G. MINNUCCI, "Bella religionis causa mouenda non sunt". La "libertas religionis" nel pensiero di Alberico Gentili, in "Nuova Rivista Storica", CII-3 (2018), pp. 993-1018. (original) (raw)

Giovanni MINNUCCI, Diritto e teologia nell’Inghilterra elisabettiana. L’epistolario Gentili – Rainolds (1593-1594), pp. LXII+298 ( Studi “Pietro Rossi”, 5 ); ESI, Napoli, 2021. Frontespizio. Premessa. Indice.

2021

Alberico Gentili, giurista italiano esule in Inghilterra e, dal 1587, regius professor di civil law a Oxford, fin dalla metà degli anni Ottanta del ‘500 entra in conflitto con il teologo puritano John Rainolds. Dopo la pubblicazione da parte di Gentili di alcune opere nelle quali si affrontano, fra gli altri, i temi della liceità del mendacio, e delle rappresentazioni teatrali, fra i due dottori oxoniensi si sviluppa una controversia, attestata da un carteggio, per complessive otto lettere (7 luglio 1593 – 12 marzo 1594), oggi conservate nel ms. 352, pp. 183-307, del Corpus Christi College di Oxford, che Giovanni Minnucci ha criticamente edito in questo volume. Come viene illustrato nell’apposita Introduzione, nel corso della corrispondenza entrambi gli autori si confrontano, talvolta assai duramente, non solo sui temi sopra richiamati, ma soprattutto sulle competenze del teologo e del giurista, e sul ruolo pubblico che le discipline da loro professate avrebbero dovuto svolgere nell’Inghilterra elisabettiana e nella mutata realtà politica dell’Età moderna. L’edizione dell’epistolario è corredata, a pié di pagina, da un apparato di note, nel quale si individuano le fonti utilizzate, i rinvii alle opere e alle lettere precedenti, le numerose connessioni testuali con alcune opere pubblicate da Gentili successivamente: tutto ciò attesta che le epistole costituirono, per il giurista italiano, la base da cui muovere per la stesura del De actoribus, del De abusu mendaci, del I Libro del De nuptiis (1599-1601). Completano il volume gli Indici delle Fonti normative, scritturali, dei nomi di persona e di luogo.

G. Minnucci, Una lettera inedita su questioni teologiche di Alberico Gentili al padre Matteo con un Sonetto dedicato alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra (18 settembre [1592?]), "Historia et Ius", 8 (2015), paper 11.

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il testo manoscritto: sua presumibile datazione. - 3. Alberico indica al padre i testi agostiniani relativi all’origine dell’anima. - 4. I quattro Sonetti già noti di Alberico Gentili. - 5. Una contestualizzazione storica: la polemica diritto-teologia negli anni 1593/1594. - 6. Il Sonetto inedito alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra: le probabili ragioni della sua redazione. - Appendice. ABSTRACT: The Bodleian Library in Oxford, MS. D’Orville 617, conserves the draft of a letter written by Alberico Gentili to his father Matteo probably on 18th September 1592. In the letter Alberico shows to the father the Augustinian texts about the origin of the soul: an issue probably debated within the religious and academic circles of London. In the same letter Alberico sends the text of a sonnet dedicated to Queen Elizabeth I, giving a further demonstration of the devotion that he feels towards the Sovereign. Indeed, she received him in 1580 when he was exile and in 1587 appointed him as Regius Professor of Civil Law at Oxford.

Per una rilettura del "Silete theologi in munere alieno" ("De iure belli libri tres" I.XII) di Alberico Gentili

Rivista italiana per le scienze giuridiche, N.S. nu. 13, 2022

“Silete theologi in munere alieno” (De iure belli, I.XII) and “Sileant theologi: nec alienam temnant temere disciplinam” (De nuptiis I.V), are two well-known expressions used by Alberico Gentili between the end of the 16th century and the beginning of the 17th. The author investigates the premises by studying the thought of the regius professor of civil law at Oxford about the relationship between law, theology and religion as well as the roles and competences of the theologian and the jurist respectively. Many of the Gentili’s works on these issues appeared between 1585 and 1593: De legationibus libri tres (1585), De iure belli Commentatio prima (1588), Commentatio ad legem III. Codicis de professoribus et medicis (1593). In addition, an epistolary controversy between Gentili and the puritan theologian John Rainolds over this topic occurred in the years 1593-1594. The correspondence, recently edited, heralds the final Gentili’s position, which will be completely expressed in the De iure belli (1598) and Book I of Disputationum de nuptiis libri VII (1601).