Raffaello e le sue copie nel Cinquecento: trama e ordito di una questione complicata, in Originali, repliche copie. Uno sguardo diverso sui grandi maestri, a cura di P. Di Loreto, Roma 2018 (original) (raw)
evidentemente a suscitare negli studiosi serie difficoltà di attribuzione, come nel caso eclatante del Ritratto di Giulio II, conosciuto in numerose versioni, di cui almeno tre (Londra, National Gallery; Firenze; Uffizi, Firenze, palazzo Pitti) si sono disputate a lungo l'autografia 7 . Inoltre, alcune di queste copie sono oggi preziose per documentare autografi perduti, come nel caso dell'originale raffaellesco della Madonna Northbrook 8 o del Ritratto di Baldassar Castiglione a capo scoperto 9 . Come si è detto, questa produzione di 'copie d'autore' dovette soddisfare le esigenze più diverse, dalla pratica di atelier, alle richieste particolari di committenti spesso pressanti nel volersi assicurare opere del 'divino' maestro, alla volontà di conservare memoria di dipinti inviati lontano dall'Italia. Tra i modelli più replicati di Raffaello dobbiamo sicuramente registrare la cosiddetta Madonna di Loreto, oggi a Chantilly (Fig. 1), eseguita nel primo periodo romano del maestro (1511-1512), che originariamente campeggiava su un pilastro della chiesa romana di Santa Maria del Popolo, luogo dove attirò un'attenzione costante e precoce, sicuramente per la sua collocazione pubblica che le conferiva un valore di icona, ma forse anche per l'accostamento al celeberrimo Ritratto di Giulio II, oggi alla National Gallery di Londra 10 . Alcuni di questi 'duplicati' concepiti nella bottega di Raffaello, pur derivando da originali del Sanzio, presentano sostanziali varianti, come ad esempio la Madonna Novar di Giulio Romano a Edinburgo, tratta dalla Madonna della Rosa del Prado 11 , la Madonna Wellington, sempre di Giulio 12 , derivazione della Madonna della Seggiola, o la Sacra Famiglia con santa Caterina d'Alessandria di Giovan Francesco Penni, oggi al Museo Nazionale di Varsavia, che ripete il motivo centrale della Madonna di Francesco I, animandolo con motivi di paesaggio strettamente imparentati con le Logge vaticane 13 .