo si costruisce con altre mani che con le proprie. MAHATMA GANDHI Se, come viene ripetuto spesso con malcelata ostentazione, la Massoneria è erede delle antiche Corporazioni prettamente operative, allora anch'essa deve avere lo stesso carattere pratico: non si edificheranno certo Cattedrali, ma si dovrà ugualmente costruire (nel nostro caso, il Tempio-Uomo) su un piano di esistenza altro. Di basilare importanza nelle costruzioni delle Cattedrali era la scelta della Pietra. Una valutazione errata poteva causare errori notevoli se non catastrofici. Può sembrare singolare fare un parallelismo tra i vari tipi di pietre e gli uomini, crediamo sia utile alla bisogna ribadire che la massoneria, al pari dell'alchimia e di altre "scienze iniziatiche", utilizza un linguaggio proprio preso a prestito-in questo caso-da quello lapideo degli antichi Costruttori, con lo stesso identico fine: svelare i misteri d'un sapere e d'una tecnica iniziatiche ai veri adepti e occultarle ai più. Eppoi, non si dice di un neofito "è una buona pietra grezza da sgrossare"? B La scelta della pietra, dicevamo, è assai importante per la costruzione del Tempio collettivo (della Loggia), e ogni Fratello, chiamato a questo ufficio, deve saper discernere sulle qualità lapidee d'ogni pietra da esaminare. E' necessario, (come dice anco Vitruvio), che l'Architetto sappia la generatione, e natura, e mistione in genere, & in specie, e la temperatura più, e meno delle materie, e massime delle principali, e più atte alla costruttione de gli edifici: e vadi filosofando per conoscer, e saper le cause delle loro qualità, & effetti, come egli attesta con queste parole. Quantum animo considerari potui de copiis, que sunt necessarie in edificiorum comparationibus, e poco dopò: uti non sint ignota edificantibus exposui; acciò possi disporle à parte à parte, e con ragione nelle fondamente, e nelle mura, ò per gli ornamenti dentro, e fuori, e non confonda l'una specie con l'altra: e di tutte queste cose sarà anco il ragionamento nostro 1. ° Tratto e riveduto dal nostro, Silloge latomistica (tra editi e inediti), Catania 2008, pp. 26-32. 1 V. SCAMOZZI, Dell'idea dell'architettura universale, Venezia 1615, parte II, libro VII, capitolo 1.

La scelta del chiostro

Il saggio analizza la situazione del monachesimo femminile in Italia nel corso del XVI secolo

Un tempo sospeso o un tempo di scelte

Aggiornamenti Sociali, 2021

Dall’inizio della pandemia il ritmo delle nostre giornate, della successione di impegni e incontri, di attività e tempo libero, si è modificato in modo profondo. Spesso le parole “tempo sospeso” sono usate per parlare del presente, evocando l’immagine di una vita posta tra parentesi. Che cosa significa tutto questo? C’è un modo ispirato dalla sapienza biblica di vivere questo tempo?

