Pinelliana Project (original) (raw)
INTEGRAZIONE NEL CIRCUITO TURISTICO DI FORMIA DEL CENTRO STORICO DI MARANOLA. Appunti per un progetto integrato di recupero del centro storico e creazione di nuove opportunità occupazionali utilizzando il turismo e le risorse esistenti. Attraverso la reintegrazione delle relazion storiche fra borgo storico e territorio negli assetti contemporanei del comune di Formia e del Comprensorio Aurunco.
Città Open Source. Spazio Pubblico Network Innovazione Sociale. Atti Workshop Biennale Spazio Pubblico 2013, 2014
In questo saggio presentiamo brevemente il servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo dell’omonima cittadina laziale che il nostro gruppo ha ideato e gestisce da circa un anno. Si tratta della prima applicazione dei principi della biourbanistica (neuroergonomia, biofilia, sostenibilità strutturale, leggi della forma, delle scale, e costruttale) al design per il cambiamento sociale, sotto forma di un servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo di Artena (Roma). Esso è al contempo una ricerca sperimentale, e una procedura di prototipazione.
ANY XXIII -N. 131 -JULIOL-AGOST 2010 PERIÒDIC DE CULTURA I INFORMACIÓ Questo articolo è il frutto di un lavoro di équipe e quindi si ritiene che gli Autori siano tutti i partecipanti al Progetto: chi lo ha scritto svolge solamente la funzione di portavoce.
Gian Vincenzo Pinelli e la Pleiade
2021
Già celebre presso i contemporanei e assurta a modello nella Respublica literarum per la quantità e la qualità dei volumi che la componevano, la biblioteca di Pinelli 1 non ha potuto tuttavia sottrarsi a un destino non si potrebbe immaginare più avverso: destino che ha infierito a partire dagli ultimi momenti di vita del suo proprietario fino alle tragiche vicende della seconda guerra mondiale e che ha avuto come conseguenza la pressoché totale distruzione dei libri a stampa, risparmiando per contro il fondo manoscritto; e dunque, se la stragrande maggioranza dei manoscritti è giunta sino a noi ed è in gran parte consultabile presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, il complesso degli stampati può essere unicamente ricostruito con l'ausilio di antichi cataloghi, contemporanei o di qualche anno posteriori alla formazione della raccolta. 2 In base alla loro testimonianza è stato possibile stabilire quanti e soprattutto quali fossero i volumi a stampa posseduti da Pinelli; la loro cifra ammonta così a circa 9.500 unità la cui scelta è sottesa da un criterio enciclopedico, o se si preferisce universalistico, volto cioè a coprire più o meno adeguatamente ogni branca del sapere. Se questo a livello linguistico implica il predominio del latino, che accomuna i dotti di tutta l'area europea, l'ubicazione della biblioteca a Padova, dove Pinelli si stabilì all'età di ventitre anni e dove trascorse il resto della sua vita, spiega, quanto, alla provenienza, il netto prevalere di unità pubblicate in Italia, segnatamente a Venezia e a Padova (3.791 le unità pubblicate in Italia, di cui 2.048 a Venezia e 154 a Padova). In seconda posizione, non altrettanto scontata, è la presenza della Francia, che contribuisce alla raccolta con ben 1.992 unità. Diversi i fattori che convergono nell'orientare Pinelli in questa particolare direzione. In primo luogo una ragione di tipo politico, rappresentata dalla posizione della Serenissima, che alla Francia guarda come all'unico possibile baluardo capace di contrastare l'eccessivo potere della Spagna sulla Penisola: i Francesi sono alleati, sono amici, vanno considerati con riguardo e, se rappresentanti a qualunque titolo del potere, accolti nei domini della Repubblica con fasto e magnificenza; ciò che, come ovvio, favorisce uno scambio e un movimento continuo di persone e cose tra i due stati. C'è poi una ragione di tipo culturale, dovuta alla fama dell'ateneo patavino, presso cui si recano a studiare molti giovani francesi, con alcuni dei quali Pinelli entra per certo in contatto; 3 da non trascurare, inoltre, una ragione di ordine squisitamente linguistico: a Pinelli, filologo e conoscitore del De vulgari eloquentia, non sfugge senza dubbio la stretta affinità tra il francese e l'italiano, costitutivi, con la lingua d'oc, del comune ydioma tripharium. Pesa infine, e forse in maniera determinante, la profonda amicizia che legò Pinelli a due personaggi diversissimi tra loro, entrambi dimoranti in Francia, e che si mantenne viva nel tempo in virtù di una corrispondenza prolungatasi, con