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Il Piano nazionale Industria 4.0: una lettura lavoristica
Nuove tecnologie e nuovi modelli produttivi sono all’origine del fenomeno definito come Industria 4.0, da tempo al centro del dibattito socio-economico, e anche politico, di nu-merosi paesi. Recentemente anche l’Italia ha presentato un proprio piano d’azione sul tema con alcu¬ni primi provvedimenti operativi che sono contenuti nella Legge di Bilancio per il 2017. Il presente contributo si propone di leggere il piano nazionale Industria 4.0 del Governo italiano da un punto di vista lavoristico, oggi ai margini di un dibattito pubblico e anche scientifico ancora tutto concentrato sui fattori tecnologici abilitanti e sulle risorse economiche necessarie per la sua implementazione. La prospettiva lavoristi-ca consente infatti di comprendere le profonde novità che il nascente paradigma di Indu-stria 4.0 può introdurre nei mercati del lavoro (interni ed esterni alla impresa), nelle rela-zioni industriali e in generale nell’idea stessa di lavoro e di fare impresa contribuendo ad evidenziare come anche le regole del lavoro e le politiche attive possano diventare fattori abilitanti dei nuovi processi produttivi. Attraverso l’individuazione delle principali sfide che il nuovo paradigma pone a lavoratori e imprese – dalla crisi della subordinazione giuridica, al rinnovato ruolo delle competenze, dal rischio di disoccupazione tecnologi-ca, alle nuove relazioni industriali di prossimità e di tipo partecipativo – il presente con-tributo si propone l’obiettivo di indicare quali possono essere le leve di azioni e gli ambi-ti di riflessione per governare il cambiamento in atto mettendo al centro la persona che lavora e non la tecnologia con cui si lavorerà in futuro. È solo in questa prospettiva, a parere degli autori, che può farsi largo e affermarsi una rinnovata consapevolezza della funzione storica e politica di quel ramo dell’ordinamento giuridico ricondotto sotto l’espressione “diritto del lavoro” non solo come diritto distributivo di tutele e risorse ma anche, e prima ancora, come diritto della produzione. Un ramo dell’ordinamento giuridi-co dunque non necessariamente destinato a scomparire col superamento del paradigma fordista, ma semmai a rinnovarsi per abilitare ed equilibrare, in termini di giustizia socia-le, il nuovo modello produttivo sotteso a Industria 4.0.
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L'articolo, pubblicato sul numero di febbraio della rivista L'Impresa, è una prima riflessione su come sviluppare e diffondere le competenze necessarie per implementare i nuovi modelli produttivi basati su Industria 4.0. In particolare sono indicate metodologie e strumenti utili a diffondere cultura, competenze e comportamenti coerenti con le nuove realtà industriali
Lavoro e relazioni industriali in Industry 4.0
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