Izobražaja Žertvu (Playing the Victim, Simulando la vittima) dei fratelli Presnjakovy: la paura e la “Pepsi Generation” nel teatro russo contemporaneo (con Dmitry Novokhatskiy) (original) (raw)
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Atti delle Rencontres de l’Archet Morgex, 12-17 settembre, 2016
Per una nuova lettura delle pièce di Shakespeare nel teatro lirico e di prosa. La trasformazione del linguaggio teatrale di Shakespeare nel linguaggio cinematografico in“Playing the victim" dei fratelli Presnjakov e verso il linguaggio musicale in “Titij besuprečnyj” di Maksim Kuročkin. Il celebre regista teatrale russo Kirill Serebrennikov prima ha messo in scena “Playing the victim", e poi ha girato una versione cinematografica, basandosi sul testo teatrale dei fratelli Presnjakov, a sua volta liberamente ispirato alla “Tragedia di Amleto, il principe di Danimarca” di Shakespeare. Il film ha avuto un grande successo ed ha ricevuto numerosi premi, anche alla Biennale di Venezia. La pièce “Titij besuprečnyj” di Maksim Kuročkin ispirata a “Tito Andronico” ha avuto una diversa trasformazione: tre anni dopo la prima messa in scena di questo testo teatrale, è diventata un’opera lirica (libretto creato dal regista Vladimir Mirsoev, con la musica di Aleksandr Manockov). Questa ricerca mira non solo a illustrare le nuove forme che prendono le opere del Bardo sui palcoscenici russi ma anche ad analizzare i metodi di “traduzione” dei capolavori di Shakespeare da un linguaggio teatrale al linguaggio cinematografico e a quello musicale.
Dostoevskij e il teatro delle rappresentazioni
Dostoevskij e il teatro delle rappresentazioni. In: Paralleli: Studi di letteratura e cultura russa per Antonella D'Amelia. International Printing Srl Editore, Salerno 2014, pp.135- 142 [see also Verifiche. Preverjanja. Проверки II: 113-132, 361-362]
In Russian literature the reception of Hamlet as a literary character and of Shakespeare as a stage director depends on the s pecial culturological status of intertextuality. The Russian writer needs a "foreign" model as a confirmation of "his own" world: in Hamlet's words Dostoevsky discovers the falseness of life, based only on the image of reality expressed in words ("the tears for Hecuba"); Turgenev needs a Shakespearean character to complement Russian "Don Quixotes"; Tolstoy's entirely negative attitude towards Shakespeare can be understood as a demand for the "spiritualization" of society originating in the peasant and religious consciousness of the Russian people. *** Русская литература неоднократно обращалась к "чужим" моделям, преимущественно с целью убедиться в "правоте" собственных положений. У Достоевского гамлетовские "слезы по Гекубе" являются исходным пунктом для полемического отрицания "чужой идеи", основанной не на восприятии подлинной русской действительности, а на ее мнимом словесном изображении. Восстанавливая традиционную для русской интеллигенции модель мира, Достоевский сопоставляет "жизнь" с "литературой" и противостоит любой попытке разрешения ключевых политических и "культурных" вопросов русского народа на основе "чужих" литературных моделей. Отсюда берет свое начало и его полемика с теми писателями, которые "оплакивают Гекубу" лишь для того, чтобы за счет "чужого горя" потешить свое мелкое самолюбие. Для Достоевского парадигма ясна: Гекуба – идея горя, в которой актер нуждается с целью лить на сцене горькие слезы (то есть, чтобы быть актером ), Гекуба – идея народа, которая Некрасову нужна для того, чтобы писать стихи (то есть, чтобы быть поэтом), Гекуба – идея необходимости "прогресса" русского общества, в свете которой Тургенев осмысляет как Гамлетов, так и Дон Кихотов (и себя как представителя "западного" мышления), Гекуба – идея религиозного сознания русского мужика, из которой Толстой черпает свои начала, но только для того, чтобы создать свою философию о необходимости русского возрождения (и, естественно, чтобы быть его пророком).
Lev S. Vygotskij, Il "dramma vivente del pensiero" e le premesse della multimedialità: Testo
Bruno Mondadori, 2007
Se la musica non detta immediatamente gli atti che la devono segui-re, da quell'orientamento che essa dà alla catarsi dell'animo dipende anche quali forze arrecherà alla vita, che cosa libererà e che cosa respingerà nel profondo. L'arte, più che altro, è un'organizzazione del nostro comportamento in vista del futuro, [...] che ci costringe a protenderci al di sopra della nostra vita reale, verso quello che giace al di là. (L. S. Vygotskij, Psicologia dell'arte, 1925, p. 344) È assai ingenuo dare al termine "sociale" il senso di "collettivo", quello cioè della presenza di una moltitudine di persone. La so-cialità è anche là dove c'è un uomo solo, con le sue personali vi-cissitudini interiori. […] Le cose non vanno davvero secondo il modello immaginato dalla teoria del contagio, per cui il sentimen-to sorto in un individuo contagerebbe gli altri e diventerebbe sociale […] (L. S. Vygotskij, Psicologia dell'arte, 1925, p. 339) La sottomissione alla regola e la rinuncia ad agire secondo un impulso immediato è il cammino verso il massimo piacere. Un carattere essenziale del gioco è quindi la regola divenuta affet-to. «L'idea divenuta affetto, il concetto trasformatosi in passione» è il prototipo di questo ideale di Spinoza nel gioco, regno della spontaneità e della libertà […]
INTERVISTA A ALEKSANDR FRAUCI - Il "nipote russo" di Segovia [1995]
Seicorde, 1995
Nell'occasione del Festival di Colmar (Francia) del luglio scorso (vedi Seicorde n049) ho incontrato, fresco dalla sua tournée in Germania, Aleksandr Frauci, il più celebre tra i chitarristi dell'ex blocco sovietico. Dalla sua voce abbiamo ricevuto anche preziose informazioni sulla situazione chitarristica nel più grande Paese del mondo.