l'uno e con l'altro, per circa un ventennio: Jacopo Corbinelli, esule da Firenze, da Pinelli conosciuto a Padova e nel 1565 di qui partito prima alla volta di Lione, poi di Parigi; e il parigino Claude Dupuy, consigliere in Parlamento, che durante un suo viaggio in Italia, nel 1570-1571, ebbe occasione di incontrare Pinelli e di entrare in contatto con il gruppo padovano di studiosi che allo stesso Pinelli facevano capo. 4 Le lettere che nel tempo si susseguono sono, da parte dei corrispondenti in terra di Francia, una miniera preziosa di informazioni su libri, personalità, avvenimenti d'Oltralpe e stimolano dunque in diverse direzioni gli interessi del destinatario. Se Corbinelli, com'è naturale, scrive in italiano, Dupuy, dopo un esiguo manipolo di lettere in latino, adotta esso pure la lingua materna, che evidentemente Pinelli è in grado di leggere e di comprendere; lo è anzi a tal punto che, sospinto dal suo spirito sistematico, giungerà a redigere per suo uso personale una sintetica grammatica del francese: 5 caso più unico che raro nel XVI secolo, dove è semmai l'italiano ad essere oggetto di apprendimento in forza del prestigio culturale di cui ancora gode la Penisola e, per l'area più specificamente francese, a causa di una corte, come lamentava Henri Estienne, in larga misura italianizzata. Delle 1.992 unità stampate in Francia e presenti nella biblioteca pinelliana non stupisce che la sezione più ampia sia costituita da opere in latino (1.330 unità), in greco (116 unità) e in greco-latino (109 unità): sono libri che coprono le più disparate discipline e che, grazie all'uso del latino (e del greco), partecipano di un mercato che si estende ben oltre i confini nazionali; e proprio per questo sono libri che Pinelli non ha soverchia difficoltà a procurarsi, o perché i librai italiani, giudicandoli appetibili per i loro potenziali acquirenti, ne importano un certo quantitativo, o, in caso contrario, perché lo stesso Pinelli se ne rifornisce attraverso i suoi contatti con i librai di Augsburg o con i librai italiani abituali frequentatori della fiera di Francoforte che qui, per conto di Pinelli, comprano i volumi da lui ricercati. Molto meno
Alcune decine di copie del volume in cartaceo ancora disponibili, per fondi di archivio. Se interessati a riceverle, scrivere indicando motivazione e indirizzo. Rispondero' nei limiti della disponibilità
Lo scopo primario nella pratica della meditazione, e' proprio quello di riattivare la ghiandola pineale. L'occhio che vede tutto, "The all seeing eye", simboleggia proprio il TERZO OCCHIO ONNISCIENTE.
2024
Una saga, secondo Wikipedia " è una raccolta di storie in prosa che riguardano antichi popoli scandinavi, tribù germaniche, i primi viaggi vichinghi, le migrazioni verso l'Islanda, e le faide di dinastie islandesi. Nell'accezione moderna, la saga è intesa come il racconto romanzato delle vicissitudini di un collettivo sociale con radici comuni come, ad esempio, un gruppo sociale, etnico o una dinastia familiare." Io sono il capostipite della dinastia dei Melli, che, esattamente come un virus, stanno invadendo il patrimonio genetico della Norvegia, partendo da zero. Come ho scritto nel mio libro autobiografico pubblicato in Brasile, dal titolo: Vida de Geòlogo, "la colpa non è mia, perché non sono emigrato, ma sono un tecnico del petrolio, inviato qui dalla ditta Géosérvices, per la quale lavoravo in Libia, per aiutare la Norvegia a trovare il suo petrolio. Sono l'innocente strumento della funzione d'onda Ψ della fisica quantistica per far arricchire i Norvegesi che erano già stati abbondantemente premiati dalla natura.
2017
Il progetto intende dar vita ad una manifestazione-competizione via WEB utilizzando i social network per raccogliere le adesioni e le presentazioni delle opere tra i vari appassionati di arte, storia, poesia, drammaturgia ecc. prendendo come spunto “i Versi Fescennini” che hanno come base letteraria e teatrale la satira. I partecipanti dovranno inviare le loro opere: poesie, musica filmati, vignette in accordo alla definizione di satira: genere di composizione poetica a carattere moralistico o comico, che mette in risalto, con espressioni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino allo scherno e all'invettiva sferzante, costumi o atteggiamenti comuni alla generalità degli uomini, o tipici di una categoria o di un solo individuo: la satira di Orazio; la storia della satira latina; la satira del Parini; satira acerba, amara, mordace