Un esempio di problem solving nella catalogazione dell’Epitome delle Metamorfosi di Ovidio di Francesco Negri nelle edizioni Winter (1538, 1544), tra filologia materiale e tradizione del testo, in «Diacritica», VI, 24 (25 dic. 2018), (original) (raw)
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Kepos, 2018
The aim of this essay is to provide a description of Francesco Negri’s Epitome in Ovid’s Metamorphoses (1542) and to compare the text with other coeval epitomes. The study case for this contribution is the passage of the creation of the world (cosmogonic mith), which opens the first book of the Metamorphoses (verses 5-81). This essay has also a second intent, i.e. methodological, that is to compare the document by questioning it through the ‘lens’ of other scientific-disciplinary areas, studying it with other tools, patterns and perspectives. The conclusions of the research, therefore, will be analytical about the historical-literary description, but also functional to share the results with the linguists, text interpreters and scholars.
Kepos, 2019
Lo scopo di questo saggio è provvedere alla descrizione dell'Epitome di Francesco Negri sulle Metamorfosi di Ovidio (1542) e comparare il testo con altri epitomi coevi. Il caso di studio per questo contributo è il passaggio della creazione del mondo (mito cosmogonico), che apre il primo libro delle Metamorfosi (vv. 5-81). Questo saggio ha anche un secondo fine, metodologico, che è comparare il documento interrogandolo attraverso la lente di altre aree scientifico-disciplinari, studiandolo con altri strumenti e prospettive. La conclusione della ricerca sarà analitica circa la descrizione storico-letteraria, ma anche funzionale in modo da condividere i risultati con linguisti, interpreti testuali e studenti.
Lo studio si propone di chiarire genesi e finalità dell’inedito abbinamento delle figure di Eco e Narciso in Ov. Met. 3.339-510. L’inefficacia del tradizionale ricorso alla Quellenforschung induce a rileggere la brillante operazione del poeta latino alla luce dell’architettura del terzo libro delle Metamorfosi, in cui la labilità dell’ordinamento cronologico è controbilanciata dalla forza aggregante di un’ubiqua rete di Leitmotive. The study aims at explaining the origin and the purposes of the unprecedented coupling of Echo and Narcissus in Ov. Met. 3.339-510. The ineffectiveness of the traditional recourse to the Quellenforschung leads to reinterpret the brilliant operation of the Latin poet in the light of the structure of the third book of Metamorphoses, in which the weakness of the chronological arrangement is counterbalanced by the aggregating power of an ubiquitous network of Leitmotive.
2019
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Non senti, nei miei canti, che sono uno e insieme sono doppio? J.W. Goethe, Gingo Biloba Uno degli aspetti più significativi della letteratura tedesca contemporanea è costituito dalla nascita e dalla crescente fortuna di una produzione letteraria incentrata sul tema dell'interculturalità 1 (ma meglio sarebbe parlare di transculturalità, onde sottolineare il momento della reciproca compenetrazione fra due culture) e narrata dalla prospettiva delle minoranze. Essa opera una messa in discussione del legame tradizionale fra le categorie di lingua, popolo e nazionalità, producendo un sostanziale rimescolamento e slittamento dei confini esistenti fra tali nozioni 2 . Centrale è in questo filone la rielaborazione delle esperienze legate all'emigrazione e all'estraneità o alle problematiche della convivenza in un paese straniero. L'opera di Yoko Tawada rientra però solo parzialmente in questa cornice 3 , anche perché la scrittrice proviene da un paese, il Giappone, che non è terra di emigrazione. La sua decisione di vivere in Germania non è quindi legata a motivazioni contingenti di natura politico-sociale, ma è frutto di una libera scelta, maturata nella consapevolezza di essere «una nomade» che «si sente a casa ovunque» «possa parlare con la gente di letteratura», ovunque esista «un mondo comune di libri» 4 . L'interesse principale della Tawada è rivolto, per citare le parole di Wim Wenders, suo grande estimatore, alla «terra di nessuno, dove nessuna parola, nessun nome e nessun segno significano più qualcosa, ma dove tutto è messo in discussione e dove contano solo il sentire, l'esperire e il