Ho scelto te

Cosa pensereste leggendo il titolo di un saggio che suona più o meno così: "I diversi processi cognitivi alla base delle scelte umane per l'accoppiamento e per le preferenze sessuali"?. L'articolo in questione si propone di svelare quali potrebbero essere le reali motivazioni che si nascondono dietro la scelta del partner. Ci sono almeno due modi di reagire. Si potrebbe assumere un atteggiamento scettico e diffidente nei confronti di chi, a parer nostro, tenta di cambiare i contorni dell'immagine che ognuno ha di se stesso, nei riguardi di chi insinua un punto di domanda sulla genuinità e sulla libertà delle proprie scelte, sulle preferenze sessuali, su aspetti consueti della vita. Oppure si può semplicemente lasciarsi rapire dalla curiosità per constatare personalmente se uno scenario simile potrebbe essere in grado di spiegare uno dei molteplici aspetti che caratterizzano la nostra vita. Ed allora, perché no? Lasciamoci rapire anche se solo per un attimo. Saprò finalmente cosa accade nella mia mente quando scelgo proprio quell'uomo lì e non un altro? Saprò cosa succede di preciso quando scelgo quegli occhi scuri? Sarò in grado di capire perché ho scelto chi, prima di dormire, sussurra poesie all'orecchio? Lo studio al quale ci riferiamo è quello condotto da Peter M.Todd, ricercatore presso il Max Planck Institute for Human Development, Center for Adaptive Behavior and Cognition, con il contributo di altri colleghi, Lars Penke, Barbala Fasolo e Alison P. Lenton. L'esperimento, apparso sulla rivista "PNAS" (Different cognitive processes underlie human mate choices and mate preferences, " PNAS", 2007, vol.14, n.38, pp.15011-15016), consiste nell'aver somministrato a 46 adulti (21 donne e 26 uomini) un questionario per testare le preferenze maschili e femminili nella scelta del partner ideale. Ne risulta che uomini e donne sono selettivi e discriminanti rispetto a qualità differenti. Gli uomini, infatti, punterebbero l'attenzione principalmente sull'attrazione e sulle caratteristiche fisiche. Le donne, invece, sceglierebbero il proprio compagno in base all'opportunità globale che quest'ultimo può offrire loro. Potremmo dire, in sintesi, che la scelta della donna è una scelta di qualità (viene sondato, infatti, lo status sociale del potenziale partner, il complesso delle sue qualità fenotipiche e genetiche, la disponibilità nell'offrire cure parentali, ecc.), mentre la scelta dell'uomo rispecchia principalmente gusti estetici. I risultati emersi sono in linea con la teoria dell'investimento parentale. Il sesso che investe di più nell'allevamento della prole (energie, sostanze nutritive, tempo, rischi) sarà più selettivo nella scelta del proprio partner. Nella parola "investimento" è racchiuso tutto ciò che un genitore fa per accrescere la probabilità di sopravvivenza del proprio figlio, riducendo al contempo la propria capacità di produrre figli. L'esperimento preso in esame, uno fra i tanti che attraversano un terreno di indagine molto battuto (Donald Symons, Randy Thornhill, Robert Trivers et al.) è, ovviamente, un motivo occasionale e, come tutti i motivi occasionali, offre l'opportunità di indagarne uno più profondo. Accade che ci innamoriamo, nella nostra vita può capitare. Accade che scegliamo qualcuno come compagno della vita o parte di essa. Lo psicologo americano David M. Buss ha incentrato tutte le proprie argomentazioni proprio su questa scelta e sull'esistenza di un modulo cerebrale specificamente sessuale finalizzato nell'esecuzione di tale compito. La sua ipotesi, elaborata mediante uno studio interculturale, si basa, come nell'esperimento citato in precedenza, sulle risposte ad un questionario date da un campione

L’Europa come scelta

in “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”, n. 31, pp. 917-42, 2002

ABSTRACT Non esiste una legittimazione tecnica che possa sostituire quella politica: un ordinamento può essere effettivamente legittimato soltanto grazie a scelte politiche consapevoli . Non soltanto il successo non può costituire di per sé una garanzia di legittimità, ma la carenza di legittimazione potrebbe condizionare negativamente le stesse prestazioni che l’Unione aspira ad assicurare. Le questioni che attengono alla giustificazione del potere e alla partecipazione democratica restano di una specie diversa rispetto a quelle che riguardano il problem solving e l’efficienza dell’azione amministrativa, sebbene siano ad esse collegate: se l’Unione ambisce ad essere una comunità politica, il confronto con il primo tipo di questioni non può essere rinviato indefinitamente. ToC: 1. Verso un’integrazione consapevole - 2. I diversi volti dell’identità europea – 3. “Costruire” un’identità politica sovranazionale - 4. Le vie della legittimazione nell’Unione europea""

Le scelte del legislatore

2020

A questo link è possibile consultare tutti i dati presenti nel rapporto © Tutte le fotografie contenute nel testo sono state scattate nella Casa Circondariale di Siena e sono di proprietà di Alessio Duranti © 2020-Associazione Antigone-Via Monti di Pietralata 16-00157-Roma-tel.

Osservazioni sull'assioma di scelta

In questo articolo proponiamo, attraverso qualche esempio, un'analisi dell'assioma di scelta in relazione alla sua applicazione più o meno esplicita e alla sua effettiva necessità; affrontiamo inoltre alcuni aspetti tecnici che riguardano le sue conseguenze e i suoi rapporti con gli altri assiomi della teoria degli insiemi.

OPZIONE SCELTA O

Opzione Scelta O… Non Ho Chiesto Io Di Essere Messo Al Mondo? Chi sceglie i nostri genitori al momento della nascita? Se ci dicessero che abbiamo scelto noi stessi i nostri genitori? Se ci dicessero che ci siamo scelti vicendevolmente prima della nostra esperienza terrena? Come cambierebbe il nostro modo di pensare? Chi non avesse ancora valutato questa nuova visione potrebbe riconsiderare completamente la situazione. Concordo con la teoria secondo la quale scegliamo i nostri genitori ed esiste una scelta vicendevole, come in un accordo di collaborazione, una sorta di co.co.co. Collaboratori coordinati e continuativi… Per questa la vita siamo venuti al mondo per imparare lezioni che solo dei genitori con quelle caratteristiche potevano darci, lezioni reciproche, loro hanno messo alla prova noi e a nostra volta abbiamo messo alla prova loro. I genitori ci inseriranno i loro schemi, saranno una coppia di esperti per ciò che avremo scelto di sperimentare, per imparare determinate lezioni e per acquisire consapevolezza attraverso queste. Scopriremo grazie agli ostacoli quali possono essere i nostri talenti, debolezze, punti di forza, predisposizioni, abilità che dovremmo manifestare per realizzare la nostra leggenda personale. Crescendo privi di questa consapevolezza della scelta, tendiamo a puntare il dito contro di loro accusandoli di ciò che non siamo riusciti a realizzare, di ciò che siamo e di ciò che non siamo, di quello che ci hanno negato e di ciò che ci hanno dato, ci siamo passati tutti. Può non essere facile accettarlo, è molto più semplice non assumersi nessuna responsabilità e scaricarla addosso a chi ci ha messo al mondo. Molti figli e genitori passano buona parte della vita biasimandosi a vicenda per gli errori commessi, le conseguenze sono dolorose, tangibili e creano fratture in apparenza insanabili nei rapporti. Quante volte la frase " non ho chiesto io di essere messo al mondo " sarà stata pronunciata, da quanti figli? Se la visione di corresponsabilità viene accettata interiormente, non potremo più scaricare sui genitori l'onere di quello che abbiamo dovuto attraversare nella nostra vita, i nostri fallimenti, i problemi, le sconfitte e le delusioni. Assumendoci la completa responsabilità delle nostre esperienze comprendiamo quanto grande possa essere il nostro potere: perciò impariamo/ricordiamo che noi abbiamo il potere di cambiare le situazioni che non ci piacciono, è una forma di guarigione per noi e con questo valore aggiunto potremo aiutare i nostri genitori e cresceremo i nostri figli grazie ad una consapevolezza che papà e mamma non hanno avuto. Riusciamo ad immaginare quale beneficio potremmo avere con una visione così ampia, amorevole e comprensiva? Tutte le guerre famigliari dissolte, quali ripercussioni positive possono operare nel collettivo? Quanta energia di pace può affluire in questo mondo? Perdoniamo Alla luce di questa " opzione scelta " possiamo guardare i nostri genitori con occhi diversi, com-prenderli maggiormente, accettarli con i loro limiti culturali, le loro debolezze, apprezzarli per ciò che sono riusciti a fare con conoscenze così limitate rispetto alle nostre. Perdonarli per ciò che ci hanno fatto è perdonare noi stessi. Rifondare un rapporto su nuove basi, vivere con più serenità questo affetto così profondo, originato da accordi d'amore nati al di là del velo dell'illusione! L'illusione è proprio essere inconsapevoli di certe dinamiche. Siamo tutti anime in cerca del ricordo. Quanto beneficio può portare ai nostri cari rielaborare su altre basi ben più elevate ed amorevoli il rapporto genitori figli, frutto di un atto supremo di creazione. Pensate a quanta gioia potrebbe generare la consapevolezza dell'opzione scelta dei genitori. Quando si arriva finalmente al